Il report Purina in Society 2020 espone i risultati e i progressi raggiunti rispetto agli impegni presi da questa azienda con lo scopo di migliorare la salute e il benessere degli animali da compagnia, delle persone che li amano, delle comunità e del pianeta.
Insieme al report sono state identificate le tendenze e le principali sfide del mercato del pet care. Vediamo quali sono!
I progressi
Negli ultimi due anni grazie all'impegno e alle attività svolte, Purina ha:
- sostenuto l'adozione di 98.731 animali
- lanciato oltre 30 nuovi prodotti mirati al miglioramento del loro benessere
- reso reciclabili il 78% delle confezioni
- collaborato all’educazione di oltre 1 milione di bambini al rispetto degli animali e al loro possesso reponsabile dei pet.
Un impegno a 360° che parte dal benessere degli animali fino ad arrivare al rispetto del pianeta.
Le tendenze
Interessante è scoprire quali siano le tendenze del mercato dei pet che emergono da questo report:
- una crescita del 70% rispetto al 2019 della popolazione degli animali da compagnia nelle case in Europa, Medio Oriente e Nord Africa;
- la presa di coscienza dell'influenza positiva che un pet ha sulla salute umana, sull'istruzione e sulle comunità;
- il passaggio all'e-commerce, e quindi agli acquisti online, dovuto anche alle misure imposte dall'emergenza sanitaria;
- la richiesta dei proprietari di animali di alimenti più naturali, che salvaguardino la salute e il benessere dei loro pet;
- una sempre più spiccata preferenza per ingredienti e proteine alternativi, in nome della salvaguardia del pianeta e in accordo con le abitudini alimentari dei proprietari che si riflettono su quelle dei loro animali;
- l'importanza della trasparenza soprattutto riguardo agli ingredienti utilizzati nel cibo degli animali e agli impatti di tipo ambientale.
Le sfide
Non mancano le sfide odierne, messe in evidenza dalla pandemia, che fanno guardare a soluzioni ottimali per il futuro. Eccone alcune:
- l'impegno – già dichiarato da Nestlé – per il raggiungimento dell'azzeramento delle emissioni («net zero»);
- l’accesso limitato ai prodotti per la cura dei pet a causa dell'impatto dell'emergenza sanitaria sui redditi;
- l’impatto sull'ambiente dell'approvvigionamento e degli imballaggi;
- la scarsità degli ingredienti e la gestione di risorse limitate, sempre nel rispetto del pianeta.
Ricordiamo anche che nel 2020, in pieno periodo Covid, Purina Italia ha donato pasti ai pet nei rifugi ENPA e alle famiglie in difficoltà tramite la Croce Rossa Italiana e ha coperto le spese di stalli e pensioni dei pet rimasti temporaneamente senza cure, insieme a LEIDAA.