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come insegnare al cane il suo nome

Come insegnare al cane il suo nome?

© Tumisu/ Pixabay

Ecco come insegnare al cane il suo nome!

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Pronti ad accogliere un nuovo cucciolo in casa? Ecco alcuni consigli utili su come insegnare al cane il suo nome!

Oggi scopriamo insieme qualche consiglio utile su come insegnare al cane il suo nome. Questa lezione è infatti la prima e la più importante per accogliere Fido nella sua nuova vita.

Che sia un cucciolo che muove i suoi primi passi nel mondo o un esemplare adulto, vediamo quali sono le astuzie da mettere in pratica per insegnare al cane il suo nome.

Come insegnare a un cane il proprio nome passo per passo

Vi state preparando ad accogliere il vostro cucciolo in casa. Questo nuovo compagno di vita ha probabilmente un nome che avete scelto per lui, quindi è importante insegnargli molto rapidamente a capire che è il suo, in modo che risponda quando lo chiamate.

Questo processo di apprendimento però non è sempre facile, poiché il piccolo non si è ancora confrontato con l'addestramento, le sue fasi, i suoi vincoli e i suoi processi. Quindi vediamo passo per passo come insegnare al cane il suo nome.

Primo passo: scegliere il nome giusto!

Innanzitutto, è necessario sottolineare l'importanza del nome scelto. Noi di Wamiz consigliamo di sceglierne uno che

  • non sia più lungo di due sillabe,
  • che permetta di richiamare Fido rapidamente,
  • che suoni bene,
  • che si possa pronunciare facilmente.

Può sembrare un consiglio un po' banale, ma quanti cani ci sono in giro con nomi che non hanno senso? Decisamente troppi! Nomi lunghi e composti a cui il nostro amico a quattro zampe non si abitua mai, nomi molto fantasiosi che i proprietari non riescono a pronunciare dopo poche settimane, e così via.

Il nome che avete scelto per il vostro cucciolo soddisfa tutti questi criteri? Allora è il momento di insegnargli a riconoscersi quando lo si chiama per nome.

Insegnare al cane il suo nome…con dolcezza!

Bisogna sempre premiare un buon comportamento.© Pezibear/Pixabay

Per insegnare al vostro cucciolo a capire il suo nome (e in generale per insegnargli qualsiasi comando per tutta la vita), l’addestramento con una metodologia dolce e calma è quello più adatto ed efficace.

Per imparare, il vostro animale domestico ha bisogno di sostegno e incoraggiamento, il che significa rinforzo positivo e snack premio (e carezze!) per incoraggiarlo nei suoi successi, ma anche fermezza nel tono della voce.

Quando parliamo di fermezza, parliamo di coerenza e determinazione. Se volete che il vostro cane vi ascolti e impari, bisognerà rimanere fermi sulle vostre posizioni e non cambiare idea solo perché lui vuole fare di testa sua.

Qualche consiglio in più!

È importante ricordare che la violenza, la brutalità, le punizioni e le umiliazioni non trovano posto nell'educazione dei cani (o di qualsiasi altro animale). Sono totalmente controproducenti, perché l'animale percepisce questa violenza come un'ingiustizia e si sottomette agli ordini per paura, non per il desiderio di compiacere il padrone. Un rapporto tra cane e padrone basato sulla violenza è fragile, e può rivelarsi distruttivo, poiché non è basato sulla fiducia.

Inoltre, non bisogna dimenticare che si ha a che fare con un cucciolo, che non è ancora in grado di capire cosa sia l'apprendimento. Quindi non siate troppo esigenti e armatevi di pazienza. Ripetendo il suo nome, incoraggiandolo e premiandolo, ci prenderà la mano, proprio come tutti gli altri comandi che gli insegnerete. È ancora giovane, quindi sta a voi adattarvi per primi!

…Nel giusto contesto

Iniziate a lavorare in un luogo tranquillo, senza troppi stimoli, in modo che il cucciolo possa concentrarsi il più possibile: è consigliabile creare un ambiente sereno, tranquillo e adatto per iniziare l'apprendimento.

È inoltre importante non rendere l'esercizio troppo complicato fin dall'inizio; è molto importante procedere per gradi. Se si cerca di andare troppo in fretta, non si otterrà il risultato desiderato.

…e al momento giusto!

Se il luogo è importante, anche il momento deve essere quello giusto! Non bisogna iniziare l’addestramento quando l’animale è addormentato, stanco, affamato, concentrato su qualcos'altro o non sta bene. Bisogna scegliere un momento in cui è vigile, attivo (ma non troppo attivo, perché non ascolterebbe) e pronto a imparare. In questo modo si eviteranno inutili perdite di tempo.

Inoltre, bisogna sempre procedere per gradi e non pretendere di insegnargli tutto in una volta. Una volta terminata la fase uno, e ci si rende conto che è stata completamente acquisita e integrata, si può passare alla fase successiva. Se si saltano le tappe, ci si ritroverà al punto di partenza e tutti gli sforzi fatti saranno stati vani.

Chiamate il cane per nome

Una volta trovato il buon momento e il posto giusto, cominciare chiamando l'animale per nome, pronunciandolo da solo (non in una frase) e con una voce piuttosto acuta. Ciò contribuirà ad attirare la sua attenzione.

Se il cucciolo si gira, accarezzatelo e premiatelo con uno snack come ricompensa. Non esitate a esagerare con le coccole, in modo che capisca che ha reagito come dovrebbe. Non abbiate paura di essere ridicoli: sarà utile per entrambi. D'altra parte, se non risponde, ripetete l'esercizio più tardi. Non serve insistere e, soprattutto, non punite il cucciolo.

Insegnare al cane il suo nome: l’importanza della costanza

Per aiutare l’animale a imparare il suo nome e tutti i comandi successivi, dovrete mantenere le sessioni brevi e ripetitive: 10 minuti al massimo per un cucciolo e fino a 15 minuti per un cane adulto. Trascorso questo tempo, l'animale perde la concentrazione e l'interesse per l'esercizio. Di conseguenza, se insistete, non sarà in grado di imparare e percepirà l'addestramento come una punizione.

Una volta che il cucciolo ha acquisito la padronanza del suo nome, si può provare l'esercizio in un ambiente leggermente più stimolante. Anche in questo caso, però, siate coerenti e fatelo gradualmente: iniziate con un giardino o un parco poco frequentato, ma evitate di andare direttamente in città o in un ambiente ricco di stimoli.

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