Trattandosi di animali mammiferi anche i gatti hanno il ciclo ma, a differenza dei cani, non hanno perdite ematiche in questo periodo perché si tratta di animali a ovulazione indotta (come i conigli). Accorgersi del calore della propria gatta, comunque, è abbastanza semplice perché in questa fase la micetta assume un comportamento particolare.
Oltre a miagolare in maniera inequivocabile per alcuni giorni, come se stesse cantando, può apparire più coccolona del solito, ha la tendenza a inarcare la schiena e a strusciarsi contro gli oggetti e può essere un po' irrequieta.
Quando i gatti hanno il ciclo?
Insomma i gatti hanno il ciclo ma, diversamente da quanto accade con i cani, il calore della gatta ha una durata incredibilmente lunga. A partire dai sei mesi di vita, infatti, la gatta va in calore per alcuni mesi (generalmente da febbraio all'autunno) ogni anno e il calore si interrompe solo nel caso la gattina resti incinta. In pratica, la possibilità di una gravidanza non è quasi mai da escludere ed è per questo che è molto raro trovare tra i mici domestici una gatta "intera".
La miglior cosa da fare per evitare l'arrivo di una cucciolata, infatti, è quella di optare per la sterilizzazione della fedele compagna felina. Questa operazione, assolutamente indolore, dovrebbe essere fatta prima del primo calore (quindi verso i 4 o 5 mesi di vita) e garantisce, tra l'altro, un'ottima protezione contro i tumori mammari nonché dalle malattie sessualmente trasmissibili come l'HIV felina.
Perdite di sangue delle gatte: le cause più comuni
Alla luce di quanto visto finora è chiaro, quindi, che i gatti hanno il ciclo, ma che questo non porta a perdite di sangue delle gatte e, di conseguenza, quando si nota un sanguinamento dalla vulva della micina di casa sarà bene sottoporla immediatamente a una visita veterinaria. Queste perdite, che molti confondono erroneamente con il calore, sono infatti perlopiù patologiche e possono essere causate da:
- un'infezione uterina (o piometra, vale a dire la presenza di pus nell'utero);
- da un avvelenamento (tipicamente il veleno per topi può causare nei gatti l'emometra, la presenza di sangue nell'utero);
- da una vaginite;
- da un'infezione alla vescica.
In tutti questi casi solo il veterinario saprà fornire la diagnosi corretta e indicare la cura adatta.