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Cane scuoiato a Roma

A sinistra il cane scuoiato a Roma e a destra Piera Rosati, presidente di LNDC.

© Lorenzo Croce; Piera Rosati / Facebook

Cane scuoiato a Roma: si cercano i colpevoli di questo atto spietato

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

Dopo il povero Leone, un altro terribile caso di un cane scuoiato a Roma sta sdegnando gli animalisti di tutta Italia.

Non c'è due senza tre. Dopo il tristissimo caso di Leone ad Angri e del gatto preso a calci ad Eboli, ci risiamo.

Questa volta a pagare le spese della crudeltà gratuita umana è stato un ennesimo animale innocente.

Il cane scuoiato a Roma merita giustizia

Pochi giorni fa una passante ha assistito a un evento sconvolgente a Castelverde, nella periferia di Roma. Accanto ai cassonetti dell’immondizia, è stato rinvenuto un corpo senza vita e privo di pelo di quello che sembra essere un Pastore maremmano. Ridotto a pezzi, scuoiato e abbandonato come se fosse spazzatura, il cane era quasi irriconoscibile.

Nonostante non sia chiaro cosa sia successo esattamente all'animale, è impossibile trovare parole per descrivere un tale accanimento da parte della mano umana. L'evento ha suscitato profondo sgomento generale.

La condanna delle associazioni animaliste

I maltrattamenti agli animali si verificano a dismisura in tutto il BelPaese, conoscendo l'impatto dei social media e le condanne spesso inadeguate previste dalla legge. Cittadini e organizzazioni animaliste chiedono da tempo al governo pene più severe per chi abbandona o maltratta gli animali.

Diverse associazioni a difesa e protezione degli animali, tra cui LAV, AID&A e LNDC Animal Protection, hanno condannato questo atto spregevole e si preparano a presentare denuncia per far luce sulla vicenda.

«Chi ha visto qualcosa avvisi le forze dell'ordine», ha scritto su Facebook Lorenzo Croce, presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AID&A):

«Chi ha commesso questo orribile gesto non può essere una persona normale, ma si tratta di un individuo che ha istinti cruenti che devono essere oggetto di indagine e di correzione. Questi comportamenti infatti sono quasi sempre indicatori di una personalità disturbata e sociopatica che può rappresentare un pericolo per chiunque, non soltanto per gli animali. Spero quanto meno che il cane non abbia sofferto e che sia morto velocemente, prima di essere ridotto in questo stato», ha commentato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection.

Le associazioni coinvolte sperano in indagini approfondite e contano sulla collaborazione dei cittadini. È fondamentale che chiunque abbia informazioni si faccia avanti, anche se individuare i responsabili potrebbe rivelarsi molto difficile.

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