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Il Calicivirus del gatto può essere molto doloroso: non sottovalutarlo!

© Pixabay

Cosa fare in caso di Calicivirus del gatto? Sintomi e cura

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

Il Calicivirus del gatto è tra i primi responsabili di malattia respiratoria nei felini: è simile ad un raffreddore, ma molto più pericoloso. 

Il Calicivirus del gatto, insieme all’Herpesvirus, è causa dell’80-90% delle malattie respiratorie che colpiscono i felini. Non a caso, il vaccino trivalente serve a contrastarle entrambe, insieme alla Panleucopenia.

I sintomi di calicivirosi felina sono simili a quelli di un grave raffreddore, accompagnati dalla presenza di ulcere dolorose nel cavo orale, che peggiorano le condizioni di salute di Micio. Scopriamo cosa fare per aiutare il nostro amico. 

Calicivirus del gatto: cos’è?

Esistono molti patogeni in grado di creare infezione alle vie respiratorie del gatto, ma il calicivirus felino è uno dei più comuni.

Si tratta di un virus a RNA, che si lega indissolubilmente al corredo genetico del nostro gatto, rendendolo portatore a vita, e in grado di infettare sempre i suoi simili.

Proprio così, avete capito bene: il Calicivirus del gatto non guarisce definitivamente, ma tutto ciò che si può fare è provare ad attenuarne i sintomi ed evitare la diffusione del virus.

Sintomi del Calicivirus felino

I sintomi più frequenti di calicivirosi nel gatto sono proprio quelli di un raffreddore molto violento:

Gli scoli nasali possono essere di colore trasparente, quando ancora non è subentrata l’infiammazione purulenta, che rende invece il muco di colore giallo-verde. 

Le ulcere del cavo orale

Oltre a questi aspecifici, il sintomo più caratteristico del Calicivirus felino è la presenza di ulcere nel cavo orale (bocca, lingua, gengive, labbra o naso) che provocano nel nostro gatto un dolore intenso.

A causa di questo dolore il gatto non mangia, anche se ha fame. Ecco che si lascerà andare, lasciando spazio a sintomi quali letargia e depressione, che aggravano ulteriormente lo stato di salute del gatto.

Sintomi cutanei del Calicivirus

In casi più rari il gatto affetto da Calicivirus non mostra i sintomi del raffreddore in modo evidente.

La malattia può manifestarsi anche prevalentemente a carico della cute, provocando un ispessimento del derma e la comparsa di numerosi edemi cutanei (raccolte di liquido tipiche delle infiammazioni).

Attenzione a non confonderli con altri disturbi della pelle!

Calicivirus ed herpesvirus del gatto

Molto spesso i sintomi da Calicivirus del gatto sono difficili da distinguere da quelli dell’Herpesvirus, anche per i veterinari. 

Entrambi i virus infatti: 

  • attaccano le vie respiratorie;
  • permangono nell'ospite a vita.

Ciò che contraddistingue maggiormente il Calicivirus felino dall'Herpes, è la presenza delle caratteristiche ulcere nella bocca e nel cavo orale. 

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Come si trasmette il calicivirus?

Il calicivirus felino è contagioso solo per gli altri gatti. 

La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto di un gatto sano con uno infetto, in particolare attraverso gli scoli nasali e congiuntivali. Penetrando nelle mucose dell’ospite, il virus replica, e nell’arco di circa 7-10 giorni, sarà in grado di dare origine ai sintomi tipici. 

Calicivirus del gatto: è trasmissibile all'uomo o al cane?

Il Calicivirus del gatto non è trasmissibile né all’uomo né al cane.

Dunque se possedete un gatto affetto da Calicivirus, o ne avete il sospetto, tutto ciò che dovete fare è evitare che entri in contatto con i suoi simili.

Inoltre il Calicivirus felino permane nell'ambiente fino a 1 mese dopo l'eliminazione: neanche un'accurata disinfezione spesso basta a debellarlo prima del tempo. 

Il Calicivirus felino è mortale?

La Calicivirosi nelle forme più gravi può anche portare alla morte.

I gatti adulti e non vaccinati sono quelli che sviluppano le forme più violente, mentre negli altri casi è possibile attenuare la sintomatologia attraverso una terapia adeguata, che consente al gatto di vivere dignitosamente

I gatti anziani, che soffrono in particolare di insufficienza renale, sono quelli che hanno maggiori difficoltà ad affrontare la malattia, in quanto la compromessa funzionalità dell'apparato escretore rende anche proibitivo l'utilizzo massivo di farmaci. 

L'alimentazione che rispetta i reni. Info utili

Diagnosi di Calicivirus felino

La diagnosi di Calicivirus del gatto può essere fatta dal veterinario dopo l'osservazione dei sintomi clinici. Per distinguerla dall'Herpesvirus, è possibile ricorrere ad una tecnica diagnostica chiamata PCR (Polimerase Chain Reaction).

Questa permette di amplificare il genoma del virus per poterne verificare la presenza all’interno dell’organismo del gatto. La PCR richiede dei tamponi (oculare, buccale) e un campione di sangue. 

Come curare il Calicivirus nel gatto?

La virulenza di questa malattia può cambiare in base al ceppo virale, perciò non c’è una terapia del Calicivirus felino che vada bene per tutti.

Esistono anche dei rimedi naturali e cure omeopatiche contro il raffreddore del gatto, ma vista la gravità dei sintomi del Calicivirus, è doveroso affidarsi alle cure specializzate di un veterinario. 

Nonostante non esista una cura definitiva contro il Calicivirus felino, possiamo sostenere comunque il nostro Micio attraverso delle azioni mirate atte a contenere i sintomi. In che modo? Agendo contemporaneamente su più fronti!

Farmaci contro il Calicivirus del gatto

Trattandosi di una malattia virale, l’antibiotico per il Calicivirus felino non esiste, ma talvolta questo tipo di farmaco viene utilizzato per contrastare le infezioni batteriche che sopraggiungono più facilmente in caso di calicivirosi. 

Gli antipiretici possono essere usati per far scendere la febbre. Indispensabili sono i farmaci antidolorifici, per attenuare il dolore, innanzitutto del cavo orale.

Una volta curate le ulcere, il gatto potrà tornare ad alimentarsi e a bere normalmente: questa sarà già una prima grande conquista.

Alimentazione speciale

È importante garantire al gatto i principi nutritivi adeguati, soprattutto in corso di malattia.

Se il nostro Micio non riesce ad alimentarsi autonomamente, è possibile somministrare per un certo periodo di tempo alimenti liquidi o cremosi.

Attenzione, non scegliete prodotti usati in umana, come gli omogeneizzati: lasciate che sia il veterinario a consigliarvi l'alimento specie-specifico più adatto alle sue esigenze, o potrebbero subentrare anche problemi di natura gastrointestinale

Idratazione del gatto convalescente

Al pari dell’alimentazione, è importante che il gatto affetto da Calicivirus mantenga un ottimale stato di idratazione.

Il gatto può bere di meno a causa del dolore alla bocca: la soluzione potrebbe essere quella di sottoporlo a dei cicli di fluido terapia sottocute.

La fluido terapia viene normalmente effettuata dal vet in ambulatorio, ma una volta che il gatto si sarà stabilizzato, anche il padrone, seguendo le corrette linee guida, potrà continuare la terapia a casa propria finché necessario. 

Calicivirus nel gatto vaccinato: è possibile?

, è possibile che il gatto vaccinato contragga il Calicivirus felino.

La vaccinazione contro il Calicivirus fa parte del vaccino trivalente del gatto (Calicivirus, Herpesvirus e Panleucopenia) il cui richiamo dev’essere fatto ogni 2-3 anni.

Tuttavia, la modalità di trasmissione gatto-gatto del virus, molto spesso dà origine a mutazioni particolari contro le quali il vaccino risulta poco o per niente efficace.

Solitamente queste varianti sono meno violente e più gestibili.

Ecco perché la vaccinazione è fondamentale per proteggerlo, soprattutto se abituato ad avere contatti con altri gatti. 

Non sottovalutate mai i sintomi di raffreddore nel gatto, e se avete dubbi rivolgetevi al vet. Queste malattie infettive sono potenzialmente molto pericolose. Effettuato controlli periodici regolari al vostro gatto, e se decidete di adottarne un altro, assicuratevi che sia sano e vaccinato!

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