Pubblicità

il gatto più vecchio del mondo

Quanti anni ha il gatto più vecchio del mondo?

© Cats Protection/Youtube

Video. Il gatto più vecchio del mondo nel 2025: scopri chi è e quanti anni ha!

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Per l'anno 2025, il titolo di gatto più anziano spetta alla bella Millie, una micia di 30 anni! Scopri tutti i segreti della sua incredible longevità.

I gatti vivono sempre più a lungo grazie ai progressi della medicina veterinaria e a una maggiore consapevolezza da parte dei loro umani. Ma quanti anni ha oggi il gatto più vecchio del mondo? E quali sono i segreti dietro a una vita felina così longeva? Scopriamolo insieme!

Trasforma il tuo animale in un'opera d'arte!
Inizia!

Quanto vivono oggi i gatti?

La vita media di un gatto domestico è aumentata considerevolmente negli ultimi decenni. Se un tempo arrivare a 15 anni era considerato un traguardo eccezionale, oggi non è raro trovare esemplari che superano i 20 anni. 

Non perderti questi video:

Secondo il Journal of Feline Medicine and Surgery, un gatto viene considerato “maturo” già a partire dai 7 anni. Dopo i 10 anni, si parla di gatti anziani, mentre dai 15 anni in su sono classificati come “geriatrici”.

In media, un gatto vive tra i 14 e i 16 anni, ma sempre più frequentemente si sentono storie di gatti che raggiungono e superano i 20 anni. Una longevità paragonabile ai 96 anni di un essere umano!

Chi è il gatto più vecchio del mondo nel 2025?

Nel 2025, il titolo di “gatto più vecchio del mondo” va a Millie, una splendida gatta dal mantello tartarugato, che ha festeggiato 30 anni insieme al suo umano, Leslie, nel Regno Unito. 

Sebbene Leslie sogni di vedere Millie nei Guinness World Records, la mancanza di documentazione ufficiale del suo compleanno rende difficile l’iscrizione.

Millie, però, sembra non preoccuparsene: conduce una vita tranquilla, mangiando cibo a base di pesce e frutti di mare, bevendo solo acqua in bottiglia e svegliandosi sempre a mezzogiorno!

Il titolo ufficiale di gatto vivente più anziano registrato appartiene invece a Flossie, un’altra gatta tartaruga nata nel 1995, anche lei residente nel Regno Unito, che a 29 anni continua a godersi la vita grazie alle cure della sua umana Vicki Green.

I gatti più longevi della storia

In Italia, purtroppo, mancano dati precisi sui gatti più longevi. Le storie di gatti straordinariamente longevi vengono spesso alla ribalta quando raggiungono età eccezionali o, purtroppo, al momento della loro scomparsa. Negli ultimi anni, alcuni casi hanno attirato particolare attenzione:

  • Micia: Nel gennaio 2020, si è parlato di Micia, una gatta dal manto color miele che aveva raggiunto l’incredibile traguardo di 32 anni. All’epoca era considerata la gatta più anziana d’Italia, anche se oggi non si hanno notizie aggiornate sul suo stato di salute.
  • Una gatta di Ravenna: Nel febbraio 2023, una micia residente a Ravenna è venuta a mancare all’età di 33 anni, diventando così la detentrice del record nazionale al momento della sua morte.
  • Gastone: Nel 2015, Gastone si è spento a 25 anni, considerato allora il gatto più longevo del nostro Paese.
  • Chicchi: Nell’ottobre 2022, Chicchi, una gatta affettuosa e longeva, è morta all’età di 31 anni.

Va ricordato che l’aspettativa di vita di un gatto domestico si colloca solitamente tra i 10 e i 15 anni. Tuttavia, con cure adeguate, non è raro che i mici raggiungano i 20 anni o più.

A livello mondiale, il record assoluto appartiene a Creme Puff, una gatta americana che ha vissuto ben 38 anni. Recentemente si è parlato anche di Missan, una micia svedese che avrebbe raggiunto i 35 anni, sebbene il Guinness World Records non abbia ancora confermato ufficialmente il suo primato.

La longevità dei gatti, oltre che dalla genetica, dipende moltissimo dalla qualità della vita che conducono: un’alimentazione equilibrata, visite veterinarie regolari e tanto amore possono davvero fare la differenza. 

Altri articoli

Cosa ne pensi di questa notizia?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?