Pelo del gatto infeltrito, formazione di nodi, forfora nel gatto: sono solo alcuni dei casi in cui è necessario usare una spazzola per gatti per ridare al nostro amico a quattro zampe non solo una parvenza esteticamente bella, ma anche un manto più disteso e pulito, elemento, quest’ultimo, che va di pari passo con la salute fisica e mentale del felino stesso.
Ma per spazzolare il pelo del micio non esiste un solo tipo di spazzola: in questo articolo vediamo assieme quale utensile usare per ridare lucentezza al pelo del felino ed eliminare il pelo superfluo morto, oltre a dare qualche risposta utile alle domande sul tema più ricorrenti.
Tipi e usi della spazzola per gatti
La spazzola serve a districare i nodi e a eliminare i peli in eccesso, specie nel periodo della muta. Tuttavia, esistono diverse categorie di tale accessorio a seconda che si tratti di una spazzola per gatti a pelo lungo o di una per quelli a pelo corto.
Tra i vari tipi di spazzole abbiamo:
- la spazzola cardatore: dotata di setole di metallo, serve a sbrogliare, il pelo del gatto;
- la spazzola aspirante, che previene l’inalazione dei peli appena spazzolati.
- la lingua-spazzola, che può essere messa in bocca dal padrone proprio per simulare la lingua di una gatto mentre si lecca;
- la spazzola elettrica per gatti a pelo lungo, dotata di una serie di plus che possono essere azionati sfruttando la corrente;
- la spazzola autopulente, un grande aiuto specie quando si è finito di spazzolare il gatto.
Altri utensili utili
All’infuori del modello classico, poi, esistono:
- il pettine per gatti (o rastrello pettine), ideale specie in funzione antipulci;
- il guanto per spazzolare il gatto (noto anche come guanto spazzola), che funziona come una spazzola ma invece di essere impugnato viene indossato per un uso totale della mano;
- la spazzola per gatti furminator, una sorta di aspirapolvere portatile con spazzola rotante.
E per quello che riguarda l’uomo? Per togliere i peli del gatto dai vestiti e dagli arredi è bene dotarsi di una spazzola adesiva per togliere i peli dai vestiti.
Alcune domande sulla spazzolatura dei gatti
Di certo spazzolare il gatto non è un’attività semplice, non solo perché comporta fatica, ma anche perché il gatto stesso è, per sua indole, poco collaborativo.
Qui sotto abbiamo raccolto qualche domanda tra le più frequenti sul tema della spazzolatura, provando per ciascuna a dare una risposta.
Perché spazzolare il gatto?
Spazzolare un gatto non significa solo curarne l’estetica, ma anche badare alla cura del suo manto per eliminare il pelo morto e favorire l’ossigenazione della cute.
Dove spazzolare il gatto?
Se ci si trova in casa, è meglio farlo in una vasca o in un catino.
Se all’esterno, invece, premuratevi di non disperdere i peli in proprietà che non siano le vostre.
Come fare per spazzolare il gatto?
I gatti a pelo corto non vanno mai spazzolati in contropelo, mentre nei gatti a pelo lungo si spazzola prima la pancia, poi le zampe e per ultimo il dorso.
Ogni quanto si spazzola il gatto?
Si può spazzolare il gatto in qualsiasi periodo dell’anno, ma particolare attenzione deve essere conferita al momento della muta.
Come pulire una spazzola per gatti?
Dipende: a seconda che abbia parti meccaniche o elettriche (in questo caso non bisogna mettere la spazzola sotto l’acqua) o meno (allora si può procedere con la rimozione dei peli manuale e poi passarla sotto l’acqua).