La storia del gatto della Befana allontana le stupide credenze che vedono il gatto nero portatore di malaugurio.
Al contrario, si dice che il gatto nero porti fortuna. Vediamo perché.
La storia del gatto della Befana
In un tempo dove tutti i gatti erano tigrati, solo uno era neromantato: quello della Befana. Il micio accompagnava la vecchina durante i suoi viaggi attorno al mondo, il 6 gennaio, ma sempre a cavallo della scopa, in alto nel cielo.
Curioso come tutti i felini, il gatto si domandava spesso come fosse la vita degli umani sulla terra ferma. Ma quando le festività finivano, il micio andava come in letargo dormendo con la Befana tutto l’anno in attesa del 6 gennaio seguente.
Il regalo della Befana e del gatto nero
Una notte, il felino si sporge per osservare meglio il paesaggio sottostante, ma accidentalmente fa cadere un regalo. L’anziana invece di arrabbiarsi decide di mandarlo nella casa dove è caduto il regalo, sapendo che con quella famiglia il gatto sarebbe stato più felice.
Sceso dal camino della casa, il gatto induce lo stupore della famiglia ma soprattutto del bambino, il quale, salta dalla gioia per aver ricevuto questo dono inaspettato.
I genitori del bambino, vedendo la felicità del figlio, non hanno avuto il coraggio di separarli e da allora si iniziarono a vedere in giro anche gatti neri.
I gatti dal mantello nero sono un regalo della magica notte dove i sogni diventano realtà e per questo, nonostante sciocche superstizioni, portano fortuna! Il dono più bello che la Befana possa farvi è un gatto nero, perciò se il giorno dell’Epifania, trovate un gatto nero randagio, portatelo a casa e adottatelo, se potete.