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triadite nel gatto: gatto letargico

Sintomi, cura della triadite nel gatto.

© Kginger / Pixabay

Come si cura la triadite del gatto? Scopriamolo insieme!

Verificato da un esperto del mondo animale, Francesco Reina , Assistente Veterinario
Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

La triadite nel gatto è una sindrome che colpisce contemporaneamente tre organi. Scopriamone i sintomi e la cura.

La triadite del gatto è una patologia molto comune tra i felini domestici e consiste nella combinazione di una infiammazione di fegato (e/o delle vie biliari), pancreas e/o intestino.

Questo fenomeno è dovuto alla particolare anatomia dei gatti. I sintomi clinici possono quindi variare notevolmente da un esemplare all'altro e il trattamento deve essere adattato agli organi colpiti.

Che cos’è la triadite del gatto?

La triadite felina è una concomitanza di malattie dell'apparato digerente (patologia infiammatoria cronica intestinale o linfoma intestinale), del fegato (colangioepatite) e del pancreas.

Dato che sono interessati più organi è bene precisare che non tutti sono coinvolti in egual misura. Per questo motivo alcuni gatti affetti possono sviluppare un’infiammazione più forte a livello del pancreas, altri dell’intestino e altri ancora del fegato.

Cause della triadite del gatto

Le cause di questa malattia sono proposte diverse ipotesi. Come evidenziato in uno studio condotto dall’Università Aristotele di Salonicco, i disturbi biliari potrebbero avere un legame con delle malattie croniche intestinali o potrebbero essere legati a una disfunzione del sistema immunitario.

Si sospetta anche che vari agenti parassitari e virali, tra cui il calicivirus, potrebbero essere all’origine di questo disturbo.

Inoltre, alcuni casi di triade felina sono stati associati a traumi addominali, ischemia, tumori del pancreas, ostruzione dei dotti pancreatici, ipercalcemia acuta, intossicazione da organofosfati e uso di alcuni farmaci.

Data la complessità dei meccanismi fisiopatologici sottostanti, è probabile che queste condizioni siano multifattoriali, cioè dovute a un gruppo eterogeneo di condizioni che innescano una risposta infiammatoria e immunitaria nel gatto e, in ultima analisi, alterano il funzionamento dei batteri enterici.

Sintomi della triadite del gatto

I sintomi più comuni della triadite sono:

  • Riduzione dell’appetito (disoressia/anoressia);
  • Perdita di peso;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Letargia;
  • Apatia;
  • Disidratazione;
  • Colore del mantello spento;
  • Diarrea o stipsi;
  • Dolore addominale.
Attenzione: non sempre questi sintomi compaiono contemporaneamente.

Diagnosi e segni clinici

Se uno (o più) dei sintomi citati precedentemente compaiono nell’animale, il primo passo è effettuare un esame emocromocitometrico e uno biochimico completo (tramite prelievo sanguigno). Per una diagnosi più precisa si dovrà ricorrere a radiografia ed ecografia addominale.

Le alterazioni più frequentemente riscontrate in caso di triadite sono:

  • alterazione folati;
  • alterazione vitamina B12;
  • anemia non rigenerativa;
  • aumento degli enzimi epatici;
  • azotemia;
  • ipoalbuminemia;
  • ipocolesterolemia;
  • ipoproteinemia;
  • iperglicemia;
  • neutrofilia e/o leucocitosi.

La diagnosi definitiva della triadite è possibile solo attraverso un esame istopatologico di pancreas, fegato e intestino. Trattandosi di un test particolarmente invasivo viene preso in considerazione raramente e solo nei pazienti clinicamente stabili.

Come si cura la triadite del gatto?

Il trattamento della triadite felina si basa essenzialmente su misure di mantenimento. In caso di disidratazione, frequente a causa di vomito, diarrea o insufficiente assunzione di acqua, è necessario iniziare una terapia di liquidi per via endovenosa per mantenere la perfusione generale e del tessuto pancreatico ed evitare lo shock ipovolemico.

Il vomito deve essere trattato con un antiemetico. Per gli episodi acuti di pancreatite si raccomanda l'uso di analgesici, nonostante l'apparente assenza di dolore all'esame clinico.

Per trattare l'infiammazione, possono essere somministrati corticosteroidi come prednisolone, prednisone o desametasone per un periodo di 8-10 settimane.

A seconda dei casi, può essere necessario utilizzare protettori gastrici come l'omeprazolo o la famotidina, da assumere due volte al giorno, e iniziare un ciclo di sei settimane di integrazione di vitamina B12, spesso carente nella pancreatite.

Infine, è importante che l'animale riceva una dieta adeguata che fornisca le proteine di cui ha bisogno.

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Alimentazione del gatto con triadite

Poiché questi pazienti mostrano spesso segni di inappetenza, è consigliabile non alimentarli forzatamente, ma utilizzare farmaci che stimolano l'appetito, come la mirtazapina o la ciproeptadina.

Di norma, non è necessario limitare i grassi, tuttavia, si raccomanda di rimuovere eventuali antigeni e di integrare l'animale con probiotici per stimolare il microbiota intestinale.

Quali sono i gatti più colpiti dalla triadite?

La triadite di solito colpisce soggetti adulti o anziani, con un’età compresa tra i 6 e i 9 anni. La razza e il sesso dell’esemplare invece non sembrano avere legame specifico con il manifestarsi della patologia.

Triadite nel gatto: si guarisce? La sopravvivenza

Per riguarda, invece, la sopravvivenza, dipende dallo stato generale di salute dell'esemplare. Se vengono applicate le giuste terapie e diagnosticata tempestivamente, la triadite nel gatto è guaribile.

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