Quali sono le malattie del gatto anziano che possono colpire più frequentemente i nostri mici con una certa età?
Per rispondere a questa domanda non da poco, noi di Wamiz abbiamo parlato con un esperto del settore, Felipe Vázquez Montoto, veterinario e biologo della Clinica CatDog di Siviglia, Spagna, che ha confermato subito quello che sospettavamo: più i gatti invecchiano e più è probabile che si ammalino.
Purtroppo l'età conta
Passata la soglia dei dieci anni, i mici non sono più giovani e per mantenerli in salute servono particolari attenzioni da parte dei loro padroni, che potrebbero ritrovarsi ad avere a che fare con delle malattie del gatto anziano:
I gatti di una certa età possono manifestare anche alcuni cambiamenti comportamentali e una generale mancanza di energia.
Molte persone sono sorprese quando il veterinario dice loro che il loro gatto che ha più di dieci anni è già un "vecchio", ma è proprio così. Il micio non sembra mai inveccchiare, perché, come spiega la dottoressa Karen Becker,
Fortunatamente, molti di loro vivono anche fino a 20 anni, e in questi casi, a pensarci bene, quei mici sono "anziani" per quasi metà della loro vita!
Con cure e attenzioni adeguate, un gatto sano potrà vivere tranquillamente tra i 6 e i 12 anni, e la seconda decade potrà essere molto lunga se non intervengono grossi problemi di salute.
L'importante è che il gatto rimanga sano e felice negli anni della maturità nonostante gli inevitabili cambiamenti che il suo corpo subirà.
Le 7 malattie del gatto anziano
Ecco qui le 7 malattie del gatto anziano più ricorrenti e che andremo ad analizzare in dettaglio:
- Artrite;
- Obesità;
- Perdita dell'udito;
- Perdita della vista;
- Patologie del cavo orale;
- Declino cognitivo;
- Aggressività, paura, stress.
1. Artrite
Tra le malattie del gatto anziano questa è sicuramente quella più diffusa. Lo dimostrano gli studi: quasi il 90% dei mici di 12 anni e più soffrono di un'artrite più o meno grave.
Questa patologia comporta un'infiammazione molto dolorosa delle articolazioni. Il gatto non sarà più in grado di svolgere certe attività e a volte questo gli causerà un profondo stato di frustrazione: infatti non potrà più saltare, né arrampicarsi e nemmeno camminare liberamente a causa della rigidità delle zampe e delle anche.
Per evitare l'aggravarsi dei sintomi, è essenziale che il gatto resti magro e che mantenga il suo peso ideale. Se l'animale è in carne, i veterinari consigliano al proprietario di farlo dimagrire facendogli seguire una dieta equilibrata e adatta alla specie.
Inoltre un'attività fisica quotidiana e regolare è essenziale per prevenire la debolezza muscolo-scheletrica conseguenza dell'artite.
2. Obesità
Lo stile di vita sedentario dei gatti adulti, specialmente quelli che vivono in casa, è spesso causa del sovrappeso, che non è un "problema" in quanto tale, ma può avere una forte incidenza su un micio che soffre già di altre malattie del gatto anziano come l'artrite o problemi cardiaci.
In particolare, i gatti sterilizzati, sia maschi che femmine, hanno maggiori probabilità di soffrire di obesità perché mangiano di più e sono meno attivi.
Chiaramente, l'esercizio fisico regolare (bastano 20 minuti al giorno) e una dieta ipocalorica e adeguata alla sua età sono fondamentali nella lotta contro i chili di troppo del nostro felino.
3. Perdita dell'udito
Ecco un'altra delle malattie del gatto anziano molto diffuse. La sordità arriverà gradualmente: il proprietario si accorgerà a poco a poco grazie a certi dettagli, anche minimi, che il gatto non ci sente bene.
Per esempio sarà più difficile svegliarlo, ignorerà certi suoni che prima lo facevano sobbalzare, dormirà molto più profondamente...
È importante portarlo dal veterinario per escludere l'esistenza di infezioni o malattie gravi di cui la perdita dell'udito possa essere una conseguenza.
Una volta verificato questo, bisognerà controllare con più attenzione quello che fa: per esempio lo si dovrà tener d'occhio quando va fuori o farlo giocare con giocattoli che emettono segnali luminosi.
4. Perdita della vista (cataratta)
La cataratta è una delle malattie del gatto anziano più ricorrenti: si tratta di un'alterazione e di una perdita di trasparenza del cristallino, che provoca un peggioramento della vista.
La malattia è progressiva e potrebbe portare anche alla cecità assoluta, se non riconosciuta e curata in tempo. Si manifesta con un'opacizzazione della pupilla che diventa di un colore grigio-bluastro.
Anche in questo caso, bisogna semplicemente modificare alcune abitudini per venire in aiuto al gatto:
- usare una fonte sonora (televisione, radio, acqua del rubinetto...) in modo da dargli un punto di riferimento riconoscibile che lo aiuti a orientarsi facilmente nello spazio;
- evitare che certi oggetti che sono in casa possano trasformarsi per lui in "ostacoli";
- non spostare la sua lettiera;
- coprire le superfici scivolose.
L'importante è che il gatto continui a sentirsi a suo agio e in sicurezza in un habitat che avrà sempre più difficoltà a riconoscere.
5. Patologie dei denti
Il rischio di sviluppare disturbi del cavo orale, come gengiviti, riassorbimento della struttura dentale o cancro, aumenta drammaticamente negli mici anziani.
È in età avanzata che le conseguenze di una cattiva igiene dentale diventano evidenti.
La maggior parte dei gatti sviluppa alcuni tipi di malattie parodontali entro i due anni di età, ma raramente vi si pone rimedio. Perché? Probalbilmente perché i mici non mostrano alcun disagio o dolore evidenti.
Il problema è che, da adulti, possono manifestarsi problemi molto più gravi, come ascessi, fratture della mascella, infezioni alle cavità nasali, malattie degli occhi e persino tumori.
Bisogna quindi fare particolare attenzione alla cura dei denti durante tutta la vita del gatto: per evitare le malattie del gatto anziano più gravi andrebbero fatte regolarmente visite al cavo orale e pulizie dei denti per rimuovere placca e tartaro.
Anche una dieta equilibrata e adatta al gatto può contribuire alla sua salute orale. La carne cruda in particolare agisce come uno spazzolino da denti naturale!
6. Declino cognitivo
Anche se a modo loro, anche i gatti "vanno in tilt". Con il passare degli anni, anche per loro possono emergere alcune disfunzioni cognitive.
Le cause sono puramente fisiologiche e sono direttamente legate ai "danni" del cervello provocati dall'invecchiamento. Il gatto smetterà di dormire di notte e si sveglierà facilmente, miagolerà più del solito e sarà molto attivo.
Il cervello dei gatti può subire l'usura del tempo, per esempio perdita neuronale, atrofia, sviluppo di placche senili di proteina beta-amiloide (come nell'Alzheimer).
Ci sono però anche altre malattie del gatto anziano i cui sintomi assomigliano a quelli del declino cognitivo, ma non lo sono. Per questo è importante fare appello ad un veterinario.
7. Aggressività, paura, stress
Tutti questi problemi sono raggruppati sotto un'unica definizione: cambiamenti comportamentali. Con l'età, i gatti diventano più maniacali, più irritabili, meno pazienti e più aggressivi.
Saranno molto diffidenti e persino infastiditi da persone che non conoscono. La diffidenza spesso associata allo stress può anche portare il gatto a manifestare paura verso tutto ciò che lo circonda e aggressività nei confronti delle persone.
In questi casi è importante cercare di neutralizzare gli stimoli che possono provocare certi comportamenti aggressivi del gatto e lasciarlo il più possibile tranquillo.
Le manifestazioni delle malattie del gatto anziano sono molto spesso evidenti. Da una parte questo è un bene perché permetterà al suo proprietario di accorgersene e di agire in fretta per garantirgli, grazie all'aiuto del veterinario, una vita felice e dignitosa. Lunga vita a Micio!