Un cane in là con l'età ha necessità molto diverse rispetto a quelle dei suoi simili più giovani. Per esempio, la diarrea nel cane anziano non è un evento raro, ma va tenuto sotto controllo perché in alcuni casi potrebbe nascondere qualcosa di ben più grave se non, addirittura, essere un sintomo di preludio alla morte.
Ogni manifestazione fisica assume infatti significati particolari e più allarmanti rispetto alla media. In questo articolo vediamo perché può manifestarsi diarrea nel cane anziano, in alcuni casi abbinata a vomito, qual è il significato di questa circostanza e quali possono essere eventuali rimedi ai sintomi.
I tipi di diarrea nel cane anziano: come comportarsi?
La diarrea nel cane anziano è un disturbo tipico dell’età: la difficoltà di regolare la vescica e lo sfintere anale sono abbastanza comuni specie nei cani che sono in là con l’età.
Tuttavia, nel caso della diarrea del cane anziano è bene capire di quale genere essa sia: se si tratti, cioè, di diarrea acuta o cronica.
Diarrea acuta nel cane anziano
Il primo caso è una situazione momentanea, spesso legata a una dieta errata che non tiene conto delle mutate necessità nutrizionali di un cane vecchio.
In tal caso, la soluzione alla diarrea nel cane anzianoè quella di acquistare cibo adatto all’età del cane, integrandola con maggiori dosi di acqua per recuperare i liquidi persi.
Diarrea cronica nel cane anziano
Se, però, si tratta di diarrea cronica, allora è buona cosa prestare grande attenzione: in questo caso, infatti, potrebbe trattarsi di morbo di Addison, una malattia causata dal malfunzionamento delle ghiandole surrenali le quali non riescono a produrre le adeguate quantità degli ormoni surrenalici (aldosterone e cortisolo), sostanze essenziali per un corretto funzionamento dell’organismo.
Diarrea e vomito nel cane anziano
Se in combinazione con il vomito, poi, la diarrea nel cane anziano può anche essere sintomo di malattie renali, infezione urinaria superiore o ipotiroidismo e potrebbe addirittura allarmare riguardo ad un possibile tumore.
L’opzione di infezioni virali o parassitarie, per quanto non del tutto escludibili dal momento che il cane può contrarre virus e batteri leccando o mangiando cibo infetto per strada, sono tuttavia meno probabili, in quanto sono più frequenti, nei cuccioli.
In generale, in presenza di diarrea cronica, è importante avvisare il medico veterinario per tempo per evitare l’insorgere di complicazioni che potrebbero portare anche alla morte dell’animale.
Quando un cane è anziano?
Non esiste una risposta univoca a tale quesito: le variabili in gioco sono molte e incidono più o meno considerevolmente sull’età. In generale possiamo dire che la durata massima della vita di un cane è di 27 anni, mentre la durata media della vita di un cane è di circa 13 anni.
Più nello specifico, ci sono dei tempi di vita ed invecchiamento tipici per ogni taglia:
- i cani di taglia piccola con un peso inferiore a 10 kg hanno una vita media di 14 anni e sono considerati anziani quando compiono 11 anni e mezzo;
- i cani di taglia media, con un peso compreso tra 10 e 25 kg, invece, hanno una vita media di 12 anni e sono considerati anziani quando compiono 10 anni;
- i cani di taglia grande, con peso compreso tra 26 e 45 kg, hanno una vita media fissata a 9 anni e mezzo e sono considerati anziani quando compiono 8 anni e mezzo;
- i cani di taglia gigante, con peso superiore ai 45 kg, hanno una vita media fissata agli 8 anni e mezzo e sono considerati anziani quando compiono 7 anni e mezzo.
Se ne evince che i cani di razza più grande sono meno longevi dei cani di taglia più piccola. A questo vanno poi aggiunti la genetica, la nutrizione e l'ambiente in cui vivono, fattori, questi, che giocano un ruolo fondamentale per l’invecchiamento del cane.
Quali sono i sintomi della vecchiaia in un cane?
Come succede negli esseri umani, anche nei cani i primi segni della vecchiaia sono lievi, poco visibili e quasi impercettibili. Si inizia, per esempio, con:
- l’imbiancamento del pelo;
- una certa difficoltà nel movimento;
- calli;
- problemi ai denti;
- incontinenza o stipsi;
- abbassamento di vista e di udito;
- propensione ad ammalarsi più facilmente.
Tuttavia, è importante prestare grande attenzione ai cambiamenti, seppur piccoli, che occorrono al nostro amico a quattro zampe, in modo da diagnosticarli per tempo e iniziare subito il trattamento più adeguato.
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Articolo revisionato da
Francesco Reina
Assistente veterinario