Il tumore nel gatto anziano è una malattia molto pericolosa che ha un’incidenza di circa 1 esemplare su 5. Esso può essere di forma maligna o benigna e può colpire diversi organi e funzioni vitali.
Il cancro maligno è il più pericoloso in quanto, se non diagnosticato in tempo, può comportare il decesso dell’animale. Come si manifesta il cancro nei gatti? E qual è la loro aspettativa di vita?
Tipi di cancro nei gatti
Si parla di tumore nel gatto anziano in quanto, rispetto a esemplari più giovani, sono più soggetti a sviluppare questo tipo di patologia.
I gatti sono più predisposti a sviluppare alcuni tipi di tumore.
I linfomi nel gatto
Tra i più comuni nei gatti si possono sviluppare i linfomi, ossia forme di cancro che riguardano il sistema immunitario. Questi sono spesso causati dal virus della leucemia felina e possono colpire, in contemporanea, il sistema nervoso, l’intestino, reni e i linfonodi.
Il carcinoma delle cellule squamose
Il carcinoma delle cellule squamose del gatto è un’altra forma di cancro ricorrente in questi animali. Esso colpisce i tessuti, in particolare naso, orecchie e bocca, e può risultare molto difficile da diagnosticare.
Mentre il sarcoma dei tessuti molli o fibrosarcoma, si sviluppa sottopelle, sui tessuti connettivi e presenta un decorso variabile.
Osteosarcoma nei gatti
L’osteosarcoma, invece, è un tipo di tumore delle ossa, può creare danni non solo alla colonna e alle ossa, generando fratture, ma può anche svilupparsi sui linfonodi e polmoni.
Cancro alle mammelle
Vi è anche il carcinoma alle mammelle, che può svilupparsi anche se il gatto è stato sterilizzato e può colpire anche gli esemplari maschi.
Altri tumori importanti nel gatto
Tra i tipi di cancro a cui bisogna porre maggiore attenzione vi sono:
- il mastocitoma: tumore della pelle che si evolve rapidamente ed è aggressivo, tanto da poter svilupparsi su tutto il corpo;
- il carcinoma respiratorio;
- gli adenocarcinomi dell'intestino e del fegato.
Come si capisce se il gatto ha un tumore?
I sintomi del tumore nel gatto anziano sono:
- Rigonfiamenti cutanei od ossei;
- Perdita di sangue;
- Ferite purulente che faticano a rimarginarsi;
- Inappetenza e perdita di peso;
- Vomito e diarrea;
- Disturbi della respirazione;
- Cambiamenti comportamentali (depressione);
- Miagolii strani;
- Distensione addominale;
- Debolezza;
- Alitosi;
- Aumento della salivazione;
- Itterizia.
Difficili da riconoscere e diversi a seconda del tipo di cancro, i sintomi del tumore nel gatto sono spesso confusi con malattie frequenti, di poco conto.
In tali casi, dinanzi l’insorgere di queste avvisaglie è sempre meglio consultare il proprio veterinario per poter agire in fretta con una diagnosi accurata e migliore prognosi della malattia.
Come viene diagnosticato il tumore nel gatto anziano?
Non risulta facile per un non specialista rendersi conto della presenza di questo male così subdolo qual è il cancro. Di qualunque tipo esso sia, non è mai una diagnosi facile da fare. In linea generale una semplice visita non basta a definire lo stato di salute in cui versa il gatto in caso di cancro.
In base ai sintomi presentati dal gatto, quest’ultimo può essere sottoposto ad accertamenti più approfonditi quali:
- analisi del sangue (effettuare di frequente per i gatti in età adulta);
- raggi;
- TAC;
- risonanza;
- elettrocardiogramma.
Cura e aspettativa di vita
La radio e chemioterapia, assieme all’intervento chirurgico sono le soluzioni più diffuse per poter curare il tumore nel gatto. La percentuale di risposta positiva a queste forme di trattamento è variabile e incerta.
Tuttavia, se non diagnosticato in tempo (o in caso di tumori troppo aggressivi), è possibile che il veterinario decida di non trattare la patologia. Infatti, quando la qualità di vita del gatto è già compromessa, dall’età o dallo stato di salute generale, la diagnosi di un tumore potrebbe non dare aspettative di vita molto alte per cui, un accanimento terapeutico sarebbe inutile.
Di fatto, purtroppo, anche la prevenzione risulta difficile nonostante tutti gli sforzi che ogni proprietario può fare per garantire al gatto una buona qualità di vita. Quando tutto ciò accade, grazie all’aiuto del proprio veterinario di fiducia, si può provare a fare del proprio meglio per alleviare le sofferenze del proprio amico a quattro zampe.
Amare il proprio gatto non comporta solamente battersi per lui per farlo stare bene, ma vuol dire anche lasciarlo andare quando è arrivato il suo momento.