Se avete un gatto e volete controllare la sua riproduzione, è bene capire quanto dura il calore di una gatta e come funziona.
In genere le gatte hanno un ciclo che dura dai 3 ai 10 giorni ma è importante capirne le fasi per definire un numero preciso.
Il ciclo estrale della gatta
A differenza delle donne e delle cagne che hanno un ciclo mestruale, per le gatte si parla di periodo estrale.
In modo completamente diverso dai cani o dagli umani, infatti, il gatto femmina non presenta mai perdite ematiche che segnalino il ciclo. È dunque quasi impossibile basarsi sulla perdita di sangue dalla vulva, come invece si farebbe per i cani, per definire il momento in cui la gatta è in calore. Inoltre, la gatta non ovula mai. Mentre le donne hanno un’ovulazione mensile e le cagne semestrale, le gatte hanno un’ovulazione indotta, che dipende completamente dal gatto maschio.
Per tale ragione, l’ovulo rimane fermo nell’ovaio e produce estrogeni che faranno andare la gatta in calore.
Quanto dura il calore di una gatta? Parliamo di mesi o giorni?
Non esiste una regola ben precisa per definire quanto dura il calore di una gatta. Questo, viene influenzato dal clima, dalla luce, e dalle altre gatte in calore nei paraggi, che emanano un alto tasso di feromoni.
Questo periodo viene però suddiviso in diverse fasi che ci aiutano a riconoscerne la durata.
Fasi del ciclo estrale
- Proestro: dura circa due o tre giorni e precede il calore vero e proprio. In questa fase la gatta è molto affettuosa, tendendo ad attirare il maschio.
- Estro: si tratta della fase di calore del gatto in cui la femmina è parecchio agitata, miagola insistentemente e si rotola a terra di continuo. Essendo pronta ad accoppiarsi è più attirata dai maschi. Dura in genere una settimana.
- Interestro: la fase di rigenerazione. Dipende da gatta a gatta, ma in genere è di 3 giorni.
- Diestro: se non rimane incinta, la gatta non ha ovulato. Tende quindi a essere molto aggressiva se il gatto maschio vuole avvicinarsi e risente i sintomi della gravidanza, pur non essendo incinta. Dura circa 2-3 giorni.
- Anestro: l’ultima fase è quella dell’anestro, il gatto femmina non è attivo sessualmente ed è molto più tranquillo. Dura circa 2-3 giorni.
Il calore dei gatti dunque, dura in genere una settimana e si ripete ogni dieci giorni, consentendo a tutte le fasi di compiersi. Questo periodo estrale dura tutto l’anno, tranne nei mesi invernali a causa delle temperature troppo rigide. Se la fecondazione non avviene, i periodi di calore dei gatti femmina continuano.
Se la gatta invece dovesse accoppiarsi, il pene del gatto maschio dotato di spunzoni visibili a occhio nudo, graffiando le parti intime della gatta, induce l’ovulazione, assicurandosi in tal modo che l’accoppiamento tra i due gatti vada a buon fine.
Come si fa a calmare una gatta in calore?
Se la gatta è in calore è bene starle accanto. A causa dei continui sbalzi d’umore, necessiterà delle vostre attenzioni. È dunque bene preoccuparsi per lei.
Se la gatta è in calore, noterete un aumento esponenziale dei miagolii, che diventano anche più acuti e insistenti, quasi lamentosi. La gatta inoltre, tenderà a strofinarsi sul pavimento con insistenza e dovunque riesca. Questo comportamento è dovuto al fatto che, strusciandosi contro le superfici verticali e l’uomo, lascia il suo odore ed è più facilmente trovabile e raggiungibile dal gatto maschio. In questo periodo, noterete un attaccamento morboso a tutti i membri maschili della famiglia, e avrà tendenza a spruzzare urina per marcare il territorio proprio come il gatto maschio.
Inoltre, durante il calore, il gatto femmina soffre molto, sia per l’instabilità mentale e fisica, che per le infiammazioni ai genitali e per la mancanza di un maschio. Non è raro, vedere una gatta in calore leccarsi con frequenza i genitali per darsi sollievo, o cercare di scappare di casa in cerca di un maschio.
La sterilizzazione
Per tale ragione, se non avete intenzione di avere altri animali in casa, la soluzione migliore è sterilizzarla. In tal modo il calore sparisce completamente.
Se non volete optare per la sterilizzazione, esistono dei farmaci che possono essere somministrati nei momenti più critici ai vostri animali. Un uso prolungato potrebbe portare a gravi effetti collaterali come tumori mammari e infezioni uterine, per tale ragione è sempre bene consultare un veterinario prima di somministrare qualsiasi cosa ai gatti.
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Articolo revisionato da:
Francesco Reina
Assistente veterinario