Da qualsiasi luogo provengano, qualunque sia la loro razza, qualsiasi età essi abbiano, avere uno o più animali domestici che scorrazzano per casa è quanto di più bello possa accadere a chi ama i nostri amici a quattro zampe. Tuttavia, specie nelle famiglie allargate, la domanda è sempre la stessa: come abituare il gatto al cane?
Anche se Fido e Felix, con il passare del tempo, possono davvero diventare dei potenziali amici inseparabili, è indubbio che le difficoltà non manchino e che vadano affrontate nel miglior modo possibile, evitando traumi tanto per loro quanto per i relativi padroni.
A questo proposito, qui sotto abbiamo raccolto una serie di consigli e spunti per chi si sta ancora chiedendo come si fa a far accettare un nuovo animale in casa.
Considerazioni preliminari su come abituare il gatto al cane
La relazione cane-gatto è regolata da una grande quantità di variabili che, in diversa misura, possono influire tanto negativamente quanto positivamente sulla convivenza tra i due animali domestici.
I fattori principali
Parliamo, ovviamente, di fattori esterni quali l’età, la razza, il carattere e le esigenze personali, ma anche di fattori interni quali lo spazio in cui si vive (anche se, in ogni caso, è importante disporre di sufficiente spazio in casa da destinare a ciascuno dei due), i ritmi che gli animali si danno e la presenza più o meno costante di persone all’interno delle mura domestiche.
Il ruolo dell'umano
Qualunque sia la vostra condizione specifica, c’è tuttavia una costante che non deve mai mancare e la cui presenza è dirimente per capire come abituare il gatto al cane: si tratta di un essere umano che, con la sua presenza fissa, faccia da “arbitro” nella partita che si gioca tra i due animali.
La presenza dell’uomo è infatti fondamentale per far accettare un nuovo gatto al cane: si tratta, infatti, di un’entità che, grazie al suo carisma e alla sua pazienza, può davvero fare da collante tra due specie animali tanto diverse tra di loro.
Naturalmente sta a all’uomo sapere dosare affetto e rimbrotti tra il cane e il gatto, in modo da andare a creare una vera e propria situazione di benessere e armonia che alla base dell’accettazione del gatto da parte del cane.
Come avvicinare cane e gatto?
Ed eccoci giunti al primo incontro tra i due animali domestici: come abituare il gatto al cane
1. Ad ognuno i suoi spazi
Esistono alcune precauzioni da prendere: prima di tutto è importante, specie per i primi tempi, tenere il gatto all’interno di un trasportino e assicurarsi che il cane risponda agli stop, in modo che i due si possano annusare in tranquillità avendo la certezza che qualora il cane si agiti troppo sia anche in grado di essere calmato nel minor tempo possibile.
Passato questo primo step, il nuovo arrivato può essere lasciato libero di vagare per casa a patto che nessuno dei due usi un comportamento aggressivo: se il gatto soffia al cane o se il cane ringhia al gatto è dunque buona cosa ricominciare a tenere i due in luoghi separati della casa e, solo dopo qualche tempo, farli incontrare nuovamente, magari con la scusa del gioco.
2. Approccio graduale e con l'uomo ad arbitrare
Solo dopo che i due hanno iniziato a dimostrare fiducia reciproca, allora è il momento di lasciarli giocare assieme senza tenere una presenza fissa e costante.
Tuttavia, l’uomo non deve mai abbassare la guardia e pensare che certe manifestazioni di complicità tra gli animali siano sinonimo di amicizia duratura.
Può infatti succedere che certi comportamenti eccessivamente giocosi del cane diano fastidio al gatto che, per sua natura, è più solitario e meno propenso alla vita di branco.
In questi casi è dunque bene inserirsi nel rapporto tra i due animali, specie per fermare o acquietare i comportamenti del cane. Per esempio, i movimenti bruschi, il fatto di abbaiare, la continua voglia di giocare del cane devono essere corretti ma non rimproverati.
Anzi, in queste circostanze è sempre meglio sottolineare, con gesti di affetto e di ricompensa, gli atteggiamenti positivi del cane verso il gatto: in questo caso, infatti, il primo sarà portato a ripetere il comportamento più adatto perché è lo stesso che gli ha permesso di avere un premio, sia essa una carezza o qualche piatto sfizioso da assaporare.