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carcinoma squamocellulare nel gatto

Gatto bianco disteso al sole.

© IVVIVVI / Shutterstock

Gatto bianco? Attenti al carcinoma squamocellulare nel gatto

Di Flavia Chianese Zootecnica

Pubblicato il

L'esposizione frequente ai raggi ultravioletti può dare mutazioni della pelle: ecco cos'è e come prevenire il carcinoma squamocellulare nel gatto.

Una delle attività predilette dai nostri felini è quella di crogiolarsi al sole, beandosi di quei caldi raggi che fanno capolino dalla finestra. La luce solare è molto importante per loro, come per noi, per attivare la sintesi di vitamina D. 

Ma bisogna prestare attenzione, soprattutto se il gatto ha il pelo bianco. L’esposizione alle radiazioni solari può indurre lo sviluppo di uno dei tumori più comuni nel gatto (15%): il carcinoma squamocellulare nel gatto

Quali sono le cause del carcinoma a cellule squamose nei gatti?

La causa predisponente di questo tumore cutaneo è la radiazione solare. I raggi ultravioletti-UV possono causare ustioni (proprio come accade nell’uomo), note anche come "scottature solari del gatto". Questo arrossamento è doloroso ma fortunatamente reversibile. 

Tuttavia, un’esposizione frequente e\o ustioni ripetute, possono portare a mutazioni che causano il cancro, precisamente il tumore squamocellulare del gatto, l’equivalente del “melanoma” nell’essere umano. 

Questo tumore, che si sviluppa principalmente sulle orecchie, è la seconda causa più comune di cancro della pelle nei felini (dopo il fibrosarcoma del gatto). Come vedremo, richiede un trattamento rapido e spesso radicale.

Gatto rosso riposa al sole - Alexander Sobol / Shutterstock©

Come si manifesta il carcinoma squamocellulare nel gatto?

Nei gatti, i raggi UV causano scottature, che si manifestano con un eritema della pelle. In caso di esposizione ripetuta, l'arrossamento diventa persistente, talvolta associato a croste. Queste lesioni sono considerate precancerose e prendono il nome di cheratosi attiniche.

Le lesioni da cheratosi attinica si sviluppano principalmente sulle aree del corpo del gatto con poco pelo:

  • Bordi delle orecchie;
  • Palpebre e aree di pelo rado sopra gli occhi;
  • Naso.

Se l'esposizione al sole continua, queste lesioni degenerano, si diffondono e diventano più profonde, con ulcere e sanguinamenti.

A questo punto la pelle diventa cancerosa. Le orecchie sono le aree più colpite (55% dei casi) e con il progredire della malattia sembrano "consumarsi" poco a poco. 

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Non solo gatti bianchi!

I gatti nudi e i gatti bianchi sono i più sensibili alle radiazioni solari: i primi non sono protetti dal pelo, mentre i secondi non hanno melanina, il pigmento che protegge dai raggi UV.

Il carcinoma a cellule squamose colpisce generalmente i gatti di mezza età o più anziani (tra gli 8 e i 12 anni), ma i gatti bianchi hanno 13 volte più probabilità di ammalarsi di cancro della pelle rispetto agli altri. Anche i gatti a strisce bianche (bianchi e neri, soriani e bianchi, ecc.) sono a rischio se hanno le orecchie chiare.

Lo stile di vita gioca un ruolo nella comparsa di questo tumore indotto dai raggi UV. I gatti che vivono all'aperto in zone soleggiate sono più colpiti dal carcinoma a cellule squamose. Esiste una predisposizione maggiore anche in gatti che hanno contratto FIV o FeLV.

Lo Sphynx, il gatto nudo - Anna Trebuhina / Shutterstock©

Carcinoma squamocellulare del gatto: i sintomi

Quando un gatto bianco (o dal mantello chiaro) presenta croste e ulcere sui bordi delle orecchie o del naso, potrebbero essere il sintomo di un carcinoma a cellule squamose. Tuttavia, la diagnosi definitiva può essere fatta solo dopo l'analisi istologica delle lesioni al microscopio.

Come avviene l'esame istologico?

A tal fine, il chirurgo rimuoverà la lesione (se non si è ancora diffusa) o eseguirà una biopsia (rimozione di un piccolo pezzo di pelle danneggiata) sul gatto anestetizzato. Il campione verrà poi osservato da un patologo veterinario, che sarà in grado di determinare l'origine della lesione e il suo stadio.

Cosa succede se il carcinoma squamocellulare nel gatto non viene trattato?

Se non viene trattato, il tumore continuerà a progredire, distruggendo un numero sempre maggiore di aree, invadendo poi i linfonodi e gli organi più profondi (quest’ultima fase è piuttosto rara, poiché questo tumore è aggressivo soprattutto a livello locale). Tuttavia, se la malattia viene presa in tempo, può essere curata: ecco come.

Se il gatto presenta croste non cicatrizzate sui bordi delle orecchie o sul naso, rivolgetevi subito al veterinario!
Gatto Siberiano al sole.​© Shebeko / Shutterstock

Qual è la cura per il carcinoma squamocellulare nel gatto?

Il trattamento deve essere precoce e aggressivo. Quando possibile, va praticata la rimozione chirurgica, poiché rimane il trattamento di maggior successo, soprattutto quando le lesioni sono inferiori ai 2 cm di diametro.

Questo comporta interventi radicali come rinotomia e otectomia, che possono essere, negli stadi avanzati, anche piuttosto invasive:

  • L'otectomia (asportazione di parte dell'orecchio) è un intervento semplice, che consiste nel tagliare la pelle e la cartilagine del padiglione auricolare sotto la lesione cancerosa. La pelle viene poi suturata e l'animale deve portare un collare per quindici giorni; il risultato estetico è soddisfacente.
  • La rinotomia (asportazione parziale o totale del naso) è più delicata.

Quando la chirurgia non è possibile, la radioterapia dà buoni risultati. Si può prendere in considerazione anche la chemioterapia locale.

Come prevenire il carcinoma squamocellulare del gatto?

Il modo migliore per prevenire questo cancro indotto dai raggi UV, è quello di applicare della crema solare sulle aree sensibili, proprio come facciamo noi per proteggere la nostra pelle. Vanno bene anche quelle a uso umano.

Tuttavia, nella pratica è possibile mettere la crema sulle orecchie senza problemi, mentre sul naso e sulle palpebre risulta piuttosto scomodo, per via del leccamento istintivo di micio e per la vicinanza ai bulbi oculari. Per ovviare a questo problema, sarebbe opportuno evitare di far uscire il gatto nelle ore più calde e assolate della giornata.

Aspettativa di vita del carcinoma squamoso del gatto

Il carcinoma a cellule squamose è una neoplasia maligna, ma nonostante ciò, se presa in tempo può essere curata completamente: nella maggior parte dei casi non dà origine a metastasi e non penetra in profondità negli organi interni.

Può essere tuttavia piuttosto aggressivo e peggiorare notevolmente la qualità della vita di Micio, per questo va trattato precocemente e con un approccio deciso!

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