Da sempre, i gatti rossi affascinano per il loro manto fiammeggiante e il loro carattere unico che li rende dei veri e propri clown al limite del ridicolo. Oggi, la scienza offre finalmente una risposta definitiva al mistero dietro la loro colorazione e le differenze di genere nel loro pelo.
Una scoperta che illumina non solo il mondo dei felini, ma anche la genetica animale.
Un segreto nascosto nel DNA
Il genetista Greg Barsh, insieme al suo team dell’Università di Stanford, ha identificato una mutazione genetica unica responsabile del pelo rosso. Analizzando un campione di 188 gatti, gli scienziati hanno trovato che un segmento mancante di DNA, situato prima del gene Arhgap36, altera l’espressione di questo gene, provocando un aumento dell’RNA nelle cellule della pelle.
Questo piccolo “strappo” genetico è stato individuato su un punto cruciale del cromosoma X, spiegando perché la colorazione si manifesta diversamente nei maschi e nelle femmine.
Nei maschi, che hanno un solo cromosoma X, la mutazione si esprime in modo uniforme, regalando loro quel manto rosso brillante. Le femmine, invece, possiedono due cromosomi X e, a causa dell’inattivazione casuale di uno dei due in ogni cellula, mostrano spesso un mix di colori, come nei gatti calico o tartarugati.
Impatti e curiosità sulla mutazione
Nonostante questa mutazione renda i gatti rossi così riconoscibili, non ha conseguenze sulla loro salute o sul comportamento.
Il gene Arhgap36, noto per causare problemi di sviluppo in altre specie quando non regolato correttamente, nei gatti sembra attivarsi solo nelle cellule responsabili del pigmento, i melanociti. Questo spiega anche la differenza tra i gatti calico e quelli completamente rossi.
Questa scoperta non solo risolve un mistero genetico lungo sei decenni, ma sottolinea quanto ancora ci sia da imparare sul rapporto tra genetica e biodiversità. I gatti rossi, con il loro fascino unico, continuano a essere protagonisti di storie e studi, mantenendo viva la curiosità sia degli scienziati che degli amanti degli animali.