L’idea di Giovanna Gribaudi, di Torino, è stata quella di mettere nero su bianco la storia con la sua compianta cagnolina per condividerla con quante più persone possibili. Ma non solo.
Il ricavato del libro, intitolato Kami, sarà interamente devoluto ad una causa solidale.
L'incontro con la cagnolina
Tutto è nato nel novembre 2009, guardando per caso alcuni annunci di animali su internet. Tra questi, vi era Kami, una cucciola di meticcio, frutto di un incrocio di Pastore tedesco e Dogo canario.
Quando a gennaio Giovanna si reca nel paese vicino Torino per incontrare Kami, si innamora subito di lei. Da quel giorno, tra le due è nato un rapporto molto profondo.
Giovanna la portava sempre con lei a lavoro e viaggiavano molto insieme, evitando però l'aereo: «Kami aveva grande paura dei rumori forti quindi non ha mai viaggiato in aereo per evitare situazioni gravi di salute», ma solo in macchina e in traghetti, sia per divertimento che per lavoro.
Giovanna Gribaudi autrice del libro Kami Non riesco di essere mai arrivata ad un rapporto simbiotico come l’ho avuto con Kami. Ci capivamo semplicemente guardandoci, era sempre obbediente e molto intelligente. Ho avuto la fortuna di incontrare cane speciale che mi ha cambiato la vita.
Grande amante dei cani, Giovanna si è sempre informata moltissimo sugli aspetti comportamentali, la comunicazione e la psicologia animale, confrontandosi anche con gli esperti per poter convivere al meglio con un animale domestico e costruire una sana relazione.
L'idea di scrivere un libro
Kami, che in giapponese significa “spirito buono”, è nata il 2 novembre 2009 e Giovanna l’ha vista per la prima volta il 22 gennaio, giorno del suo compleanno. La donna ha percepito Kami come se fosse stato un regalo del padre morto (scomparso due mesi prima della nascita della cucciola).
Purtroppo deceduta nel settembre del 2021 dopo diversi mesi di malattia, Kami ha lasciato un grande vuoto dentro di lei, dopo 11 anni trascorsi insieme.
«Ho iniziato a scrivere poco prima che Kami morisse - è stata cremata -, quasi sotto forma di elaborazione del lutto. Le parole venivano da sole, come un "flusso di coscienza", la sera al ritorno dal lavoro. In due mesi e mezzo il libro era finito. Ho scritto il libro anche per non dimenticare Kami, per avere qualcosa di tangibile».
Un modo, quindi, per tenere vivi i ricordi sia del padre che di Kami.
Tutto il ricavato del libro in beneficenza
L'autrice ci racconta che ha autoprodotto il libro, stampandone migliaia di copie a sue spese, per sostenere animali e proprietari in difficoltà:
Parlando con i veterinari, ha scoperto che c’erano tante persone che non avevano le possibilità economiche di pagare le cure dei loro animali domestici.
Giovanna l’ha definita una “parcella sospesa”: in pratica, i veterinari ricevono i soldi delle donazioni e loro stessi decidono a chi darli. Per il momento sono due gli ambulatori veterinari ad aver usufruito dei fondi e si spera che l'iniziativa possa raggiungere molti più professionisti.
Oggi Giovanna, oltre al passaparola per la vendita del libro che le ha permesso di vendere qualche centinaio di copie, è alla ricerca di librerie che abbiano voglia di diffondere il suo messaggio e che siano disponibili a distribuire la sua storia.
Al momento, il libro può essere acquistato contattandola all’email ggribaudi@libero.it. In tal modo, si potrà contribuire a questa toccante iniziativa solidale.