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la mimosa è velenosa per i gatti

L'8 marzo porta auguri e fiori. Ma la mimosa è velenosa per i gatti?

© koenigpunk / Shutterstock

La mimosa è velenosa per i gatti?

Verificato da un esperto del mondo animale, Francesco Reina , Assistente Veterinario
Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Se la vostra casa pullula di fiori, la domanda è lecita: la mimosa è velenosa per i gatti? Scopriamolo insieme!

In occasione della Festa della donna le nostre case si riempiono di fiori colorati e profumati. Sono pericolosi per Micio? Oggi ci chiediamo se la mimosa è velenosa per i gatti, quali sono i sintomi di un’intossicazione e come comportarsi se l’apparato digerente dei nostri animali domestici viene negativamente sollecitato da fattori esterni.

Come probabilmente già saprete, ci sono alcuni alimenti che i gatti non possono mangiare. Lo stesso vale per alcune piante che possono rivelarsi nocive per i gatti. Micio sarà sempre tentato dall’annusare o gustare un fiore o una pianta rischiando un malessere.

Sarà quindi compito di noi padroni evitare che ciò accada informandoci su quali sono le piante tossiche per i felini, evitando di portarle in casa o (se proprio non se ne può fare a meno) posizionarle in un luogo inaccessibile al gatto.

La mimosa è velenosa per i gatti?

La mimosa, pianta simbolo delle celebrazioni tutte al femminile dell’8 marzo, è annoverata tra le piante velenose per i gatti dall’ENPA.

Nonostante ciò, alcuni padroni smentiscono che si tratti di una pianta molto tossica, soprattutto perché, a detta loro, un gatto adulto sa distinguere una pianta per lui velenosa da una innocua. In ogni caso, noi suggeriamo di posizionare il vaso con le mimose in un luogo difficile da raggiungere per la nostra tigre domestica.

Cosa succede se un gatto mangia una pianta velenosa?

I gatti sono animali di natura curiosa, per questo motivo sono sempre a ficcanasare tra mobili, divani, sedie, piante da appartamento o del giardino. In alcuni casi, si limitano a qualche annusatina, ma se cominciano a ingerire alcuni fiori, potrebbe accadere il peggio, specialmente se si considera che la mimosa è velenosa per i gatti.

Se il gatto mangia una pianta tossica, potrebbe manifestare diversi sintomi:

  • Problemi digestivi: edema, vomito, diarrea, ipersalivazione;
  • Problemi di natura neurologica: convulsioni, perdita di equilibrio, pupille dilatate, tremori;
  • Problemi legati a disturbi specifici: aritmia, difficoltà respiratorie, insufficienza renale.

In ogni caso, se il vostro gatto ha ingerito una pianta tossica, recarsi immediatamente dal veterinario, senza dimenticare di portare con voi una delle foglie della suddetta pianta o annotare il suo nome, in modo che lo specialista sappia con cosa ha a che fare. L'avvelenamento può causare la morte del gatto se non viene curato in tempo.

Cosa fare se il gatto mangia le piante?

Abbiamo visto che i sintomi principali di avvelenamento sono senso di soffocamento, salivazione abbondante, diarrea, vomito, collasso e crisi nervosa. Se l’animale manifesta questi sintomi è necessario l’intervento di uno specialista poiché lo stadio dell’avvelenamento è già avanzato.

Su diversi siti consacrati a questo soggetto si può leggere che, in caso di avvelenamento, è possibile ricorrere a l’induzione del vomito. In questo caso, si suggerisce di mettere sulla lingua del gatto sale da cucina o aria e albume montato a neve.

Noi di Wamiz ci sentiamo di sconsigliare fortemente la pratica del vomito indotto senza aver prima almeno telefonato al veterinario per accertarsi che sia il comportamento adatto da mettere in atto.

Elenco piante non tossiche per gatti

Appurato che la mimosa è velenosa per i gatti, ci sono anche altre piante che possono essere molto pericolose per i cani e gatti. Soffermandoci sui felini ecco un elenco (non esaustivo) delle piante non velenose per gatti:

  • Aloe vera;
  • Bambù;
  • Camomilla;
  • Cinta;
  • Erba gatta;
  • Piante aromatiche come timo, menta e prezzemolo. 

Se il gatto mangia alcune piante per lui velenose, possono scatenarsi reazioni che vanno dall'irritazione della bocca e delle gengive alle convulsioni (in casi estremi persino alla morte).

Consigli per gli "acquisti"

Attenzione: dato che questo elenco, come precisato, non è esaustivo, prima di acquistare o regalare una pianta a chi ha un gatto, informatevi delle incidenze sulla salute di Micio.

E le piante tossiche?

Le piante altamente tossiche per i nostri gatti (di cui sconsigliamo quindi l’acquisto) appartengono a diverse famiglie. Eccole qui riunite. Anche in questo caso si tratta di un elenco non esaustivo:

  • Iridaceae: che comprendono l’iris;
  • Fabacee (o Leguminose): tra cui glicine, mimosa giapponese e robinia pseudoacacia;
  • Liliacee: che comprende aglio, scalogno, giacinto, mughetto, cipolla e tulipano;
  • Moraceae: famiglia del ficus;
  • Solanacee: di cui fanno parte belladonna, falso gelsomino,  ciliegia di Gerusalemme e tabacco.
  • Primulaceae: che comprende ciclamino e primule.

Tra le piante più tossiche per i gatti è necessario menzionare la stella di Natale, il tulipano, l’oleandro e il narciso. L’ingestione di una grande quantità di una di queste piante può portare al coma o addirittura alla morte dell’animale.

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