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matabi al gatto

Un gatto europeo con un collare che si aggira tra la vegetazione.

© WebLab24_Siti_Web/Pixabay

Il matatabi al gatto: suggerimenti dall'Estremo Oriente!

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

Pubblicato il

Ti è stato consigliato di dare il matabi al gatto ma non hai la più pallida idea di cosa significhi questa parola? Beh, sei nel posto giusto!

Il matatabi al gatto è una tipologia di trattamento che fa parte dell’ambito più astratto delle scienze veterinarie: la medicina omeopatica e tutta la lista dei rimedi naturali. L’erba gatta, il matatabi e molte altre essenze naturali vengono spesso utilizzate nel trattamento degli stati eccitatori degli animali domestici come catalizzatori di benessere. Il matatabi al gatto è una pianta originaria dell’Oriente il cui utilizzo è tramandato da secoli di generazione in generazione come essenza dalle molteplici proprietà.

L’Oriente è la patria della medicina olistica sia in termini di studio e avanzamento scientifico sia in termini di concezione sociale della stessa: in Occidente l’omeopatia non è sempre vista come efficace, ma approfondiamo comunque questa interessante tematica!

Matatabi per gatti: scopriamo questa pianta!

Il matatabi al gatto è la soluzione a tutti i mali? Assolutamente no, ma scopriamo i benefici oggettivi di questa pianta. Innanzitutto, bisogna specificare che parliamo di una pianta rampicante che nasce rigogliosa nell’Estremo Oriente colonizzando rocce, casolari e tempi buddisti. Già questa immagine, devo dire, serve a tranquillizzare un proprietario in pieno spirito meditativo orientale, ma per i gatti c’è qualche utilità? 

Come spesso accade nell’utilizzo di piante officinali in medicina veterinaria il motivo per cui si sceglie di utilizzarne una rispetto a un'altra deve essere contestualizzato e direzionato alle reali necessità del paziente. Il consulto veterinario è il primo step da seguire per non sbagliare mai.

Bastoncini di matatabi per gatti: gli effettivi benefici

Il matatabi al gatto è di certo utile in alcune situazioni: scopriamo quali! Ricordiamo che il nome scientifico di questa pianta rampicante è Actinidia Polygama, anche chiamata Silvervine o Matatabi. Il suo utilizzo è ascrivibile principalmente alla catalizzazione del comportamento dei felini che, si sa, in medicina veterinaria è spesso oggetto di discussione. Questa essenza ha proprietà che sfiorano il paradosso:

  • proprietà rilassanti: infonde una sensazione di distacco e leggera dissociazione dal mondo circostante;
  • proprietà eccitanti: in condizione di attività (fisica o psichica) promuove la produttività principalmente motoria.

Vi ricorda qualcosa? Beh, in effetti questi effetti ricordano molto quelli del catnip (comunemente conosciuta come erba gatta) ma la notizia sconvolgente è che questa essenza è molto più efficace. In letteratura sono presenti studi di medicina omeopatica veterinaria che avvalorano la maggiore efficacia del matatabi al gatto con effetti significativi rispetto all'erba gatta: si parla di efficacia nell'80% dei pazienti trattati.

Catnip o matatabi per gatti? È questo il dilemma

I bastoncini in matatabi generano opinioni discordanti nella comunità scientifica veterinaria. Questo non significa che alcuni veterinari ne sconsigliano l'utilizzo perché fa male ma semplicemente perchè lo trovano inutile in alcune situazioni patologiche o comportamentali e lo stesso vale per l'utilizzo dell'erba gatta.

Bastoncini per gatti in matatabi giapponese: quando utilizzarli

Il matatabi al gatto lo si trova in commercio in tantissime formulazioni, la più diffusa è quella del gioco. Ebbene si, gli store online e i negozi di animali pullulano di peluche, palline, corde e bastoncini impregnati di matatabi. L'obiettivo prettamente commerciale di queste formulazioni è quella di unire il gioco al beneficio del gatto in un'operazione di marketing dagli occhi a mandorla.

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Il matatabi al gatto fa male?

Assolutamente no, ma di certo bisogna capire se fa bene! Il matatabi non ha controindicazioni in quanto il suo principio attivo, l'actinidina, ha effetti molto blandi anche a dosi elevate.

Non è chiaro il meccanismo d'azione di questo principio attivo soprattutto per quanto riguarda gli effetti che induce nei soggetti che lo assumono: in alcuni si manifesta totale senso di rilassatezza, in altri di eccitazione e altre volte gli effetti sono nulli. 

La verità sta nel mezzo: il matatabi al gatto di certo non fa male ma non è neanche risolutivo quando le problematiche etologiche o patologiche del gatto sono significative. Questo significa che può essere carino regalare a Micio un peluche a forma di pesce impregnato di questa essenza ma questo non risolverà eventualmente un problema di fobia sociale del gatto o affezioni di natura psichica come stereotipie gravi. 

In questi casi bisogna rivolgersi a un medico veterinario e indagare a fondo la problematica analizzando i fattori ambientali, sociali e fisiologici che possono provocare ansie al nostro fedele felide domestico. A volte delle semplici attenzioni come gli arricchimenti ambientali, spazi più grandi, illuminazione degli ambienti e interfaccia sociale maggiore possono calmare le ansie del nostro animale domestico più di qualsiasi essenza orientale o farmaco psicotropo.

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