Uccelli e fauna selvatica non devono essere disturbati nel loro habitat naturale. I cani liberi devono essere tenuti al guinzaglio nei boschi, nelle aree naturali protette e durante le escursioni in campagna. In caso contrario, sono previste sanzioni amministrative e, in alcuni casi, penali.
Scopriamo perché questo è importante, quali norme regolano le diverse Regioni italiane e quando inizia e finisce questo periodo.
Cos’è il periodo di nidificazione e svezzamento?
Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia e inizia uno dei cicli biologici più delicati dell’anno. Questo periodo rappresenta il momento in cui:
- Gli uccelli depongono le uova e allevano i loro piccoli, spesso nidificando al suolo o tra la vegetazione bassa.
- Molti mammiferi selvatici, come caprioli, lepri e volpi, partoriscono e si dedicano alla cura dei cuccioli.
È una fase cruciale per la sopravvivenza delle specie selvatiche e, per questo, è protetta da leggi specifiche.
Periodo di nidificazione e svezzamento in breve
- In genere va dal 1° marzo al 31 luglio, ma le date possono variare leggermente a seconda delle Regioni.
- Obbligo di guinzaglio: i cani devono essere tenuti al guinzaglio soprattutto in parchi naturali, riserve e aree protette.
- Fanno eccezione i cani da lavoro come quelli da soccorso, da caccia in attività venatoria autorizzata, da pastore o della polizia.
- Comuni e Regioni possono stabilire norme più restrittive, in particolare nelle aree protette e durante specifici periodi dell’anno.
Quando inizia il periodo di nidificazione e svezzamento?
In Italia, il periodo di nidificazione e svezzamento si estende generalmente dal 1° marzo al 31 luglio, ma alcune Regioni, in base alla fauna locale e alle caratteristiche climatiche, possono anticiparne l’inizio o posticiparne la fine.
Esempi di regolamentazioni regionali:
- Toscana e Umbria: dal 1° marzo al 30 giugno, estendibile in aree sensibili.
- Lombardia: dal 15 marzo al 31 luglio nelle riserve naturali.
- Trentino-Alto Adige: periodo esteso fino al 15 agosto nelle zone montane.
- Sardegna: alcune aree costiere prevedono limitazioni fino al 31 agosto, per proteggere specie marine nidificanti come il fratino.
Prima di un’escursione o una vacanza con il proprio cane, è quindi consigliabile consultare le ordinanze locali o le indicazioni del Parco o della riserva naturale della zona.
Cosa dice la legge italiana?
La tutela della fauna selvatica durante il periodo di nidificazione e svezzamento è regolata dalla Legge n. 157/1992 sulla protezione della fauna selvatica e dal Codice della strada (art. 672), che prevede sanzioni per chi lascia vagare animali incustoditi.
Secondo la normativa:
- È vietato disturbare, danneggiare o distruggere nidi, tane o luoghi di rifugio di animali selvatici.
- È vietato lasciare i cani liberi in aree protette o durante periodi di particolare sensibilità ambientale.
- Nelle riserve naturali, parchi nazionali e regionali, l’obbligo di guinzaglio è valido tutto l’anno.
Aree naturali: dove è obbligatorio il guinzaglio?
L’obbligo di guinzaglio è valido in tutte le aree naturali protette, come parchi nazionali e regionali, oasi WWF, riserve naturali e siti di interesse comunitario (SIC). Inoltre, è richiesto in:
- Sentieri escursionistici all’interno di boschi o zone rurali.
- Zone umide e aree costiere dove nidificano specie protette.
- Zone montane durante il periodo di svezzamento della fauna selvatica.
I cani devono essere tenuti al guinzaglio anche nei parchi urbani se previsto dai regolamenti comunali. In aree non protette, sebbene non sempre sia obbligatorio il guinzaglio, è richiesto che il quattrozampe rimanga sotto stretto controllo del proprietario.
Perché l’obbligo di guinzaglio per il cane è importante?
Molti animali selvatici nidificano o crescono i cuccioli a terra o in luoghi facilmente accessibili ai cani. Un cane che corre libero può:
- Spaventare gli uccelli, causando l’abbandono del nido.
- Scoprire cucciolate di mammiferi nascosti tra l’erba alta.
- Danneggiare i rifugi naturali o le uova.
Anche un contatto accidentale o l’introduzione di odori estranei può compromettere la sopravvivenza dei piccoli. In particolare, alcune specie sono molto sensibili e possono abbandonare i cuccioli se percepiscono un rischio.
Inoltre, durante questo periodo, i cuccioli selvatici sono vulnerabili e incapaci di difendersi, aumentando il rischio di incidenti o predazione accidentale da parte di cani non controllati.
Consigli per i proprietari di cani
- Durante le passeggiate in campagna, nei boschi o lungo i corsi d’acqua tra marzo e luglio, è sempre raccomandato l’uso del guinzaglio.
- In caso di escursioni in parchi naturali o riserve, informarsi sulle regole locali.
- Privilegiare le aree recintate dedicate ai cani per farli correre liberi in sicurezza.
- Evitare di lasciare il cane libero in zone dove si intravedono nidi, tane o segni della presenza di fauna selvatica.
In conclusione, il periodo di nidificazione e svezzamento è cruciale per la sopravvivenza di molte specie selvatiche italiane. Il rispetto delle regole, come l’uso del guinzaglio, non solo evita sanzioni, ma contribuisce alla tutela della biodiversità e alla convivenza armoniosa tra uomo, animali domestici e fauna selvatica.