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gatto con bronchite

Non sottovalutate i sintomi della bronchite del gatto!

© RomanaMart / Shutterstock

La bronchite nel gatto: attenzione ai sintomi!

Di Giuseppe Terlizzi Medico Veterinario

Pubblicato il

La bronchite nel gatto, come molte malattie respiratorie, è un’evenienza assolutamente possibile che bisogna saper gestire. Ecco sintomi, cause e cure.

La bronchite nel gatto è una patologia respiratoria felina afferente al sistema respiratorio e precisamente ai bronchi che, a seconda della tempistica di risoluzione, può rappresentare un problema lieve o addirittura cronicizzante nel nostro animale domestico.

La bronchite non deve essere mai sottovalutata in quanto può evolvere in qualcosa di maggiormente grave compromettendo la funzionalità della respirazione di Micio: scopriamo come!

Bronchite del gatto: i sintomi

La bronchite nel gatto ha una sintomatologia non molto generica ma che comunque può avere dei sintomi in comune con altre malattie del sistema respiratorio.

Bisogna definire una differenza importante tra la bronchite acuta e la bronchite cronica in quanto presentano sintomi e livelli di gravità differente. Infatti, a seconda del momento dell’insorgenza dei sintomi, la differenzieremo e contestualizzeremo con differenti quadri clinici e terapie.

Non dimentichiamo che, in linea generale, una patologia ha sempre un’insorgenza acuta con picco dei sintomi e infiammazione localizzata al distretto compromesso. Se parliamo di cronico invece ci riferiamo ad una condizione acuta che non è stata curata e ha assunto i caratteri dell’irreversibilità, che possono condurre alla morte dell'animale.

Gatto con bronchite acuta

La bronchite nel gatto può essere acuta ed è caratterizzata dall’infiammazione dei bronchi con sintomatologia correlata. Parliamo delle fasi iniziali in cui è possibile intervenire per risolvere definitivamente il problema.

Le cause sono da ricercarsi in batteri e virus principalmente con la possibilità di infezioni dovute a parassiti o corpi estranei.

A seconda dell’agente eziologico la patogenesi sarà la stessa: i bronchi e i bronchioli per trauma meccanico si infiammano, si ingrossano e fanno perdere (di conseguenza) compliance polmonare. 

Parliamo della capacità dei polmoni di immagazzinare aria. Questo determina:

  • tosse,
  • apnee,
  • cianosi delle mucose
  • fame d’aria.

Gatto con bronchite cronica

Quando una bronchite nel gatto passa da acuta a cronica vuol dire la l’agente eziologico che l’ha provocata non è stato debellato. Il sintomo principale in questo caso è la tosse cronica nel felino, presente almeno da due mesi e con evidente produzione di muchi che vengono deglutiti.

Può capitare che al termine dei colpi di tosse si evidenzino dei conati di vomito nel micio dovuti allo sforzo. I gatti affetti da forme particolarmente gravi possono presentare tachipnea o dispnea caratterizzata dal prolungamento della fase espiratoria.

Sono spesso udibili sibili e rantoli inspiratori da parte del medico veterinario che effettua un’ascultazione toracica. L’ostruzione delle vie aeree di minor calibro, conseguente alla presenza di muco e alle modifiche funzionali anatomo-patologiche, può determinare enfisema polmonare.

La terapia per la bronchite del gatto

La bronchite nel gatto è una condizione grave che deve essere gestita dal medico veterinario prima che la situazione diventi troppo difficile per essere risolta. Infatti, nelle bronchiti acute la semplice somministrazione di antibiotici antivirali per gatti nelle primissime fasi sintomatologiche può risolvere nel giro di una o due settimane il problema.

Nel momento in cui si passa ai criteri di cronicità la situazione cambia. In questi casi è importante anche l’elemento gestionale del nostro amico a quattro zampe come la tutela dall’esercizio fisico e l’utilizzo di pettorine piuttosto che di collari. Lo stesso vale per l’esposizione al fumo, polveri o sostanze irritanti.

Per quanto riguarda la terapia farmacologica è consigliato l’utilizzo di corticosteroidi per via orale / sistemica come il prednisolone. È possibile somministrare corticosteroidi per via inalatoria in associazione a broncodilatatori che conferiscano a migliorino una performance inalatoria. L’obiettivo è, infatti, quello di migliorare l’immagazzinamento di aria all’interno dei polmoni che non comprometta l’ossigenazione del soggetto unitamente a conseguenti problemi cardiaci.

Bronchite nel gatto: tempi di guarigione

La bronchite nel gatto ha tempi di guarigione differenti a seconda se si tratta di una forma acuta o cronica. Nella forma acuta parliamo di una o due settimane mentre nella forma cronica non è possibile indicare una tempistica.

Questo accade principalmente per il fatto che non è detto che si possa giungere ad una totale guarigione. Ovviamente con la parte iniziale del protocollo terapeutico l’agente causa della bronchite viene di certo debellato, ma non è detto che la funzionalità anatomica rientri nella normalità.

Una bronchite cronica che si protrae per molto tempo può, infatti, modificare anatomicamente i distretti bronchiali che non torneranno mai più come prima.

In questi casi il monitoraggio e la gestione del soggetto sarà da intendersi a vita tutelando lo sforzo fisico, la qualità dell’aria inspirata e la modalità di passeggiata da adottare quotidianamente. In virtù di quanto detto non sottovalutiamo mai anche dei piccoli colpi di tosse nei nostri amici felini e confrontiamoci sempre con il nostro medico veterinario per monitorarlo e vivere tranquilli.

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