La cataratta nel cane è una patologia che colpisce la vista ed è altamente debilitante, soprattutto se il cane non è ancora anziano. Ha molte cause, ma anche diverse soluzioni e, se non trascurata, può essere risolta senza conseguenze.
Non c’è da allarmarsi, ma non è neppure da prendere sotto gamba e l’intervento tempestivo del veterinario può essere decisivo per la buona riuscita di una qualsiasi cura necessaria.
Se notate, quindi, un cambiamento nel colore degli occhi del vostro amico a quattro zampe o vedete che ha problemi particolari alla vista, correte ai ripari.
Cos'è la cataratta nel cane?
La cataratta del cane è una patologia che rende opaco il cristallino dell’occhio, che ha come funzione quella di far filtrare la luce all’interno della retina. Quando l’occhio è afflitto da cataratta, quindi, non riceve luce e il cane non vede più.
Ci sono varie tipologie di gravità della cataratta e dipendono dall’età del cane e dalla causa per la quale questo disturbo si presenta. L’importante è agire tempestivamente, in modo che possa essere risolta nel migliore dei modi.
Quali sono i cani più soggetti a cataratta?
Di solito colpisce i cani anziani, ma può insorgere anche negli adulti, in giovani adulti e cani diabetici. Anche un forte trauma può causarla.
La cataratta è molto comune nei cani anziani. Può presentarsi dai 6 anni di età in su ed essendo un fenomeno che non provoca dolore e soprattutto che si sviluppa lentamente, l’animale non subirà un trauma eccessivo, dovuto dalla perdita improvvisa della vista.
Come riconoscere la cataratta nel cane?
La cataratta si riconosce da alcuni segnali molto chiari:
- l’occhio comincia a perdere il suo colore naturale ed assume una colorazione bluastra;
- l'occhio appare appannato e opaco.
Questo non significa che il cane perderà la vista del tutto, ma solo che gradualmente comincerà a vedere sempre meno e con meno lucidità e nitidezza, sintomo naturale del tempo che passa.
Come si esegue un intervento di cataratta nel cane?
Sebbene un tempo l'approccio chirurgico alla cataratta del cane fosse complesso, invasivo e "analogico", la tecnologia medica ha fatto passi da gigante. L'intervento chirurgico col metodo ultrasonoro abbatte i tempi di recupero del soggetto e, in modo evidente, non provoca danni e breccie operatorie a livello oculare.
La tecnica di rimozione della cataratta più usata è la facoemulsificazione: tecnica utrasonora atta a liquefare la cataratta. Questa metodica, oltre ad essere minimamente invasiva, non permette una recidiva: la cataratta non si riformerà più.
Come funziona il post-operatorio?
Il post-operatorio è semplice e facilmente superabile con tempi di occultamento e fasciatura oculare minimi conferendo a questa operazione chirurgico nuova vita.
Nel cane vanno utilizzati dei colliri e delle compresse prima e dopo l'operazione per un periodo di 3 mesi circa per prevenire eventuali complicazioni microbiologiche.
Nelle 2 settimane dopo l'intervento il cane dovrà portare il collare elisabettiano per evitare autotraumatismi.
L'intervento è adatto a tutti i cani?
I soggetti aggressivi con i proprietari o talmente agitati da non rendere possibili le terapie pre- e post-chirurgiche sono da considerarsi poco idonei all'operazione, ma rappresentano una percentuale bassissima di casi.
Quanto costa operare un cane di cataratta?
Il costo dell'operazione di cataratta nel cane di certo non è tra i più accessibili: tra terapia pre e post-operatoria unitamente all'intervento vero e proprio si raggiungono circa 1000 euro (il costo può variare da clinica a clinica).
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Articolo revisionato da
Giuseppe Terlizzi
Medico veterinario