Comprendere la relazione tra un animale e la morte è stato per l’uomo molto sorprendente, ma ormai dovremmo aver imparato che i nostri amici a quattro zampe non smetteranno mai di stupirci. La presenza dei nostri fidati pelosi è sempre una certezza nei momenti difficili, e l’elaborazione della perdita è una di queste: i cani sentono il lutto e riescono a percepire il nostro stato d’animo, grazie alla loro straordinaria empatia, leggendo nel nostro cuore più di quanto molti umani abbiano mai fatto e facendo del loro meglio per rincuorarci.
Nel corso della sua vita al fianco dell'uomo, il cane ha mostrato una propria psicologia e delle capacità di provare emozioni di base. Ma come ci riesce?
I cani sentono il lutto e che stiamo soffrendo?
La risposta è stata ipotizzata per lungo tempo, spesso scartata per mancanza di fondamento scientifico, che è arrivato di recente e ha confermato le ipotesi: i cani sentono il lutto delle persone, come quello per la morte di un caro e mettono in atto particolari atteggiamenti per farci stare meglio.
Lo studio, che ha finalmente dimostrato che i cani sentono il lutto, è stato condotto da un gruppo di psicologi dell’Università di Goldsmiths, guidati da Deborah Custance e Jennifer Mayer, e si è basato sulle reazioni degli animali alle manifestazioni umane di individui conosciuti e non.
Lo studio
L’esperimento più emblematico dello studio è stato quello che ha visto i padroni di 34 cani o degli sconosciuti in una stanzetta con una porta trasparente – di modo che potessero vederli e sentirli – compiere tre tipi di azioni:
- parlare;
- cantare una canzone;
- piangere.
Il risultato delle reazioni ha evidenziato come gli animali si orientassero verso il padrone o verso lo sconosciuto con maggiore frequenza e una rapidità tre volte superiore, quando questi piangevano piuttosto che quando cantavano o semplicemente parlavano. Ma non è tutto: le reazioni dei cani erano di eccitazione, attenzione o indifferenza quando le persone parlavano o cantavano, mentre mostravano preoccupazione nel caso del pianto.
Infine ci sono stati casi di animali che sono rimasti impietriti dal pianto del padrone, non per mancanza d’affetto, bensì per il raggiungimento di altissimi livelli di stress, determinati proprio dallo stato d’animo umano.
La conclusione dei ricercatori è stata quindi che l'animale fosse in grado di discriminare i sentimenti che l’uomo prova se piange o se compie un’azione neutra come il cantare o il parlare.
I cani sentono il lutto e ci consolano così
La sensibilità degli animali permette loro di manifestare anche senza la parola qualsiasi stato d’animo e vederci star male fa star male anche loro. In queste circostanze, anche in seguito a una perdita, il nostro animale domestico ci sta vicino a modo suo:
- i gesti d’affetto sono più frequenti;
- la loro compagnia non manca mai perché non smettono di seguirci;
- la ricerca di contatto fisico e di carezze diventa più insistente, anche quando siamo distratti da altro.
La vicinanza silenziosa e amorevole del cane può fare davvero la differenza con un cuore spezzato da una perdita.
Il senso del lutto nei cani quando sono loro ad aver subito una perdita
Anche i nostri amici a quattro zampe possono subire una perdita, quando ad esempio il cane perde una persona cara e in quei casi sarà compito nostro star vicino al loro dolore. Ci sono storie come quella di Hachiko, o come quella dei tanti cani che andavano a far visita al loro padrone al cimitero, che hanno fatto il giro del mondo e stretto il cuore a migliaia di persone, mettendo in rilievo l'intima relazione tra gli animali e la morte.
Anche la morte di un altro cane, con cui ha condiviso momenti di vita in famiglia e che per lui era un compagno di giochi, può essere un trauma per Fido. In entrambi i casi il cane tenderà a reagire come farebbe un umano:
- mostrando poco interesse per qualsiasi cosa, anche giocare;
- smettendo di mangiare o mangiando di meno;
- cercando avvilito il suo amico o il suo umano;
- camminando mestamente con la coda tra le zampe.
Sarà compito nostro a quel punto, aiutare Fido a stare meglio, creando una nuova quotidianità con delle routine, dove seppure il compagno perduto (umano o cane che sia) non è presente, il cane può godere di nuovi momenti di gioia.