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Guida al linguaggio della coda del gatto.

© Pixabay

Capire il linguaggio della coda del gatto

Di Clara Amodeo Redattrice

aggiornato il

Come interpretare quello che ci vogliono dire i nostri amici pelosetti? Capendo e rispondendo al linguaggio della coda del gatto!

Si dice che l’unico linguaggio comprensibile all’uomo sia quello fatto di parole e frasi. Ma non sempre vale questo assunto, specie se stiamo parlando del linguaggio della coda del gatto.

Con i gesti e il loro modo di comportarsi, gli animali domestici sono in grado di trasmetterci le loro sensazioni e il loro pensiero.

Prendiamo, per esempio, il linguaggio della coda del gatto: il suo movimento, la sua posizione e addirittura la sua dimensione ci dicono moltissimo (se non tutto) sui sentimenti che il nostro micio prova, sulla sua predisposizione d’animo e anche sui gesti che potrebbe compiere poco dopo.

Insomma, si tratta di una vera e propria enciclopedia fatta di segni che, come tutti, vanno decifrati. In questo articolo scopriamo insieme il linguaggio della coda del gatto vedendo, in ogni frangente, cosa questo voglia trasmetterci.  

Che significa quando i gatti muovono la coda?

Coda alta e dritta

Iniziamo dal modo con cui un gatto muove la coda per cercare di interpretare cosa vuole dirci e partiamo dalla “condizione” più normale, quella, cioè, di una coda alta e dritta.

In tal caso il micio sta manifestando il più amichevole atteggiamento nei confronti di chi la ammira: meglio ancora se curvata leggermente di lato e ad arco, questa posa significa che il gatto è felice di vedere qualcuno e che gradirebbe la sua attenzione.

A maggior ragione, accarezzando con affetto il gatto mentre tiene la coda dritta si può notare come il felino la curvi di lato, accogliendo la coccola e dimostrando tutto il suo apprezzamento con una strusciata proprio sulle gambe.

Una dimostrazione di affetto ancora più profonda è rappresentata dal movimento a vibrazione della coda: se, infatti, il gatto zompetta su se stesso girando e facendo vibrare la propria coda, tenendola sempre dritta, vuole dire che sta dimostrando amore puro e felicità intensa nel vedere qualcuno.

Se ben osservato, poi, il gatto in questo momento apre e chiude gli occhi, piacevolmente soddisfatto specie se nel frattempo gli vengono fatte le coccole. Tale atteggiamento, tuttavia, capita più spesso in un gatto maschio, dal momento che le femmine fanno più le preziose.

I movimenti della coda del gatto innervosito

Ma cosa succede se il gatto ha la coda che dondola? Siamo così entrati in una nuova dimensione del linguaggio della coda del gatto che significa, questa volta, innervosimento.

In questa fase è bene non infastidirlo ulteriormente e lasciarlo stare: può essere infatti successo che in un momento di coccole il micio si sia stancato, oppure qualcos’altro ha attirato la sua attenzione o, ancora, che certi gesti ritenuti fonti di gioco per il gatto fossero in realtà causa di fastidio.

Più il gatto muove la coda e più si sta innervosendo, tranne che in un caso, quando, cioè, il gatto muove la coda a scatti: in questo caso, infatti, con ogni probabilità si sta preparando all’agguato.

Tuttavia, anche in questo frangente l’agguato può essere cagionato da qualcosa che non gli piace (e, in tal caso, bisogna lasciarlo stare), ma, allo stesso tempo, anche per lecita volontà di giocare: specie se si hanno due o più gatti in casa, infatti, è possibile vederli spesso in questo atteggiamento tra di loro.

Molto buffo, poi, è quando, in preparazione all’agguato e in concomitanza con il movimento a scatti della coda, i gatti iniziano a muovere anche il dorso a destra e a sinistra, per preparasi al balzo.

Coda orizzontale o coda bassa?

Infine, ci sono due ultime posizioni che spiegano il linguaggio della coda del gatto: la coda in orizzontale e dritta e la coda bassa e in mezzo alle zampe.

Nel primo caso, se la posizione della coda è orizzontale e dritta in modo rilassato, significa che il gatto è attento e ben disposto, un po’ come quando la tiene appallottolata attorno al corpo stando seduto.

Nel secondo caso, invece, si tratta di un brutto segno: se accompagnata dalle orecchie basse, infatti, significa che è spaventato. In tal caso la cosa migliore è non cercare di accarezzarlo, toccarlo o prenderlo: si potrebbe innervosire moltissimo e graffiare, per cui la cosa migliore da fare è far sentire la propria presenza rassicurante in modo discreto.

Quando il gatto gonfia la coda...

E che dire della coda grossa? Proprio come certi uomini che fanno la voce grossa, anche il gatto che prova a rendere più grande la sua coda è in realtà particolarmente impaurito.

Il motivo è tanto semplice quanto sostanziale: l’autodifesa adottata dall’animale si concretizza con il tentativo di sembrare più imponente e minaccioso rizzando anche tutto il pelo del corpo.

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