Come funziona il passaggio di proprietà di un gatto? È la stessa cosa di quello del cane? A chi bisogna rivolgersi?
Oggi scopriamo insieme come bisogna comportarsi nel momento in cui si accoglie (o cede) un felino. Senza dimenticare però che la mancanza di una regolamentazione omogenea nazionale ci permette di dare unicamente delle direttive generali.
Come funziona il passaggio di proprietà del gatto?
In generale, il passaggio di proprietà di un gatto necessita di una procedura meno formale rispetto a quella dei cani, ma può comunque variare in base alla giurisdizione locale e alle normative specifiche. Se si sta considerando il trasferimento di proprietà di un gatto, si consiglia di consultare l'Azienda Sanitaria Locale (ASL) o il proprio Comune di residenza.
Rivolgersi a tali enti è fondamentale per ottenere informazioni dettagliate ed eseguire la procedura corretta per il passaggio di proprietà. Inoltre, è possibile ricevere preziosi consigli e supporto da parte del veterinario, il quale può fornire orientamento durante questo processo.
Collaborate con le autorità competenti e il professionista veterinario assicurerà un trasferimento di proprietà senza intoppi e nel rispetto delle normative vigenti.
Modulo per il passaggio di proprietà del gatto
Prima di tutto, bisogna accertarsi che il gatto in questione abbia il pedigree o meno. Il passaggio di proprietà, nel caso di un gatto di razza è un documento importante tanto quanto il pedigree. In tale modulo sarà riportato da chi è stato acquistato l’animale (che sia un privato o un allevamento).
L’avere intestato un gatto di razza permette l’iscrizione automatica nel Registro di Proprietari dei Gatti di Razza in Italia gestito dall’Associazione Nazionale Felina (ANFI).
Come ottenere questo modulo?
Per ottenere il modulo di passaggio di proprietà del gatto ci sono due vie:
- La richiesta di chi cede;
- La richiesta di chi accoglie il Micio.
Modulo richiesto da chi cede
Nel primo caso, sarà l’allevatore stesso a occuparsi della modulistica. Quindi le persone che stanno ricevendo l’animale si troveranno a dover firmare il modulo e altri documenti al momento del ritiro del felino.
Successivamente, l'allevatore invierà il modulo all'Ufficio Centrale, e riceverete a casa il documento di passaggio che conferma la vostra proprietà del gatto anche presso l’ANFI. È normale che l'allevatore non invii immediatamente il passaggio, poiché potrebbe preferire un invio collettivo per motivi organizzativi.
Tuttavia, bisogna tenere presente che le tariffe possono variare a seconda se la richiesta del documento avvenga entro i primi 6 mesi dalla cessione o successivamente (20 euro contro 60 euro).
Modulo richiesto dal proprietario
Quando è il futuro proprietario a inviare il modulo di passaggio per incentivare la partecipazione all’Associazione Nazionale Felina, il costo viene considerevolmente ridotto: dal costo di 26 euro si passa a 20 per il passaggio del felino. Il documento di passaggio di proprietà riveste un'importanza cruciale per l'iscrizione di gatti che gli allevatori acquistano.
A livello internazionale, è denominato "transfer" ed è un requisito essenziale per la registrazione di un gatto importato presso l'ANFI, dovendo essere presentato durante la procedura di registrazione all’associazione.
Altri consigli per il passaggio di proprietà del gatto
Come già precisato, non esiste una regolamentazione nazionale precisa, ma vediamo qualche consiglio che può essere utile al momento della cessione del felino.
- Documento informale che precisa la cessione: anche se non esiste una procedura formale, si consiglia di ottenere il consenso di cessione del precedente proprietario attuale del gatto per il trasferimento di proprietà.
- Identificazione del micio: Se il gatto è dotato di microchip, bisogna aggiornare le informazioni relative al proprietario presso l’anagrafe. Questo può essere fatto tramite il veterinario o il centro che ha inserito il microchip.
- Certificato e comunicazione con il veterinario: Anche se non obbligatorio, può essere utile ottenere un certificato veterinario che attesti la buona salute del gatto al momento del passaggio di proprietà. Si consiglia inoltre di avvisare il veterinario del cambio di proprietà.
Quanto tempo ho per fare il passaggio di proprietà del gatto?
Anche in questo caso è necessario rivolgersi all’ASL o al proprio Comune di residenza poiché non esiste una legge specifica per il territorio nazionale. In alcuni casi, i proprietari di un gatto (o di altri animali di affezione come furetti o cani) munito di microchip che lo cedono a un terzo devono comunicarlo al Comune di residenza entro 15 giorni dal passaggio di proprietà.