La cuterebra del gatto è una miasi (parassitosi provocata da larva di mosca) molto rara nel nostro paese.
Si tratta, infatti, di un tipo di infezione da parassita molto diffuso nel Nord America, luogo in cui sono state trovate più di 30 specie differenti di mosche che ne sono la causa.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di parassiti che attaccano conigli e roditori (a seconda della specie), mentre per gatti e cani si tratta di un contagio che potremmo definire "accidentale". Vediamo nello specifico.
Cos'è la cuterebra?
La cuterebra è, per definizione, un tipo di mosca che attacca roditori e animali simili. Si tratta di un parassita che deposita le uova all'interno delle tane dei roditori.
Con l'aumentare della temperatura, tali uova si schiudono e le larve possono così entrare all'interno del corpo dell'ospite, attraverso le sue aperture naturali (non dalle ferite).
In conigli e roditori le larve riescono a migrare fino al sottocute e a formare delle cisti sottocutanee in cui la larva cresce e dopo circa 5 settimane, esce dal poro della cisti per poi infilarsi nel terreno e qualche mese dopo (o per alcune specie anche qualche anno) trasformarsi in mosca adulta.
La cuterebra nei gatti
Nei gatti (ma anche nei cani), la cuterebra viene contratta in maniera "accidentale", poiché le larve si trovano solo all'interno delle tane dei roditori. Se i nostri animali domestici entrano all'interno di una tana infestata, rischiano il contagio.
Quali sono i sintomi della cuterebra del gatto?
I sintomi della cuterebra del gatto dipendono dagli organi in cui le larve sono riuscite a migrare.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal Veterinary Internal Medicine, si sono riscontrati in alcuni gatti contagiati da cuterebra dei problemi dapprima respiratori e, in seguito, dei disturbi del sistema nervoso centrale.
Inoltre, sono stati riscontrati cisti sottocutanee (dovute alle larve, come abbiamo visto nei roditori), problemi oculari (chemosi, uveite e, in alcuni casi, cecità) ed epilessia.
Altri sintomi, comuni anche ad altre patologie, sono:
- letargia;
- depressione;
- ipertermia;
- ipotermia.
Nei casi di infestazione profonda e non curata è possibile che l'animale non sopravviva.
Come curare la cuterebra?
Per curare questa malattia è necessario, prima di tutto, identificarla.
Nel caso in cui le larve siano migrate sotto la cute, identificarla è semplice, ma nel caso di migrazioni più profonde il discorso si fa più complesso e le tecniche di identificazione più profonde (tac, risonanza magnetica...).
Nel caso delle larve
La cura per la cuterebra prevede che si asportino le larve dalle cisti sottocutanee e la somministrazione di ivermectina per sverminare completamente l'organismo. Le larve non vanno assolutamente rimosse da sole.
Se ci si rende conto che il proprio animale domestico possa aver contratto un'infestazione da cuterebra recarsi immediatamente dal veterinario.
La prevenzione
La miglior cura resta sempre e comunque la prevenzione. Se ci si reca in delle zone a rischio cercare di sorvegliare il più possibile l'animale perché non si rechi all'interno di tane di roditori ed eviti così il contagio.
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Articolo revisionato da
Francesco Reina
Assistente veterinario