Plastica, luci artificiali, zero cibo e cure: in alcuni centri commerciali cinesi sono apparse “macchinette” contenenti cuccioli vivi, come fossero peluche da vincere o comprare. Le immagini diffuse da associazioni animaliste come Action Project Animal hanno indignato il mondo intero, mostrando animali intrappolati in spazi minuscoli, sotto stress costante e privati di ogni forma di benessere.
Questa pratica disumana non solo mette a rischio la salute fisica e mentale degli animali, ma è anche il simbolo estremo della loro mercificazione.
Distributori con animali vivi: la denuncia delle associazioni
Le organizzazioni per la protezione animale, tra cui Action Project Animal, hanno documentato questa realtà raccapricciante attraverso video e testimonianze. Cuccioli di cani e gatti sono confinati in scatole trasparenti, esposti come oggetti e lasciati in balia di luci forti, rumori assordanti e la totale assenza di cure veterinarie.
Secondo i testimoni, l’obiettivo sarebbe attirare clienti nei centri commerciali con un elemento “emozionale” e virale: animali come premio, come giocattolo da scegliere e portare via. Ma dietro questa strategia si cela un vero e proprio maltrattamento.
La mercificazione degli animali: un problema sistemico
Questo episodio si inserisce in una più ampia cultura di sfruttamento degli animali. Lo stesso Paese è stato spesso al centro di critiche internazionali per il famigerato festival di Yulin, dove ogni anno migliaia di cani vengono macellati per consumo umano.
Che si tratti di un evento tradizionale o di trovate commerciali moderne, il comune denominatore resta la totale mancanza di empatia verso gli animali.
Servono leggi urgenti per fermare l’orrore
Le associazioni animaliste chiedono interventi immediati. È necessario vietare qualsiasi forma di utilizzo degli animali come premi o attrazioni pubblicitarie. L’assenza di regolamentazioni adeguate facilita questi abusi, rendendo ancora più urgente l’approvazione di leggi nazionali e internazionali a tutela degli animali.
L’indignazione globale può e deve trasformarsi in pressione concreta. La protezione animale non è un capriccio, ma un indicatore fondamentale del grado di civiltà di una società.
Solo smettendo di vedere gli animali e in generale di considerarli come oggetti si potrà sperare in un futuro più giusto per tutte le specie.