Il Coronavirus nel cane è studiato da più di due decenni. Le ricerche dimostrano che molti animali sono vulnerabili ai coronavirus, una grande famiglia di agenti patogeni resistenti e tentacolari. Gli uccelli possono ammalarsi di coronavirus aviario, i maiali di quello suino, le mucche il bovino e i cavalli l’equino.
I nostri cari animali domestici, lo avrete capito, contraggono il coronavirus canino (CCoV). Si tratta di una malattia responsabile di infezioni lievi e limitate al tratto enterico.
Oggi cerchiamo di fare chiarezza sul Coronavirus del cane, tenendo bene a mente che si tratta di una famiglia di virus nota di cui, solo recentemente, è stato scoperto un nuovo ceppo responsabile di patologie respiratorie importanti nell’essere umano.
Il Coronavirus nel cane: facciamo il punto
Nell’articolo Canine Coronavirus Highly Pathogenic for Dogs (Coronavirus canino altamente patogeno per cani), datato 2006 numerosi ricercatori hanno fatto chiarezza su questo virus particolare che colpisce il cane.
Nei nostri amici a quattro zampe sono stati identificati tre tipi di Coronavirus, due dei quali hanno un'evoluzione correlata a quella del Coronavirus del gatto.
L'infezione da coronavirus canino causa una malattia intestinale contagiosa che può colpire esemplari sia selvatici che domestici. Tale virus si replica all'interno dell'intestino ed è limitato ai due terzi superiori dell'intestino tenue e ai linfonodi locali.
Un'infezione di questo tipo è generalmente considerata relativamente lieve con sintomi sporadici, o addirittura asintomatica. Ma se un'infezione da CCoV si verifica in contemporanea a un'infezione virale da parvovirus canino, o a un'infezione causata da altri agenti patogeni intestinali, le conseguenze possono essere anche molto gravi.
L'origine del Coronavirus
È importante sottolineare che questo tipo di virus è stato scoperto diverso tempo fa. L'infezione è infatti stata descritta per la prima volta nel 1971 durante una diffusione epidemica in Germania.
Ad oggi, nel 2020, il Coronavirus è noto alla popolazione mondiale a causa di un nuovo ceppo della famiglia - scoperto in Cina - mai incontrato prima che sta causando diverse vittime e di cui abbiamo ancora informazioni frammentarie.
I sintomi del Coronavirus nel cane
I sintomi del Coronavirus del cane variano da un esemplare all’altro, spesso in base all’età. Nei cani adulti la maggior parte delle infezioni sarà asintomatica. In alcuni casi possono verificarsi episodi isolati di vomito e/o diarrea.
La temperatura corporea resta generalmente stabile, ma Fido potrebbe mostrarsi inappetente e depresso. Occasionalmente, un cane infetto può anche avere alcuni lievi problemi respiratori.
I cuccioli, invece, possono presentare diarrea e disidratazione prolungate e sono più a rischio di sviluppare gravi complicazioni. Un’infezione grave dell’intestino tenue nel cani più giovani può provocare anche la morte.
Attenzione: Ci sono molte cause di diarrea nel cane. I casi più gravi di coronavirus possono essere facilmente confusi con il parvovirus. Se Fido ha la diarrea è necessario portare il cane ad un consulto veterinario se non passa entro 24 ore.
Come si trasmette il Coronavirus del cane?
Nella maggior parte dei casi, il Coronavirus canino viene trasmesso tramite materiale fecale infetto. Insomma, quando Fido avvicina il proprio muso a delle feci infette.
È anche possible contrarre l'infezione mangiando da ciotole di cibo contaminato o per contatto diretto con un cane infetto. Condizioni insalubri e sovraffollamento favoriscono la trasmissione di questo virus altamente contagioso.
Incubazione e durata del Coronavirus canino
Il periodo di incubazione dal contagio ai primi segnali clinici varia tra uno e quattro giorni. La malattia può durare da due a dieci giorni, nella maggior parte dei casi.
Eventuali infezioni secondarie da batteri, parassiti e/o altri virus possono e prolungare la malattia. I cani possono essere portatori della malattia fino a sei mesi dopo l’infezione.
Come eliminare il Coronavirus?
La cura del Coronavirus canino varia a seconda della gravità della situazione. Essa può includere un ciclo di farmaci per bloccare diarrea e vomito (antibiotici) e, se necessario, delle flebo atte a reintegrare i liquidi persi.
Fido deve restare a riposo ed evitare che venga a contatto con altri esemplari per scongiurare il rischio di contagio. Per la stessa ragione se il cane è solito defecare in giardino, recuperare le feci e gettarle.
Prevenzione
La prevenzione passa per dei gesti quotidiani molto semplici, come evitare il contatto con cani malati e il vaccino.
Anche nel caso in cui Fido avesse contratto il Coronavirus (e una volta guarito ne diventa immune) bisogna comunque praticare i richiami per proteggerlo dal altri virus appartenenti alla stessa famiglia.
Il Coronavirus canino è pericoloso per l’uomo?
La risposta a questa domanda è no. Contrarre un’infezione da un animale è possibile quando questo ha in comune con l’uomo degli elementi specifici, come per esempio la parte di una cellula predisposta a ricevere il virus, ma - spiega il ricercatore e presidente dell’EcoHealth Alliance, Peter Daszak - cani, gatti e esseri umani sono troppo diversi, per questo il contagio non è possibile.
Non sono stati, inoltre, segnalati casi di animali domestici che abbiano contratto il nuovo virus umano e non sembrano esserci casi di persone che hanno trasmesso il virus umano ai loro animali domestici.