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spugne killer per cani

Ad Empoli, esche killer per mettere in pericolo cani e gatti.

© PiombinoVal di Cornia-Grandi e Piccoli Problemi/Facebook

Allarme esche killer a Empoli: spugne fritte lasciate per strada per avvelenare cani e gatti

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

A Empoli ignoti disseminano spugne fritte in strada: esche che mettono in pericolo la vita di cani e gatti. Aperta un’indagine grazie ad una testimonianza.

Empoli, estate 2025. Tra le strade della città toscana si ripresenta un allarme che fa rabbrividire: qualcuno getta intenzionalmente spugne fritte in zone frequentate da cani e gatti, camuffate da innocui pezzi di pane.

Un gesto crudele che potrebbe causare sofferenze e persino la morte degli animali che le ingeriscono. Le autorità sono state allertate e la comunità si mobilita per identificare i responsabili.

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Un’esca letale nascosta tra i marciapiedi

Due i ritrovamenti recenti, avvenuti in pochi giorni nella zona di Terra Santa a Empoli: prima in via Cellini, poi in via Zeffi. In entrambi i casi, le spugne fritte – giallognole e dall’odore allettante – erano state abbandonate tra carreggiata e marciapiede, dove facilmente potevano essere ingerite da animali domestici in passeggiata.

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Una testimone ha raccontato di aver evitato il peggio per poco: 

Il mio cane si è avvicinato curioso. All’inizio sembrava pane, poi ho capito…

La donna ha raccolto l’esca e si è immediatamente attivata per denunciare l’accaduto alla polizia municipale e all’Asl.

La comunità in allerta, si indaga sulle videocamere

Il gesto non è solo spietato, ma potenzialmente criminale. Si tratta infatti di un atto perseguibile penalmente, configurabile come tentativo di avvelenamento e maltrattamento di animali.

La cittadina ha segnalato che in via Cellini sono presenti telecamere di sorveglianza che potrebbero aiutare a identificare i responsabili. Intanto, sui social e nei gruppi locali si moltiplicano gli appelli alla vigilanza. La popolazione è invitata a controllare attentamente i percorsi abituali e a segnalare qualsiasi elemento sospetto.

Non è la prima volta: precedenti inquietanti

L’episodio non è isolato. Nella primavera scorsa erano stati rinvenuti bocconi simili nei pressi del Parco di Serravalle e in alcuni giardini di Montelupo Fiorentino. La reiterazione di questi atti suggerisce la presenza di un comportamento seriale, mosso da odio o da disturbante disprezzo verso gli animali. Le forze dell’ordine stanno valutando eventuali collegamenti tra i casi e non si esclude che possa trattarsi della stessa mano.

La sicurezza degli animali passa anche dalla responsabilità civile dei cittadini. Iniziative come la denuncia della testimone empolese mostrano quanto l’attenzione collettiva possa fare la differenza. È fondamentale, in questi casi, agire tempestivamente e collaborare con le autorità, affinché simili crudeltà non rimangano impunite.

Chi compie un gesto del genere non solo mette a rischio vite innocenti, ma colpisce il senso stesso di fiducia e convivenza che tiene unita una comunità.

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