Esiste, in ambito farmaceutico, una gran varietà di molecole e combinazioni: alcuni principi attivi utilizzati nei farmaci umani, funzionano bene anche sui nostri animali da compagnia, cani in particolare, ma è comunque di fondamentale importanza conoscere il dosaggio corretto. Altri medicinali invece, da noi comunemente utilizzati, risultano estremamente tossici per Fido e Micio, anche a dosaggi molto bassi.
Dunque si possono usare medicinali umani per i cani? Facciamo chiarezza su questa questione scoprendo quali sono i farmaci umani utilizzati in ambito veterinario e quando è possibile somministrarli agli animali.
Medicinali umani per i cani: ma perché?
Il motivo principale per cui diversi padroni tendono ad “insistere” che il veterinario prescriva al loro cane un medicinale utilizzato da noi umani, è sostanzialmente il costo ridotto al quale è possibile reperirli. I farmaci a uso veterinario infatti, possono arrivare a costare ben 10 volte più di un farmaco umano equivalente che utilizza comunque gli stessi principi attivi. Scopriamo i motivi.
Per quale ragione i farmaci veterinari costano così tanto?
I farmaci veterinari costano molto in quanto l’assistenza veterinaria, compresa la prescrizione del medicinale, non è a carico del Sistema Sanitario Nazionale pubblico, quindi tutto ciò che ne deriva non può passare “per la mutua”, utilizzando la classica ricetta del medico di base ed eventuali esenzioni ticket.
Tuttavia se domandassimo al nostro veterinario di prescriverci un farmaco umano equivalente per farci risparmiare, staremmo in realtà commettendo una scorrettezza: il veterinario infatti non potrà farlo, se non in certi casi specifici.
Il veterinario può prescrivere medicinali umani per i cani?
No, se non in via eccezionale. La legge impone infatti al veterinario di prescrivere solo farmaci destinati agli animali: pena una sanzione amministrativa che va dai 1.549 euro ai 9.296 Euro.
Il Decreto Legislativo 139/06 che regolamenta questa questione, ha però le dovute eccezioni: nel caso in cui non esista un farmaco veterinario specifico adatto o disponibile, il medico veterinario può assumersi la responsabilità di prescrivere alcuni farmaci normalmente destinati all’uso umano, al fine di evitare all'animale evidenti stati di sofferenza.
Quali farmaci umani possono essere utilizzati in ambito veterinario?
Esistono molte categorie di farmaci umani, che se accuratamente dosate possono essere somministrate anche in ambito veterinario:
• Antibiotici;
• Cortisonici;
• Antidiarroici e antiperistaltici;
• Alcuni psicofarmaci e antiepilettici;
• Certi diuretici.
Attenzione, perché non tutti i principi attivi di queste tipologie di farmaco vanno bene anche sugli animali, e inoltre non è possibile ottenere dal farmaco umano il preciso dosaggio da somministrare al nostro cane.
Un medicinale a uso umano è tarato su individui ideali con un peso standard di circa 60kg, non a caso invece nei farmaci a uso veterinario è sempre indicata la dose in mg per kg di peso vivo.
Principi attivi comuni a farmaci veterinari e per uso umano
Ecco di seguito una lista di alcuni principi attivi che sono alla base dei più comuni farmaci veterinari e di quelli umani (nome commerciale riportato tra parentesi).
Antibiotici:
• Doxiciclina (Bassado)
• Gentamicina,
• Amoxicillina e amoxicillina e acido clavulanico (Augmentin)
• Cefalexina (Ceporex)
• Spiramicina e metrodinazolo
Gastroprotettori:
• Omeprazolo (attenzione ai possibili effetti collaterali)
• Ranitidina
Diuretici:
• Furosemide (Lasix)
Antidepressivi e calmanti, antiepilettici:
• Alprazolam (Xanax)
• Gardenale
È importante considerare che ogni animale può avere una risposta specifica a un determinato farmaco, che sia veterinario o umano. Non sono infrequenti neanche per noi reazioni allergiche o effetti collaterali causati dai farmaci: ecco perché è di fondamentale importanza non prendere mai iniziativa riguardo la somministrazione degli stessi, rivolgendosi in qualsiasi caso al proprio veterinario di fiducia, qualunque sia il problema di salute che interessa il vostro animale.
Quali sono i farmaci utilizzati dall’uomo ma tossici per il cane?
Avendo citato i principi attivi utilizzati sia in veterinaria che per gli esseri umani, è doveroso menzionare anche quelli che possono risultare tossici per i nostri amici a 4 zampe.
Eccone alcuni:
• La maggior parte degli antidolorifici (tra cui anche un normale antinfiammatorio umano), o comunque quelli a base d'Ibuprofene (come ad esempio Buscofen o Moment);
• Paracetamolo, classificato come antipiretico (Tachipirina, particolarmente tossico nel gatto);
• Certi anticoagulanti;
• Acido acetilsalicilico (se non a dosaggi molto bassi).
Quali sono i dispositivi medici che trovano utilità in ambito veterinario?
Diversi prodotti spesso presenti nell’armadietto dei medicinali di casa possono risultare utili anche per i cani e gatti:
Perossido d'idrogeno
Meglio noto come acqua ossigenata, è uno dei dispositivi medici più utilizzati come disinfettante. In situazioni di emergenza il veterinario potrebbe consigliarvi di utilizzarla per indurre il vomito nel vostro cane, se ha ingerito qualcosa di potenzialmente pericoloso. Occhio però a chiedere prima il suo parere: un utilizzo scorretto potrebbe causare seri danni all’esofago del nostro Fido.
Acido borico
Dalle proprietà antisettiche e disinfettanti, può essere utilizzato in caso d'infezioni oculari per la pulizia preliminare degli occhi, prima dell’applicazione di eventuali colliri.
E le terapie naturali? Posso somministrarle tranquillamente al mio cane?
Non fatevi ingannare dalle strategie di marketing che fanno apparire alcune terapie cosiddette “naturali” migliori per la salute del nostro cane. Ciò che è naturale infatti non è sempre e necessariamente un bene per la salute (ad esempio il cianuro è una molecola naturale, ma estremamente tossica!).
La stragrande maggioranza delle molecole presenti nei nostri farmaci sono copie d'ingredienti attivi naturali. E abbiamo anche visto che alcune molecole sono buone per noi, ma non per gli animali: ci possono essere intolleranze specifiche anche per quei prodotti che non vengono trattati chimicamente.
Ecco perché è importante non sottovalutarle!