Non è facile fronteggiare l’infarto nel cane, soprattutto perché è una condizione che coglie impreparati e, a differenza di quello dell’uomo su cui teoricamente si sa tutto, quello di Fido può non essere facilmente riconoscibile.
Per non farsi sorprendere, basta conoscere a fondo come avviene l’attacco cardiaco del cane (è più corretto, infatti, parlare di "attacco cardiaco" che di infarto vero e proprio, come nel senso umano del termine) e tutto quello che c’è da sapere al riguardo, tra sintomi e probabilità che il nostro amico a 4 zampe possa averne uno. Ecco una guida utile.
L'attacco cardiaco o, come viene comunemente chiamato, "infarto nel cane"
L’infarto è una condizione acuta che può colpire non solo l’uomo, ma anche Fido, e può avere un esito anche tragico.
È sempre secondario a una patologia cardiaca preesistente nel cane e interessa principalmente gli animali piuttosto anziani, che presentano anche altri tipi di patologie, come, appunto, malattie cardiache, disfunzioni renali o diabete, o i cani di qualunque età che abbiano però delle malformazioni congenite, presenti fin dall'infanzia.
Non c’è, quindi, da allarmarsi senza motivo se il cane è sano, mentre se l’età avanza tenetelo d’occhio e ai primi sintomi che qualcosa non va consultate il veterinario.
Cosa può provocare l'infarto ai cani?
Le cause più comuni di un attacco di cuore del vostro amico a quattro zampe possono essere:
- Problemi respiratori cronici;
- Problemi circolatori;
- Malformazioni congenite;
- Difetti valvolari o ipertrofia cardiaca.
Fate attenzione ai primissimi sintomi.
Battito cardiaco alterato, uno dei sintomi di infarto nel cane
Il battito cardiaco del cane è molto importante per capire se c’è qualcosa che non va. Infatti, in una normale visita dal veterinario, è uno dei primi parametri che viene preso, insieme alla frequenza respiratoria. La loro attività indica fin da subito lo stato di salute generale del vostro animale domestico.
A quanto vanno i battiti del cuore del cane?
Di norma, in un animale sano i battiti del cuore a riposo vanno dalle 60 alle 90 pulsazioni al minuto, che aumentano fino a 100/130 se l’animale è cucciolo.
La frequenza varia anche in base alla taglia del cane: quelli grandi hanno battiti più lenti, mentre in quelli piccoli il cuore batte più velocemente.
Come misurare il battito cardiaco del cane?
Per misurare il battito cardiaco di Fido occorre prendere la zampa e individuare la vena del “polso” con le dita, che si sente precisamente in quella posteriore, nella zona tra la zampetta e la pancia.
Se le pulsazioni sono nella norma non c’è da allarmarsi, mentre se risultano anomale meglio contattare tempestivamente il veterinario.
Come riconoscere l'infarto nel cane?
I sintomi dell'infarto nel cane più comuni assomigliano come tipologia a quelli dell’arresto cardiaco nell’uomo, ovvero:
- Intolleranza agli sforzi;
- Difficoltà a respirare;
- Battito cardiaco alterato;
- Impossibilità a rimanere in piedi;
- Impossibilità a camminare (perché gli arti anteriori si irrigidiscono);
- Vomito;
- Sincope;
- Colorazione bluastra delle mucose;
- Tosse, soprattutto notturna.
Nei casi più gravi e fulminanti l'attacco cardiaco può degenerare nella morte immediata del cane, senza neanche averlo portato dal veterinario.
Insomma, come nell’uomo anche un colpo al cuore può essere mortale oppure no per Fido, dipende dalla zona colpita e da moltissimi altri fattori, alcuni dei quali possono essere monitorati in via preventiva soprattutto se il cane è anziano o cardiopatico.
Quali probabilità ci sono che il cane abbia un attacco cardiaco?
Il rischio che Fido abbia un arresto cardiaco dipende da tante variabili, ma in linea di massima un amico a 4 zampe sano e giovane, senza malformazioni cardiache congenite, difficilmente ne viene colpito.
Cosa fare per prevenire l'infarto nel cane?
Mantenete sempre un’alimentazione sana e assicurate al vostro Fido un po’ di movimento giornaliero, con passeggiate e giochi.
Al contrario, se il cane è anziano è sempre meglio tenere la sua salute sotto controllo periodicamente, in modo da poter prevenire ogni rischio, a maggior ragione se l’animale soffre di cardiopatia, patologia che aumenta di gran lunga la possibilità di venir colpiti da un infarto.
Anche in caso di malformazioni congenite e patologie diverse, come ad esempio il diabete, il rischio è alto, anche se il cane non è particolarmente avanti con l’età. In questo caso, sarà necessario eseguire dei controlli mirati e costanti affinché il cane venga tenuto sotto controllo e curato nel migliore dei modi, anche con terapie a lungo termine, per scongiurare ogni pericolo di attacco di cuore.
La cosa importante è non vivere nella paura e condurre una vita il più possibile normale, seguendo le indicazioni del veterinario.
Come capire se un cane è morto di infarto?
Determinare se un cane è morto a causa di un infarto può essere difficile senza un'indagine post-mortem condotta da un veterinario. Tuttavia, se vi siete resi conto dei sintomi avuti in precedenza e corrispondono a quelli sopra elencati, questi potrebbero suggerire che il cane abbia avuto un infarto.
È importante, però, notare che questi segni possono variare da cane a cane e che molti altri problemi di salute possono manifestarsi con sintomi simili. L'unica risposta certa sarà quella del vostro veterinario.