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Scopriamo insieme che cos'è il criptorchidismo del gatto.

© Pixabay

Cos'è il criptorchidismo del gatto?

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

Criptorchidismo del gatto: questa parola non lascia presagire nulla di buono, eppure tale disturbo, se adeguatamente diagnosticato e trattato, non comporta gravi conseguenze. 

Il criptorchidismo del gatto è un disturbo forse poco conosciuto. Con questo termine si intende letteralmente “testicolo nascosto”, e consiste nella mancata (o incompleta) discesa del testicolo dalla cavità addominale allo scroto, che invece dovrebbe verificarsi fisiologicamente nei primi mesi di vita del gatto.

Questo disturbo nei felini è meno frequente che nel cane, fatta eccezione per la razza Persiano, in cui si manifesta con maggiore incidenza.

Cos’è il criptorchidismo e come influisce sulla fertilità?

Il criptorchidismo del gatto è una patologia genetica ereditaria che impedisce la discesa fisiologica dei testicoli nella sacca scrotale.

I testicoli, durante lo sviluppo fetale e nelle prime settimane di vita dei cuccioli, si trovano ancora nell’interno dell'addome, posizionati dietro ai reni. Grazie ad un legamento detto gubernaculum testis, questi vengono condotti al loro posto, appunto nella sacca scrotale
Ciò avviene nel gatto tra i 2 e i 6 mesi di età, ed è molto importante, perché garantisce a questi organi riproduttivi l’adeguata temperatura (dai 3-5° circa inferiore a quella corporea) per produrre spermatozoi vitali

Nel caso del criptorchidismo, la discesa dei testicoli nello scroto non avviene o risulta incompleta, compromettendo così la fertilità del nostro gatto. 

Tipologie di criptorchidismo

I tipi di criptorchidismo sono due:

  • Criptorchidismo monolaterale. Riguarda la mancata discesa di uno solo dei due testicoli, solitamente quello destro. In questo caso abbiamo circa il 50% di possibilità che il nostro gatto sia fertile.
  • Criptorchidismo bilaterale. Entrambi i testicoli sono ritenuti nell’addome e non scendono nello scroto; generalmente gli animali che ne sono affetti risultano sterili.
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Come ci accorgiamo che il gatto è criptorchide?

La diagnosi di criptorchidismo del gatto deve essere effettuata da un veterinario che, tramite palpazione, già dalle prime visite, sarà in grado di far luce sulla questione.

Tuttavia, anche il miglior dottore potrebbe avere difficoltà se il nostro gattino è appena nato o troppo piccolo: normalmente una diagnosi di certezza si potrà avere intorno ai 6 mesi di vita, che potrà essere confermata da un’ecografia dell’addome.

Se il micio è affetto da criptorchidismo, ci verrà consigliato sicuramente un intervento chirurgico, lievemente più complesso di una castrazione tradizionale.

Intervento chirurgico di criptorchidismo: in cosa consiste? 

Se il testicolo ritenuto si trova nel canale inguinale, l’operazione sarà molto simile alla sterilizzazione classica del gatto maschio. Se invece si trova nell’ addome sarà un po’ più complesso: il veterinario praticherà un taglietto per aprire la cavità addominale in modo da poter estrarre il testicolo indesiderato.

Spesso chi adotta un gatto maschio ha già intenzione di sottoporlo al tradizionale intervento di castrazione, perciò le due operazioni vengono effettuate insieme, in modo da ridurre lo stress del nostro piccolo amico.
Dunque niente paura: l’operazione è semplice e solitamente priva di complicazioni

Costo dell'intervento chirurgico 

Il costo dell’intervento chirurgico di criptorchidismo del gatto si aggira tra i 120-220 Euro a seconda che si operi in zona inguinale o nella cavità addominale. Circa il doppio di una sterilizzazione classica, il cui costo è invece di 80 Euro. 

Quali complicazioni comporta il criptorchidismo? 

Un gatto affetto da criptorchidismo non manifesta particolari sintomi, tuttavia è molto importante che i testicoli siano rimossi, per due ragioni fondamentali:

  • I tumori al testicolo, possono colpire i gatti affetti da criptorchidismo con un'incidenza 11 volte superiore a quella di un animale sano, a causa della temperatura anomala alla quale si trova il testicolo ritenuto.
  • Il criptorchidismo è ereditario. Anche se generalmente il criptorchidismo bilaterale comporta una condizione di sterilità, i monorchidi, come abbiamo detto, possono essere in grado di riprodursi. Nonostante ciò, è eticamente scorretto e sconsigliato l’accoppiamento, in quanto la probabilità che anche la prole erediti lo stesso problema è elevatissima, che a trasmetterla siano il maschio o la femmina. 
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