Pubblicità

Gatto con bocca aperta

Gatto con bocca aperta: difficoltà respiratorie o altro?

© sophiecat / Shutterstock

Gatto con bocca aperta: quando preoccuparsi per il felino

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

aggiornato il

È lecito preoccuparsi quando notiamo un gatto con bocca aperta? Non pensare sempre al peggio, scopri di cosa si tratta!

Il gatto con bocca aperta fa fatica a essere compreso! L'evoluzione ha portato l'essere umano a raggiungere livelli di sofisticazione comunicativa molto elevati dimenticando la sana interazione "animale" molto più semplice e diretta. 

Fortunatamente i nostri amici a quattro zampe non hanno ancora acquisito abilità comunicative tecnologiche e riescono a inviare e recepire segnali e messaggi senza collegarsi al wi-fi di casa! Occhio però ai dettagli: questo può essere anche un segno di patologia.

Perché il gatto respira a bocca aperta?

Quante volte ci è capitato di sorprendere il nostro gatto con la bocca aperta? Ma soprattutto quante volte ci siam chiesti cosa stesse facendo? Nell'immaginario comune la figura dei felini (piccoli o grandi) con le fauci aperte rappresenta il concetto di selvaggio, libero e solitario. Ma a volte approfondire scendendo nel dettaglio scientifico delle cose può lasciarci davvero di stucco, insomma, a bocca aperta! Tutti gli esseri viventi hanno capacità comunicative molteplici e più o meno sviluppate che comprendono i sensi dell'olfatto, del gusto, della vista, dell'udito e del tatto.

Quando vediamo un gatto con la bocca aperta non dobbiamo pensare necessariamente a un problema di salute su base neurologica, può essere semplicemente che stia sfruttando l'organo di Jacobson! Non lo hai mai sentito? Allora sei nel posto giusto!

L'organo vomeronasale o di Jacobson: il perché del gatto con bocca aperta!

Quest'organo è stato descritto per la prima volta nel 1813 dall’anatomista danese Ludvig Jacobson che ne studiò l'anatomia e la fisiologia.

La ghiandola è situata all’estremità rostrale del palato duro ed è costituita da due strutture simmetriche, di forma tubulare e a fondo cieco accolte in piccole cavità ossee presenti ai lati del setto nasale. La mucosa di questa ghiandola presenta più di 200 000 cellule recettrici sensoriali che ricevono gli stimoli chimici sia per via orale sia attraverso la cavità nasale. Ma quali stimoli decodifica nello specifico un gatto con la bocca aperta? Parliamo dei feromoni del gatto: sostanze biochimiche prodotte da ghiandole esocrine che sono emesse dagli organismi viventi per comunicare.

Il riflesso o smorfia di Flehmen tra le cause

La captazione dei normali odori è un fenomeno spontaneo e naturale. Nel corso della respirazione una parte dell’aria inalata ( >30% per alcune specie) è deviata in direzione della mucosa olfattoria. In questo modo gli animali percepiscono gli odori mentre respirano.

La percezione dei feromoni è tutt'altra storia: parliamo di un comportamento attivo. L’organo vomero nasale non è facilmente accessibile durante la normale respirazione e per essere stimolato deve essere "aperto" in modo che i feromoni riescano a legarsi alle cellule sensoriali.

Quindi un gatto con la bocca aperta che si presenta in perfetta salute sta valutando la presenza di feromoni nell'aria, magari perché sarà passata da poco in zona quella micetta in calore che tanto gli piace! 

Il gatto e il respiro affannoso con bocca aperta: cos'è la fame d'aria?

Nel mare magnum delle patologie delle vie respiratorie un sintomo dei gatti che accomuna molti malesseri nelle fasi avanzate è la fame d'aria. Il gatto con la bocca semi aperta che presenta evidentemente difficoltà respiratoria si presenterà emanciato, sofferente e con le mucose cianotiche.

Quest'ultimo fattore indica l'ipossia, ovvero la scarsa presenza di ossigeno nel sangue dovuto a dispnea grave che fa virare il colore delle mucose visibili verso il blu. La fame d'aria può dipendere da diversi fattori:

  • stenosi delle prime vie aeree (restringimento di narici o trachea);
  • corpo estraneo nelle prime vie aeree;
  • problematiche polmonari.

I primi due casi sono risolvibili con intervento chirurgico da effettuarsi rapidamente, mentre per quanto riguarda le problematiche polmonari bisognerà approfondire il caso e valutare la "recuperabilità" della funzionalità dei principali organi dell'apparato respiratorio: solo un veterinario potrà darci informazioni esaustive a riguardo. 

Perché il gatto sta con la bocca aperta? Il sintomo delle facies

Nel valutare un malessere bisogna prendere in considerazione tutte le cause che possono portare a una sintomatologia. È necessario valutare determinati atteggiamenti che possono essere assunti dall’animale in quanto espressione di condizioni patologiche particolari ascrivibili ad alterazione dello stato del sensorio o comunque al sistema nervoso.

Di seguito sono elencati due casi in cui, tra le altre cose, portano il gatto ad aprire la bocca.

Facies sardonica

Condizione che solitamente si associa a intossicazione da tetano. Questa è caratterizzata dalla contrazione dei muscoli mimici della faccia, con trazione sulle commessure labiali producendo come risultato finale quasi un sorriso (risus sardonicus) nell’uomo; per trasposizione, negli animali, viene impiegata la stessa terminologia.

Ptosi della lingua

Conseguente a paralisi dell’ipoglosso (nervo cranico che muove la lingua) oppure a difficoltà di chiusura della mandibola per frattura o paralisi bilaterale del trigemino (altro nervo cranico) che determina la condizione del gatto con la bocca aperta. 

La differenza tra il riflesso di Flehmen descritto a inizio articolo e le condizioni patologiche successive è semplice: nel primo caso il gatto si presenta in salute, mentre negli altri casi sta evidentemente male.

Di certo la diagnosi di patologia deve essere fatta da un veterinario, ma è sicuro che ogni proprietario è capace di capire quando il proprio compagno a quattro zampe sta male: l'empatia non si impara sui libri. 

Altri consigli

Cosa ne pensi di questo articolo?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?