Verdi, azzurri, nocciola, gialli… gli occhi dei gatti possono essere delle tinte più diverse, ma i gatti vedono i colori? Per molto tempo si è creduto che i gatti non fossero dotati della capacità di distinguere i colori e che vedessero in bianco e nero.
Gli studi più recenti hanno rivelato che non è proprio così. Ecco, di seguito, spiegate le capacità visive del gatto.
Caratteristiche dell’occhio del gatto
In primo luogo, l'agilità e la grazia del gatto sono dovuti alla sua anatomia. A supporto di questa, però, troviamo anche una capacità di vedere diversa dalla nostra (dovuta al fatto che il gatto è essenzialmente un cacciatore).
Ma prima di parlare di come vedono, è bene far chiarezza su come è strutturato l’occhio del gatto.
Gli occhi del gatto variano in funzione della razza?
In maniera generale si può affermare che gli occhi del gatto non variano a seconda della razza, anche se ci sono alcune piccole differenze, come per esempio nel gatto Birmano in cui gli occhi sono leggermente più sporgenti.
Struttura degli occhi del gatto
L’occhio del gatto è costituito da tre membrane concentriche: all’interno troviamo la membrana nervosa, all’esterno quella fibrosa (composta dalla cornea e dalla sclera) e in mezzo a queste due vi è una spessa membrana vascolare (costituita da coroide, corpo ciliare e iride).
La parte più esterna dell’occhio è costituita da un rivestimento cutaneo: si tratta di tre palpebre, una delle quali è trasparente (membrana nittitante), si trova al di sotto delle altre due e copre interamente l’occhio quando le altre due si chiudono. Al di sotto delle palpebre troviamo le ghiandole lacrimali che hanno il compito di umidificare l’occhio.
Come vede un gatto? La vista del felino
Entrando dentro l’occhio al centro dell’iride troviamo la pupilla, la cui funzione è di regolare la luce ricevuta. A trasmettere le immagini al cervello, invece, ci pensa la retina.
Questa, con i suoi milioni di recettori capta la luce e attraverso il nervo ottico la codifica per farla arrivare al cervello che, alla fine, la converte in immagine. Quindi i gatti vedono i colori!
La visione notturna, il campo visivo e la visione periferica nei gatti
I gatti hanno un campo visivo più ampio rispetto a quello umano: 200 gradi rispetto a 180°. Questo perché, non bisogna dimenticare che, per quanto piccolo, il gatto è un cacciatore e deve poter reperire al meglio la sua preda.
I gatti vedono a colori?
È interessante sottolineare che anche la sua visione periferica è più ampia rispetto all’uomo (30° contro 20°), ma la loro visione da lontano risulta più difficile rispetto a quella umana. I gatti, infatti, non riescono a mettere a fuoco: devono precisamente trovarsi a non più di 6 metri di distanza per non vedere sfocato.
Come vede il gatto di notte
Infine, i felini vedono di notte dalle 6 alle 8 volte meglio dell’uomo, grazie al numero di fotorecettori che compongono la retina e della forma delle pupille (che ricorda un’ellissi), che possono dilatarsi al buio creando così un effetto macchina fotografica.
Nickolay Lamm e il mondo visto dai gatti
Nell’ultimo decennio grazie allo sviluppo degli studi effettuati sulla vista del gatto sono numerosi i progetti che vogliono riporre “come vedono i gatti” agli esseri umani.
Tra questi, quello di Nickolay Lamm è probabilmente il più conosciuto. Questo artista americano, amante dei gatti da sempre, ha elaborato la visione del gatto mettendola a confronto con quella dell’essere umano e creando così delle foto in cui poter vedere la differenza.
Così facendo Lamm ha portato l’uomo a mettersi nei panni dei felini, per mostrare quali sono le differenze tra i due tipi di modi di vedere.
Che colori vedono i gatti?
Per prima cosa bisogna sfatare un mito sui nostri piccoli amici: i gatti vedono i colori e non sono daltonici. E quindi di che colore vedono i gatti? Secondo alcuni studi i gatti vedono i colori blu, giallo, violetto e verde. Mentre non riuscirebbero a distinguere il marrone, il rosso e l’arancione.
Tutto questo perché, contrariamente all’uomo, i gatti non sono dotati della fovea, la regione della retina che concentra nell’area centrale dei fotorecettori specifici per alcuni pigmenti di luce. Quindi i gatti vedono i colori, sì, ma solo alcuni!
Pulizia degli occhi del gatto
Per prendersi cura al meglio dei mici è bene effettuare di tanto in tanto un’accurata pulizia degli occhi del gatto, anche quando il felino non manifesta particolari disagi.
Ricordiamo che il gatto è un predatore la cui tendenza è quella di vivere in natura e la polvere domestica può risultare fastidiosa per i suoi occhi.
Con l’ausilio quindi di una garza sterile imbevuta di camomilla (antinfiammatorio naturale) infusa in acqua, tamponare delicatamente gli occhi del gatto.
La congiuntivite felina
Anche i nostri piccoli felini possono soffrire di congiuntivite esattamente come noi. L’infiammazione della congiuntiva porta i mici ad avere dolore agli occhi, che si presentano arrossati, lacrimanti e in alcuni casi la terza palpebra del gatto risulta biancastra.
In questo caso si può intervenire effettuando regolari pulizie con la camomilla e, una volta pulito l’occhio, utilizzare una pomata specifica preferibile al collirio perché ha un’azione più duratura nella cura per la congiuntivite del gatto.