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comportamento del gatto castrato

Tutto sul comportamento del gatto castrato.

© Frau aus UA / Shutterstock

Qual è il comportamento del gatto dopo la castrazione?

Di Clara Amodeo Redattrice

aggiornato il

Il comportamento del gatto castrato cambia per una serie di fattori legati agli ormoni e al metabolismo: eccoli tutti.

Qual è la differenza più evidente in un gatto prima e dopo la castrazione? Facile: a cambiare in un gatto castrato è il comportamento. Chiunque, infatti, decida di optare per questa operazione noterà un cambiamento importante nella conduzione della vita del proprio gatto. Un conduzione diversa, più lenta, quieta, ma non per questo triste o priva di gioie.

Tale cambio, infatti, che di primo acchito ci può sembrare repentino e peggiorativo per la vita del gatto, è in realtà, per la maggior parte delle volte, soltanto passeggero, e le variazioni comportamentali restano legate alle variate pulsioni sessuali.

Vediamo quindi assieme come cambia un gatto castrato nel comportamento e come bisogna agire se si vede il proprio gattino più “scarico” di come eravamo abituati a vederlo prima dell’operazione.

Cosa accade subito dopo la sterilizzazione o la castrazione nei gatti?

I giorni successivi a quello in cui è avvenuta la castrazione, il gatto post intervento chirurgico passa alcuni giorni durante cui vuole riposare e ha bisogno di molta tranquillità intorno a sé.

In questi giorni, è possibile che alcuni gatti diventino più irascibili, pronti all'attacco, o che soffino e graffino più di prima: si tratta, in realtà, di una normale reazione legata alla convalescenza e a quel senso di autoconservazione che i gatti mantengono vivo soprattutto dopo un periodo passato fuori casa e specialmente dopo un qualunque intervento che sia andato a ledere la loro “integrità”.

Di solito, tale comportamento si assuefa non appena il gatto ritorna in piena forma fisica, mentre proprio nei giorni in cui è agitato e quasi arrabbiato per il “torto” indesiderato subito è bene lasciarlo stare.

Il comportamento del gatto dopo la castrazione

Come abbiamo detto poco sopra, l’atteggiamento su chi-va-là tipico della fase post operatoria si distende man mano che il tempo passa e solo dopo che il gatto si è abituato alla sua nuova condizione fisica.

In questa nuova situazione, dunque, è bene considerare che cosa comporta la castrazione di un gatto: essa va ad agire principalmente sull’azione degli ormoni sessuali e sul metabolismo del gatto, riducendoli entrambi gradualmente.

Alcuni studi hanno infatti dimostrato che come conseguenza dell’intervento chirurgico nel fisico del peloso si vede una modesta diminuzione dell’ormone tiroideo: questa condizione, oltre alla possibilità di comportare al gatto maschio o alla gatta femmina che sia una maggior probabilità di incorrere in problemi urinari e in un rallentamento del processo metabolico, provoca anche un certo impigrimento dettato, soprattutto, dalla diminuzione dell’attività fisica da parte dell’animale.

Non è una novità: se gli animali castrati continuano ad avere la stessa alimentazione di prima dell’operazione, e quindi la stessa quantità di calorie, senza tuttavia consumarle, manifesteranno la tendenza a ingrassare.

Bisogna preoccuparsi se non c'è più quel "comportamento aggressivo" che faceva parte del gatto?

I proprietari di gatti noteranno che, dopo la castrazione, il felino che miagolava insistentemente o che si aggirava per casa spingendosi spesso fuori per ore, smette di avere tali atteggiamenti “aggressivi”, a favore, invece, di una condizione di vita più placida e quasi molle.

Di certo, questo non significa che sia cambiato il suo modo di essere, anzi: è solo una modalità per riabituarsi ai propri ritmi, consapevole, tuttavia, che qualcosa nel suo corpo è cambiato.

Come agevolare la psicologia felina immediatamente dopo la sterilizzazione?

In generale è bene dare al micio i propri spazi e lasciargli il tempo necessario per “metabolizzare” la nuova condizione, settandosi anche sui diversi ritmi che il suo corpo gli impone.

Chiedi i consigli del veterinario per l'alimentazione di un gatto sterilizzato

Allo stesso tempo, poi, è bene considerare una serie di importanti attività pratiche che riguardano soprattutto l’alimentazione: per esempio, tendendo il micio a ingrassare, è bene assicurarsi che la quantità di cibo che assume ai pasti sia adatta a lui e al suo nuovo stile di vita.

Solo dopo avere consultato il veterinario, è possibile somministrargli un’alimentazione per il gatto castrato se non addirittura dei farmaci che evitino l’insorgere di problemi alle vie urinarie come calcoli e cistite nel gatto. In questo senso, bere è fondamentale e il gatto deve avere sempre a disposizione acqua fresca, che aiuta a depurare l’organismo per impedire calcoli e cistiti.

Ultimo ma non meno importante punto da tenere sotto controllo è il giusto apporto di vitamine e aminoacidi essenziali: di fondamentale importanza si rivelano gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6, la vitamina A, la vitamina E.

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