La distrofia della cornea è un disturbo ereditario con basi genetiche, meno comune nel gatto rispetto al cane.
Se abbiamo notato un peggioramento della vista nel nostro animale, sottoponiamolo quanto prima a visita dal veterinario per limitare la progressione della malattia.
Cos’è la distrofia della cornea?
La distrofia della cornea nel gatto è una patologia oculare non infiammatoria che interessa lo strato superficiale dell’occhio: la cornea.
Permette alla luce di raggiungere la retina per focalizzare le immagini.
Generalmente in caso di distrofia, nel gatto sono visibili piccole lesioni opache di colore grigio/biancastro sulla superficie corneale. La condizione può condurre ad un peggioramento della vista fino alla totale cecità.
Tale patologia corneale è caratterizzata da depositi anomali di calcio e colesterolo all’interno della cornea. Anche se non sono propriamente corpi estranei, vanno a compromettere gli strati corneali superficiali e/o profondi.
Solitamente la distrofia della cornea è bilaterale, e non si accompagna ad altre patologie, fatta eccezione per l’ipotiroidismo.
Andiamo a vedere nello specifico i tipi di distrofia corneale e i relativi sintomi.
Distrofia della cornea: sintomi e tipologie
La cornea si compone di 5 strati.
A seconda della causa e dello strato colpito, la distrofia della cornea nel gatto si divide in 3 tipologie.
Distrofia dell'epitelio corneale
Questo tipo di distrofia corneale spesso è associata ad un anomalo sviluppo dello strato superficiale della cornea, l’epitelio corneale.
Si manifesta tipicamente entro un anno di vita, e può avere una lenta progressione.
Sintomi:
- Visione quasi sempre nella norma;
- Spasmo oculare;
- Lesioni corneali circolari di colore grigio o bianco;
- Possibile sviluppo di ulcere corneali (dolorose).
Distrofia dello stroma corneale
Causata dai depositi di colesterolo nello strato intermedio della cornea: lo stroma corneale.
Sintomi:
- Perdita graduale della vista causata dalla diffusa opacizzazione;
- Lesioni di forma circolare/ovale, di colore grigio/bianco/argento;
- Spesso associato alla razza Manx.
Distrofia endoteliale
È causata dalla degenerazione dello strato profondo della cornea, l’endotelio. Si manifesta in età precoce.
Sintomi:
- Visione anormale;
- Gonfiore e ulcere corneali.
Diagnosi di distrofia della cornea
La diagnosi di distrofia della cornea viene fatta dal veterinario, o - ancor meglio - da un veterinario specializzato in oftalmologia.
A facilitare la diagnosi saranno: la storia clinica dell’animale, l’età a cui si sono notati i primi sintomi e le eventuali patologie pregresse.
Si utilizza un biomicroscopio (o lampada fessurata) a luce blu, talvolta in combinazione con fluorescina.
La fluorescina (colorante ottico) verrà utilizzata per evidenziare eventuali gonfiori, macchie, ulcere e altre anomalie della cornea. Non è un metodo invasivo.
Come provare a capire se il gatto ha la distrofia della cornea?
Un piccolo test può aiutare il veterinario a capire se il nostro gatto è affetto da distrofia della cornea.
Come? Osservando i suoi spostamenti all’interno di una stanza. Proviamo a capire se:
- è in grado di riconoscere il movimento di piccoli oggetti che oscillano davanti ai suoi occhi;
- se sbatte le palpebre quando un oggetto è molto vicino.
Altri esami diagnostici utili sono:
- Emocromo completo (analisi del sangue);
- Urine;
- Test del glaucoma.
Trattamento della distrofia della cornea
Non c’è una cura risolutiva per la distrofia della cornea, tuttavia il trattamento varia in base alla tipologia di distrofia e alla sintomatologia presente.
Il progredire della malattia non può essere bloccato, ma con le adeguate cure e qualche cambiamento nella dieta, il problema può essere contenuto anche per molti anni.
La distrofia della cornea, una volta diagnosticata va regolarmente monitorata.
Come abbiamo visto infatti, in alcuni casi, e più spesso nel gatto anziano, possono svilupparsi ulcere corneali.
La distrofia della cornea è dolorosa?
No, a meno che non sorgano complicazioni come le ulcere corneali.
Se subentra l’ulcerazione è indispensabile contattare il veterinario: se questa non viene trattata, oltre a provocare dolore nell’animale, può progredire portando alla perforazione della cornea.
Le ulcere corneali, comprese le ulcere superficiali, possono essere trattate con terapia antibiotica per eliminare l’infezione, e nei casi più gravi con l’intervento chirurgico o con l’enucleazione (rimozione del bulbo oculare).