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dove lasciare il gatto quando si va in vacanza: cat sitter e pensione per gatti

Dove lasciare il gatto quando si va in vacanza? Pro e contro di cat sitter e pensione per gatti

© Alena A; hedgehog94 / Shutterstock

Cat sitter o pensione per gatti? A chi lasciare Micio?

Di Clara Amodeo Redattrice

aggiornato il

Cat sitter o pensione per gatti? Ecco come scegliere dove lasciare il gatto quando si va in vacanza.

Dove lasciare il gatto quando si va in vacanza? Cat sitter o pensione per gatti? Questa domanda è ricorrenete quando si desidera partire per un viaggio e si è proprietari di uno o più animali domestici.

Il sogno di tutti i padroni è quello di portare con sé i propri amici a quattro zampe, ma spesso, purtroppo, bisogna far ricorso ad un cat sitter o ad una pensione per gatti.

Quando non si può portare Micio in vacanza

Alcune volte ci sono divieti che non permettono anche ai più zelanti di trasportare il proprio micio appresso:

  • dinieghi delle strutture ricettive
  • limitazioni delle compagnie aeree
  • impossibilità dettate dalle ambasciate di Paesi stranieri.

In questi casi, dunque, è necessario lasciare il nostro amico a quattro zampe a casa.

Ma chi si prenderà cura di lui in nostra assenza? E, quindi, è meglio optare per un cat sitter o per una pensione per gatti?

Dove lasciare il gatto quando si va in vacanza?

La risposta alla domanda "dove lasciare il gatto quando si va in vacanza?" non è univoca e dipende sia dal costo che si è disposti a sostenere sia dalle necessità che il felino ha.

Vediamo dunque assieme qual è la scelta migliore per voi e per il vostro amico a quattro zampe.

Le principali differenze tra cat sitter e pensione per gatti

La prima e più importante differenza che c’è tra catt sitter e pensione per gatti ha al centro il micio stesso: sappiamo bene quanto il gatto sia abitudinario e legato al suo ambiente domestico.

Il fatto di portarlo fuori casa potrebbe dargli non poco fastidio, con il rischio che non solo non si ambienterebbe nello spazio nuovo, ma serberebbe anche del rancore verso i padroni al momento del loro ritorno.

L’alternativa è il cat sitter che, tuttavia, non sempre è una persona specializzata nella cura dei gatti, né, tanto meno, è scontato che conosca il gatto in questione, trattandolo comunque nel migliore dei modi.

A queste limitazioni si aggiunge anche il fatto che un pet sitter a domicilio va cercato tra le conoscenze comuni o affidandosi a Internet, con il rischio di non trovarlo per tempo o, peggio, di trovarlo del tutto inadatto a ricoprire tale ruolo. Come comportarsi?

La pensione per gatti

Tali strutture sono molto diffuse su tutto il territorio italiano, in tutte le maggiori città, ma anche nei centri più piccoli.

Nella maggior parte dei casi la loro affidabilità è tracciata, grazie alle recensioni degli utenti della rete, oltre al fatto che si ha la garanzia che al suo interno vi operi personale specializzato nella cura e nella presa in carico dei felini.

L’affidabilità di tali strutture può poi essere ricercata anche assieme al proprio veterinario di fiducia, che può indicare dove e quale pensione per animali sia la più adatta per il vostro gatto.

Qual è il costo di una pensione per gatti?

Naturalmente non esiste un costo per una pensione per gatti che sia sempre uguale per tutte le strutture e su tutto il territorio nazionale.

Tale parametro varia infatti a seconda del posizionamento locale oltre che dei servizi offerti.

Quali sono i servizi che una struttura di questo tipo può fornire a chi ne fa uso?

Si va dal semplice nutrimento quotidiano alla cura e toelettatura, dalla possibilità di svagarsi all’aria aperta fino alle visite di controllo ogni settimana a opera di un veterinario specializzato. Il tutto in un edificio che può rimanere aperto tutto l’anno.

È tuttavia bene accertarsi che quella scelta sia una pensione per gatti senza gabbie: il gatto in gabbia è infatti una pratica vecchia e provativa che non deve più essere presente nelle strutture odierne.

Il cat sitter

Il servizio di cat sitting è un’ottima soluzione, a patto, però, che la persona scelta sia di fiducia e disposta a trasferirsi quotidianamente a casa vostra, per non alterare le abitudini del felino.

In generale, è difficile trovare una persona che risponda a tante necessità: oltre al fatto che diventare cat sitter è abbastanza semplice, la rete è colma di contatti di cui non è facile verificare l’affidabilità (provate solo a digitare “cerco cat sitter” e vi impressionerete!).

Anche in questo caso, dunque, è bene interpellare il veterinario di fiducia per sapere se ha nominativi da consigliare, mentre per sapere quanto costa un cat sitter bisogna rivolgersi alla singola persona e valutarne bene le competenze.

Se ci avete ripensato e volete portare il micio con voi, ecco cosa fare prima di portare il gatto in vacanza

Consigli utili

In linea di massima è sempre preferibile lasciare il gatto nel suo ambiente, con i suoi oggetti ed odori familiari; così facendo tollererà molto meglio la nostra assenza e limiterà lo stress.

In ogni caso, sia che si opti per la pensione, che per il cat sitter, sarebbe ottimale abituare il gatto alla nuova e temporanea situazione: possiamo portarlo a vedere la pensione e lasciarlo lì un'oretta in nostra presenza cosicché familiarizzi col posto oppure invitare per un caffè il cat sitter così da conoscerlo meglio noi ed il nostro micio!

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario

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