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leggende sui gatti

Le leggende sui gatti sono infinite.

© daLy / Shutterstock

Le leggende sui gatti che devi conoscere!

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Il gatto è da sempre un animale ricco di mistero. E quest'aura ha generato una serie di leggende sui gatti che vi riproponiamo in questo articolo.

Di leggende sui gatti, al mondo, ce ne sono diverse. Ma perché tutti raccontano di vicende che hanno come protagonista il gatto?

Radicate nel patrimonio culturale dei popoli, le leggende, come i proverbi sui gatti, sono impregnate di tantissimi significati che incuriosiscono. E lo fanno ancor di più se hanno come protagonisti i micetti, animali misteriosi per eccellenza.

La storia dei gatti e la spiritualità del potere magico

L’atteggiamento del gatto, da sempre, è stato definito come schivo, distante e poco socievole.

Questo, però, ha dato origine alla narrazione di leggende sui gatti e miti che ne esaltano vicende particolari, in cui, il protagonista felino viene descritto come irraggiungibile dall’uomo, misterioso, tanto da diventare una sua divinità.

Miti e leggende egiziane sui gatti

Ebbene sì, i gatti sono stati amati fin dalla notte dei tempi, quando le antiche civiltà egizie li adoravano perché protettori del focolare, della fecondità, della famiglia e delle donne, ma anche della guerra.

Il forte legame degli egizi con i gatti, era simboleggiato dalla raffigurazione della dea Bastet, per metà donna e metà gatto.

Leggenda buddista sui gatti

La concezione che associa i poteri magici dei gatti alla guarigione e all’aldilà viene confermata anche in altre leggende provenienti dall’Asia.

Qui il gatto era rispettato e considerato l’accompagnatore delle anime dopo la morte e si credeva, come narra l’antica leggenda buddhista sui gatti, che questi incarnassero l’anima pura, illuminata.

I gatti nel Medioevo, amici delle streghe

Ma le leggende sui gatti non narrano sempre di un punto di vista positivo su di loro. Dal Medioevo, infatti, poiché il gatto era considerato come un discendente delle streghe, è nata l’idea che fosse un essere malvagio e demoniaco a contatto con gli inferi, da cui era meglio tenersi alla larga.

La leggenda biblica dell’arca di Noè

Durante il diluvio universale, Noè e i suoi animali accoppiati sulla barca a protezione della loro riproduzione, dovettero vedersela con i topi che, infatti, a differenza degli altri animali presenti a bordo si riproducono velocemente.

Noè non sapeva più come contenere tale copiosa riproduzione. La leggenda dice che chiedendo aiuto a Dio, questi lo aiutò facendo nascere, dallo starnuto di un leone, due gatti che fecero ritrovare la pace all’interno della barca.

La leggenda della M sui gatti

Il tipico gatto tigrato, soriano, è il protagonista di una leggenda di origine religiosa che spiegherebbe il perché, questo esemplare, sul suo pelo, abbia una M disegnata sulla testa.

La versione cristiana della leggenda narra che alla nascita di Gesù Cristo, nella capanna di Betlemme, oltre il bue, l’asinello e altri animali, vi fosse una gatta incinta che, casualmente, partorì lo stesso 25 dicembre. Dopo essersi presa cura dei suoi piccoli, la gatta fu spinta a mettersi accanto Gesù bambino per riscaldarlo e per ringraziamento la Madonna nell'accarezzarla, le lasciò questa “emme” sulla testa.

Per i musulmani, invece, la “emme” del gatto soriano, presente sulla testa è da collegare a un evento che ha come protagonista Maometto. Costui in procinto di vedersela con un serpente, fu salvato da un gatto che uccise il serpente per difendere il Profeta. E per ringraziare il suo salvatore, nell'accarezzare, gli lascia una macchia a forma di “emme” sulla testa.

Gatto Angora Turco: la leggenda

Tra le varie specie di gatti, quella dell’Angora Turco dal pelo bianco viene considerata molto importante in Turchia, poiché si crede che il padre della nazione, K. Ataturk, molto caro al popolo turco, vi si fosse reincarnato dopo la sua morte.

Un’altra leggenda, sempre di origine turca, associa all’Angora Turco, il potere magico di realizzare i desideri di chi glieli sussurra al suo orecchio.

Antiche leggende sui gatti e i salici

Da una credenza polacca, invece, deriva la leggenda che narra che un giorno i salici andarono in soccorso di una mamma gatta alla quale il suo proprietario aveva gettato i gattini nel fiume. Questi alberi allargarono i loro rami verso il fiume facendo in modo che i gattini si arrampicheranno e potessero salvarsi. Da allora, sui rami di ogni salice quando fioriscono, si forma una peluria bianca a ricordare il pelo dei gatti.

La gatta innamorata di Esopo

Il celebre scrittore greco Esopo narra di una gatta innamorata di un giovane. Per poterlo conquistare fu trasformata in donna dalla dea Venere e il giovane se ne innamorò. La dea, però, volle mettere alla prova la fanciulla e vedere se era cambiata non solo nell’aspetto, ma anche nel carattere. Fu così che lanciò un topo in una stanza: alla vista del roditore la donna iniziò a corrergli dietro per catturarlo. Il carattere, quindi, non era certo cambiato, era rimasto sempre quello di una gatta.

La morale della favola vuole insegnare come i malvagi di spirito non cambino carattere, anche se riescono a cambiare aspetto.

Leggende popolari sui gatti neri e citazioni

Se per alcuni il gatto nero porta sfortuna, un’antica leggenda francese narra le vicende di Matagot, uno spirito sotto le sembianze di un gatto nero, che porta fortuna a coloro che lo ospitano a casa. Matagot, sembrerebbe regalare a colui che gli offre il cibo direttamente dal suo piatto, fortuna, salute e una moneta d’oro ogni mattina.

Oltre le tante dicerie sui gatti neri, c’è anche chi si è divertito a prendere in giro queste leggende, creando aforismi e frasi sui gatti neri.

Si narrano queste e altre leggende metropolitane sui gatti, sulla loro salute o comportamento. È opinione personale crederci o meno, ma è sempre un piacere stare ad ascoltare questo tipo di racconti.

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