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parto della gatta

Come funziona il parto della gatta?

© iarecottonstudio / Shutterstock

Quali sono i sintomi del parto della gatta e come aiutarla?

Verificato da un esperto del mondo animale, Francesco Reina , Assistente Veterinario
Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

La gravidanza è agli sgoccioli e l'ansia è tanta. Ecco qualche consiglio su come riconoscere i sintomi del parto della gatta e come poterla aiutare.

Il parto della gatta è un momento che riempie noi padroni di gioia, ma anche di timore. Per questo motivo è importante essere preparati sul comportamento da tenere in modo da poter aiutare nel miglior modo possibile la nostra coinquilina pelosa in questo meraviglioso e delicato momento.

Ecco quindi qualche consiglio su come comportarsi durante il parto del gatto. 

Quanto dura la gravidanza di un gatto?

Prima di addentrarci nel parto vero e proprio bisogna specificare quanto dura la gravidanza di un gatto. La gestazione di una gatta domestica dura circa 60 giorni (tra i 58 e i 69) e al momento del parto la cucciolata può essere di 4 o 5 gattini.

Se non si conosce la data del concepimento è possibile rendersi contro che il momento del parto è vicino a causa di alcuni comportamenti della gatta prima del parto.

Comportamento della gatta prima del parto

Quando il tempo è ormai agli sgoccioli la micia potrebbe mostrare alcuni comportamenti specifici. Ad esempio la ricerca di un luogo appartato, confortevole, caldo e protetto dove partorire è uno tra i primi segnali del lieto evento. Molte gatte, infatti, cercano uno spazio intimo (un angolo nascosto sotto un mobile, in un armadio ecc.) per partorire. Per aiutare la nostra amica pelosa possiamo provvedere noi stessi a “creare” un nido caldo e confortevole utilizzando la sua cuccia, cuscini e coperte.

Altro sintomo importante da osservare è l’irrequietezza: prima di partorire la gatta cammina nervosamente avanti e indietro o muta improvvisamente di comportamento passando dall’aggressività all’affettuosità o viceversa.

Anche l’eventuale salto di uno o più pasti, l’eccessiva pulizia della zona genitale o l’aumento del ritmo respiratorio possono voler indicare che la micia è pronta per partorire.

Come aiutare durante il parto del gatto?

Di norma il parto del gatto avviene senza grandi complicazioni e senza bisogno di alcun particolare intervento esterno. Quello che si consiglia ai padroni è di tenere semplicemente sotto controllo la situazione osservando che non vi siano particolari segnali di sofferenza da parte della gatta.

Se la micia piagnucola eccessivamente o lecca freneticamente l’area genitale, se si riscontra un’emorragia troppo abbondante o le secrezioni (muco e liquido amniotico) risultano di cattivo odore, chiamare immediatamente il veterinario di fiducia.

Quando durano il travaglio e il parto della gatta?

Il parto del gatto ha una durata più breve rispetto a quello del cane. Il travaglio comincia con il rilassamento della cervice e l’espulsione del primo sacco amniotico. A partire da questo momento possono passare anche 12 ore prima della nascita del primo cucciolo che, una volta nato, sarà pulito dalla mamma in modo tale da poter respirare.

Se mamma gatta non dovesse farlo teniamoci pronti con un asciugamano umido per asciugare il piccolo. Il tempo di attesa tra la nascita di un cucciolo e l’altro può variare da alcuni minuti fino ad arrivare a un’ora.

Cosa accade quando la gatta partorisce? Il cordone ombelicale

Durante il parto mamma gatta magia la placenta, stesso discorso vale per il cordone ombelicale (a cui la placenta è attaccata).

Nel caso in cui ciò non dovesse accadere sta a noi padroni tagliare il cordone, dopo averlo legato con del filo interdentale, a una distanza di più di 2 cm dall’ombelico.

Attenzione: per evitare di interferire nel legame tra madre e cucciolo nel caso in cui ci fosse bisogno di un intervento esterno per aiutare la gatta è importante utilizzare sempre i guanti.

Le indicazioni sopra elencate sono a titolo indicativo: rivolgersi in ogni caso per tempo al veterinario per dei consigli inerenti alla specifica situazione.

Comportamento della gatta dopo il parto con i gattini

Dopo il parto, la madre inizierà a leccare i gattini per asciugarli, stimolarne la respirazione e guidarli verso le mammelle della gatta, dando così inizio alle poppate in cui i gattini si nutriranno di colostro, liquido ricco di anticorpi.

Il periodo di allattamento dei gatti può durare da un mese a due mesi e mezzo. Dopo alcune settimane di vita, la gatta sposterà i gattini a uno a uno (tenendoli per la collottola) in un altro nido da lei creato.

Mamma gatta ha finito di partorire? Parola al veterinario per evitare complicazioni!

Nelle prime settimane di vita è consigliabile non disturbare mamma e cuccioli, tuttavia è possibile avvicinare alla mamma il cibo poiché in questo momento avrà bisogno di tanta energia (mangerà circa 3 volte più del solito). Siccome l’allattamento prevede molto sforzo, l’alimentazione del gatto dopo il parto dev’essere molto ricca di proteine, grassi animali e fibre.

Quando la gatta ha finito di mettere al mondo i suoi micini, chiedere consiglio al veterinario che saprà stabilire la dieta più adatta al caso specifico.

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