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gatto con ascesso

Come curare un ascesso nel gatto?

© Elena11 / Shutterstock

Quali sono i rimedi naturali contro l'ascesso nel gatto?

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Curare l’ascesso nel gatto con rimedi naturali si può, anche se non tutti scelgono questa terapia alternativa. Ecco i principali farmaci alternativi.

L’ascesso nel gatto e i rimedi naturali che possono essere usati per eliminarlo, con farmaci omeopatici o fitoterapici, non sempre hanno riscontri positivi e, spesso, non sono neanche presi in considerazione dai veterinari.

Come per gli esseri umani, infatti, questo ambito della medicina, definita alternativa, ha la peculiarità di basarsi sul credere fermamente nei benefici apportati dalla natura. Non tutti i medici approvano queste cure e pochi le sanno applicare. Vediamo quali sono le possibili alternative della cura dell’ascesso nel gatto.

Cos’è un ascesso?

L’ascesso cutaneo nel gatto un’infezione batterica della pelle che si forma su ferite e graffi. Ciò accade perché il gatto leccandosi trasferisce con la sua saliva ricettacoli di germi e batteri sulla carne viva.

Questi corpi estranei, reagendo con il sistema immunitario dell’animale creano i presupposti di un processo infettivo, dunque un’infiammazione con accumulo di pus maleodorante.

Gli ascessi nel gatto tendono a formarsi, generalmente, sulle zampe, sui denti (ascesso dentale), sul muso, sulle guance, al collo e sulla base della coda o anche a seguito di una ferita prodotta da un corpo estraneo che ha lasciato dei residui al suo interno.

Gli esemplari ad alto rischio sono quelli con basse difese immunitarie, tra cui gatti affetti da FeLV, FiV e soggetti diabetici.

Come riconoscere l'ascesso nel gatto?

L’ascesso nel gatto è facilmente riconoscibile poiché si presenta con un rigonfiamento cutaneo caldo e dolente, ben visibile e percettibile al tatto. Tutt’intorno è possibile che la zona sia interessata da una perdita di pelo. La formazione di pus all’interno della bolla infetta è soggetta a cambiamenti. Nella sua fase matura, infatti, diventa di consistenza più morbida e si prepara ad aprirsi per permettere la fuoriuscita di pus.

Tra altre manifestazioni sintomatiche, a seconda della gravità della situazione e della profondità dell’ascesso stesso, è possibile che il gatto presenti malessere generale, febbre, inappetenza e comportamenti insofferenti provocati dal fastidio ed eventuale dolore provocato dal processo infettivo.

Come curarlo?

Quando l'ascesso si forma è bene portare il gatto al veterinario per una visita specialistica. Questa formazione infiammatoria è in genere curata con l’incisione della bolla di pus, la pulizia della ferita con acqua ossigenata e una terapia antibiotica.

L’incisione, ovviamente, non deve essere praticata fai da te ma affidata alla professionalità del medico. Queste informazioni, dunque, non devono in alcun modo sostituire il parere del proprio medico.

Tuttavia, se il gatto lecca l'ascesso da solo perché prova fastidio, questo potrebbe scoppiare da solo favorendo la pratica veterinaria. In questi casi è bene subito portare il gatto al controllo del medico, per evitare che l’infezione si aggravi.

Per scegliere la terapia antibiotica adatta a favorire una ripresa rapida, il gatto può essere anche sottoposto ad esami di laboratorio atti a far capire al medico con quali tipi di batteri ha a che fare.

Ascesso nel gatto e rimedi naturali

Per ascessi non gravi e poco profondi si può ricorrere a rimedi naturali che prevedono impacchi caldi alla calendula, atti a favorire la fuoriuscita del pus. Una volta che il pus è stato eliminato, infatti, la ferita tenderà a rimarginarsi da sola.

Per quanto riguarda il processo di guarigione dell’infezione, successiva all’eliminazione del pus, in accordo con il veterinario, meglio se specializzato in medicina alternativa, è possibile utilizzare rimedi naturali a supporto delle difese immunitarie del gatto.

Rimedi omeopatici

In presenza di ascessi suppuranti e purulenti è possibile optare per rimedi omeopatici come Hepar Sulfuris Calcareum, da 5CH per il drenaggio del materiale infetto o da 30CH se si vuole far riassorbire il pus.

Mentre per la cura dell’infiammazione, la riduzione del gonfiore, gli stati febbrili e per favorire la cicatrizzazione vi sono i farmaci omeopatici come Apis, Omeogriphi e Silicea.

Fitoterapia

Per quanto riguarda la fitoterapia, invece, vi sono degli immunostimolanti che possono aiutare a ridurre le manifestazioni sintomatiche di questa patologia:

  • Echinacea;
  • Aloe;
  • Uncaria;
  • Propoli;
  • Argentum Colloidale.

Questi rimedi sotto forma di gocce o granuli sono somministrati al gatto per via orale, diluendo il composto in acqua e, eventualmente, usando una siringa senz'ago.

Mai dimenticare di consultare il veterinario prima di tutti!

Curare il proprio gatto con rimedi omeopatici o fitoterapici costituisce una scelta alternativa che ha come obiettivo quello di evitare di somministrare al gatto antibiotici. La percentuale di riuscita di queste terapie, tuttavia, non costituisce la certezza del successo e della pronta guarigione.

Infatti, il principio cardine dell’omeopatia è quello di curare, con dosi molto diluite, infezioni o altre patologie con lo stesso virus, batterio o causa soggiacente l’avvenuta alterazione medica.

Se si opta per queste soluzioni è bene seguire attentamente i consigli e le dosi prescritte dal veterinario.

È il veterinario il miglior amico di Micio! Ecco come scegliere quello giusto!

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario 

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