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Sterilizzare una gatta in calore: gatta vicino palla di yoga

Scopriamo quando sterilizzare una gatta in calore.

© iwciagr / Shutterstock

Quando sterilizzare una gatta in calore?

Di Clara Amodeo Redattrice

aggiornato il

Quando sterilizzare una gatta in calore per accompagnarla al meglio nella sua vita sessuale? Ecco tutto quello che dovete sapere in questo periodo.

Chiunque si sia trovato ad avere un gatto femmina si sarà chiesto quando sterilizzare una gatta in calore, sia per evitare che venga ingravidata da un maschio, ma anche per fare in modo che la gattina possa non pagare le conseguenze negative che il periodo del calore porta nella vita dei gatti di sesso femminile

Ebbene, una risposta a questa domanda c’è ed è rappresentata da alcuni momenti e condizioni specifiche che devono essere tenuti in considerazione quando si decide di procedere con l’operazione su di un gatto.

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Stesse condizioni che, tuttavia, devono essere discusse con il veterinario per avere a disposizione anche i consigli di un esperto. Vediamo dunque assieme che cosa si può fare per capire quando sterilizzare una gatta in calore.

Gatta in calore: sintomi e consigli su come agire

Si può sterilizzare una gatta in calore?

La risposta è molto semplice: anche se è possibile realizzare l'operazione, si sconsiglia caldamente di sterilizzare una gatta in calore perché i rischi sono di gran lunga superiori all'operazione in condizioni normali.

Come funziona quando si vuole procedere alla sterilizzazione della gatta?

Per la sterilizzazione di una gatto femmina, l'intervento che viene realizzato dal veterinario è un'ovarioisterectomia (chiamata anche gonadectomia), ossia una vera e propria rimozione dell'utero e delle ovaie sempre sotto l’effetto di un’anestesia generale.

Per sterilizzare una gatta in calore è possibile ricorrere anche a un'ovariectomia, ovvero la rimozione delle ovaie esclusivamente.

Tuttavia, la sola rimozione delle ovaie non impedisce ai gatti femmina di contrarre il tumore all'utero.

Quando sterilizzare una gatta in calore quindi?

In realtà, sterilizzare una gatta è sempre possibile, tuttavia, se si è decisi a farlo, la cosa migliore sarebbe intervenire in due occasioni importanti della sua vita:

  • o nello stadio prepuberale, quando pesa minimo 2,5 kg;
  • o dopo il primo calore, nella fase di anestro, attorno, più o meno, al sesto mese di vita dell’animale, in modo da anticipare il primo estro.

Il primo calore dei gatti femmina, infatti, compare intorno al settimo mese di vita, fatta eccezione per alcuni animali precoci nei quali il primo calore può comparire già al quarto o quinto mese di vita.

L'intervento comunque, in linea generale, viene realizzato sul gatto dal veterinario tra i 6 e i 9 mesi di vita.

Stadio prepuberale

Nel primo caso, è bene sapere che le gatte raggiungono la maturità sessuale tra i 6 e i 9 mesi, entrando da quel momento nell'età fertile.

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, ci sono tuttavia diversi fattori che influiscono sull'inizio della pubertà nei gatti che, come accennato, non inizia per tutte le gatte nello stesso periodo.

Bisogna tuttavia tenere in considerazione tali variabili, per sapere qual è l'età giusta per la sterilizzazione di una gatta ed evitare l'accoppiamento, e le principali sono le seguenti:

  • il peso della gatta (questo perché la gatta deve aver terminato lo sviluppo della razza);
  • la razza (i gatti a pelo lungo, infatti, tendono a raggiungere più tardi la pubertà, mentre le gatte siamesi presentano una pubertà precoce);
  • la presenza di gatti maschi;
  • la stagione di nascita del gatto;
  • eventuali fattori di stress (per esempio, se il gatto femmina convive con altre gatte attive dominanti).

Fase di anestro

Nel secondo caso, invece, è bene conoscere i termini per determinare le tempistiche: il proestro, infatti, dura nei gatti 1 o 2 giorni.

Durante il proestro, le gatte manifestano gli atteggiamenti tipici del calore: miagolano in maniera insistente e con maggiore intensità, strofinano la testa e il collo liberando feromoni e iniziano a marcare il territorio. Cercano di attirare i gatti maschi e incurvano la colonna vertebrale, alzando le zampe di dietro in modo da mostrare il posteriore in vista dell'accoppiamento.

L’estro, invece, va dai 2 ai 10 giorni (6 giorni in media) e dipende dalla razza e dal momento in cui si ha la stagione riproduttiva negli animali.

In generale, è bene ricordare che deve essere sempre il veterinario a indicare il momento ideale per eseguire l'intervento di sterilizzazione degli animali, cani o gatti che siano, tenendo conto delle sue caratteristiche specifiche.

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario 

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