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gattino appena nato che dorme
© Pixabay

Il comportamento dei gattini appena nati

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Che comportamento hanno i gattini appena nati? Possono combinare guai in casa? Abbiamo analizzato i loro atteggiamenti e redatto questo vademecum completo!

Il comportamento dei gattini appena nati nasconde equilibri, gesti e segnali che solo mamma gatta è in grado di capire. La tenerezza di vedere mamma gatta che allatta i suoi cuccioli, premurosa e dolce sorprende e fa pensare a come sia vissuta l’esperienza di donare la vita in natura. Ecco come inizia la vita di un gatto e come comportarsi con i cuccioli di gatto.

Il comportamento dei gattini appena nati

Dopo circa 60 giorni di gestazione mamma gatta dà alla luce dei gattini che sembrano privi di pelo. Ciechi e sordi, i cuccioli di gatto appena nati si orientano seguendo il calore della mamma e si spostano strisciando a terra, in quanto le loro zampe posteriori non sono abbastanza forti da reggere il peso. L’odore e il tatto spingono i gattini a cercare le mammelle della mamma e ad iniziare l’allattamento che solitamente avviene già a poche ore dalle nascita.

Attaccati alle mammelle dopo 2 giorni di vita i gattini hanno un loro ordine di sistemazione per mangiare e si orientano proprio grazie alla presenza e al calore degli altri fratelli vicini. Si potrà notare come durante l'allattamento i gattini, assumono il tipico comportamento dei gattini piccoli è quello di fare la pasta sulla pancia della mamma per sentirsi protetti e nutrirsi meglio. I gattini piccoli dormono moltissimo, tra un pasto e l'altro, per favorire l'ormone della crescita. Solitamente è la mamma che li stimola man mano che passano i giorni. Ecco un tipico comportamento dei gattini piccoli:

 

Quando i gattini appena nati aprono gli occhi sono già passati dieci giorni o due settimane dalla loro nascita. Se si perdono o si allontanano, perché curiosi di scoprire il mondo, produrranno dei miagolii tipici che permetteranno a mamma gatta di ritrovarli e riportarli, prendendoli dalla collottola, nel rifugio sicuro che ha scelto per loro.

Dopo il primo periodo di allattamento dei cuccioli di gatto, inizia la fase dello svezzamento che si conclude a circa 50 giorni dalla nascita. Tra i vari comportamenti di mamma gatta atti a scoraggiare i gattini ad allattare ancora, questa inizierà a leccarli insistentemente. Comincia così la fase più cruciale della crescita di un gatto che determina anche il momento esatto in cui questi iniziano a mangiare da soli, altri cibi oltre il latte materno, cominciano a giocare.

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Passati circa 90 giorni dalla nascita è possibile allontanare i cuccioli dalla mamma per una buona adozione. Non accettare mai gattini appena nati in regalo! Un allontanamento precoce di mamma gatta dai suoi cuccioli, però, potrebbe non giovare alla salute dei gattini, mentre si noterà come mamma gatta inizierà a cercarli se li vengono portati via troppo presto.

Perché mamma gatta abbandona i gattini?

Le ragioni per cui mamma gatta allontana i suoi cuccioli sono diverse. Spesso, infatti, essa riesce a captare eventuali malattie o infezioni e decide di lasciar stare il cucciolo (o i cuccioli di gatti) che crede non riusciranno a sopravvivere, in favore degli altri della cucciolata. Altre volte il comportamento di mamma gatta è mosso da un'ansia derivata dallo stress della situazione che sta vivendo o dal fatto che è debole a conseguenza del parto.

Quando la cucciolata è numerosa, ad esempio, mamma gatta può decidere di non prendersi cura di alcuni suoi cuccioli - raramente di tutti quanti - perché ha poco latte. Mentre, se nei primi mesi di vita dei gatti, qualcuno li tocca (anche il proprietario della gatta stessa, per esempio), l’odore estraneo percepito nel sito dove tiene i gatti fa sì che mamma gatta non riconosca più uno o più membri della sua prole.

Questo risponde alla domanda che spesso ci si pone quando si trova una cucciolata di gattini piccoli: “gattini appena nati si possono toccare?”. È preferibile attendere le 2 o le 5 settimane di vita per abituare il gattino al contatto umano. Quei gatti che da piccolissimi non sono stati accarezzati dagli umani hanno la tendenza ad essere più diffidenti e schivi. In presenza di mamma gatta, però, meglio non toccare i cuccioli quando sono appena nati, per evitare che essa li rifiuta. Può capitare anche di vedere che mamma gatta sposta i gatti e che trasferisca gli altri in un altro luogo, per proteggerli. Questo spiega il perché mamma gatta sposta i gattini da un luogo all'altro e dimostra come la sopravvivenza è alla base del suo comportamento.

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Come comportarsi con i cuccioli di gatto appena nati? Può capitare che si trovino sul ciglio di una strada di campagna, ma anche in città, alcuni cuccioli di gatto abbandonati dalla mamma, cosa fare? Nel caso ci si dovesse trovare nella situazione di dover salvare un cucciolo di gatto orfano, è bene armarsi di tanta pazienza e iniziare ad accudirlo seguendo alcune semplici regole che hanno l’obiettivo di: farlo cresce da un punto di vista nutritivo e di aiutarlo a comprendere, nel migliore dei modi, come deve comportarsi.

Un essere umano non può, però, in alcun modo sostituire mamma gatta e, da un punto di vista comportamentale e sociale, per il bene del gattino, se non ancora svezzato è bene cercare una mamma gatta che stia allattando e che lo aiuti a nella fase più critica della crescita. Tra le 3 e le 5 settimane, infatti, se il gatto non sta con altri gattini, potrà avere disturbi del comportamento da adulto, per quanto riguarda la sfera del gioco e la costituzione delle connessioni neurologiche che si formano proprio attraverso la socializzazione tra gatti.

Nel caso in cui non si riesca a trovare un’alternativa felina alle cure del cucciolo, ecco come nutrire i gattini appena nati. Solitamente se il gatto non è stato ancora svezzato è bene acquistare del latte per gattini specifico che si trova comunemente in farmacia o in negozi per animali. Una buona alternativa è anche quella di dargli del latte di capra (più ricco di nutriente rispetto quello di mucca) o quello senza lattosio, più tollerato dall’apparato digerente del gattino. Per urgenza, il latte vaccino può anche andar bene, ma deve essere sostituito appena possibile per evitare che generi una cattiva digestione nel gattino.

A supporto dei valori nutritivi che il gatto deve avere per crescere in buona salute, vi sono anche delle ricette di latte per gattini fatto in casa che mischiano latte, uova e altri ingredienti per un apporto calorico ben equilibrato. Dopo aver allattato un gattino con la siringa, è bene strofinare con un panno umido la zona genitale e anale per simulare il leccare della mamma e aiutarlo a fare i suoi bisogni. I gattini, infatti, apprendono in questo modo come e quando fare pipì o defecare. Ed è sempre grazie a mamma gatta che imparano ad usare la lettiera. Ma quando non c’è una mamma gatta, sarà la “mamma umana” a mostrare al cucciolo di gatto come scavare nella sabbietta.

Contattare il veterinario è imprescindibile per sapere come comportarsi con cuccioli di gatto (appena nati) e per capire se il gatto presenta difficoltà o patologie che possano ridurre la percentuale della sua sopravvivenza. Osservando il comportamento dei gattini appena nati si potrà entrare nel favoloso mondo dei gatti scorgendo le varie sfumature sociali e attitudinali che li rendono gli animali più misteriosi, dolci e affascinanti.

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