Il gatto soriano è il Gatto per antonomasia, quello che tutti immaginiamo quando pensiamo a un micio. Si tratta dei comunissimi meticci, cioè esemplari senza alcun pedigree e impossibili da classificare in una specifica razza.
Popolano le nostre strade, si intrufolano nei vicoli, saltano staccionate, sono ospiti di gattili e colonie feline, ma soprattutto delle nostre case e restano i sovrani indiscussi del loro territorio.
Le origini del gatto
Esattamente come il cane discende dal lupo, il gatto domestico (Felis catus), cioè il gatto diffuso ai nostri giorni, è un diretto discendente del Felis libycus, una specie originaria dell'Africa settentrionale. Fino a pochi anni fa si pensava che quest'ultimo fosse stato addomesticato (e poi venerato come un dio) dagli Egizi tra il 5000 e il 2500 a.C. grazie alla sua abilità di cacciare i roditori nei granai.
Le teorie più recenti affermano invece che esso sia giunto in Egitto dall'Oriente già addomesticato, ma sta di fatto che da qui si è poi diffuso in tutto il mondo, dando vita a una moltitudine di gatti domestici. Essi, ormai abituati alla vita con l'uomo e pur avendo conservando un forte spirito di indipendenza, costituiscono appunto gli odierni gatti soriani, cioè gatti comuni e non appartenenti ad alcuna razza specifica.
Come non confondere il gatto soriano dal gatto europeo?
Un comune errore consiste nel considerare i termini "soriano" e "gatto europeo" come sinonimi oppure nel differenziare queste due razze in base al mantello.
Niente di grave ma... facciamo un piccolo salto nella storia e vediamo perché le cose non stanno propriamente così!
Differenze storiche
La risposta ci viene data dalla selezione delle razze feline, operata dall'uomo a partire dagli inizi del '900, che ha portato alla creazione di quelle tuttora presenti (come il Persiano, il Somalo, il Certosino etc..).
Anche i soriani ne hanno fatto parte e, tra essi, sono stati scelti i più belli ed eleganti. Questi ultimi, dopo questo lungo processo di selezione, nel 1983 hanno finalmente dato vita a una nuova razza riconosciuta dalla FIFe (la Federazione Internazionale Felina): il gatto europeo.
Esso, quindi, deriva dal soriano costituendone una sorta di esemplare più pregiato e dotato di pedigree, sebbene la differenza tra i due resti comunque piuttosto effimera e i rispettivi esemplari non immediatamente distinguibili, se non esaminandone attentamente i caratteri somatici e la genealogia.
Cosa c'entra il mantello in tutta questa questione?
Il mantello delle due razze di gatto, soriano ed europeo, ha contribuito a creare confusione e fraintendimenti. Poiché, come abbiamo visto, quest’ultima deve rispecchiare precisi standard. Tra essi figura anche il mantello, che deve necessariamente essere striato (conosciuto con il nome inglese di “tabby”, derivato dal termine Attabiyah, una zona del Medio Oriente dove si produce una seta con queste caratteristiche). Esso presenta tre tipiche strisce che partono dalla fronte del micio e lo percorrono per tutta la schiena, dando poi origine al resto della striatura e colorazione.
Il soriano, invece, meticcio per eccellenza, presenta ovviamente tutti i manti possibili e immaginabili e fra essi il più comune è proprio quello striato. Da qui nasce la confusione sull’identificazione dovuta al manto!
Come si riconosce il gatto soriano?
Rispondere a questa domanda è praticamente impossibile! Infatti, se ci guardiamo attorno, vediamo quanti gatti comuni e meticci popolano il nostro mondo, ciascuno col proprio colore del pelo, personalità e caratteristiche generali. Se prendiamo in considerazione l'aspetto fisico, possiamo definire delle caratteristiche generali, seppur anche in questo caso vi possono essere delle grandi differenze dovute allo stile di vita del singolo individuo.
In generale i maschi sono un po' più grandi delle femmine e il peso, per entrambi, varia tra i 3 e i 6 kg; l'aspetto è robusto, ma slanciato, e la coda abbastanza voluminosa. La testa è tondeggiante con orecchie ben distanti e occhi rotondi.
La vita media di un gatto soriano
Come spiegato precedentemente, il gatto soriano non ha caratteristiche specifiche di razza ed, essendo un mix di gatti di diverse origini, la sua aspettativa di vita può variare.
Se dovessimo rispondere alla domanda su quanto vive un gatto soriano, potremmo dire, in generale, che potrebbe vivere da 12 a 16 anni, ma molti possono superare questa fascia di età e vivere fino a 18 o anche 20 anni con le giuste cure e l'ambiente adatto.
Tuttavia, l'aspettativa di vita dipende da vari fattori, tra cui la genetica, l'alimentazione, l'esercizio fisico, le cure veterinarie, l'ambiente in cui vive il gatto e la prevenzione di malattie e infortuni. L'aspettativa di vita è solo una stima e ogni gatto è un individuo unico.
Che carattere ha il gatto Soriano?
Ci sono individui socievoli e giocherelloni, altri meno avvezzi alle carezze e alle coccole e più solitari, altri ancora affettuosi o, al contrario diffidenti.
Il soriano è comunque un gatto molto intelligente, ottimo cacciatore e piuttosto vivace, anche se non disdegna affatto lunghi e frequenti sonnellini nell'arco della giornata per poi riattivarsi nelle ore notturne. Il soriano è poi un gatto straordinario anche per la sua capacità di resistere e guarire dalle malattie, oltre ad avere una grande capacità di adattamento alle situazioni sociali più diverse. In natura, infatti, arriva persino a spartire il territorio con i suoi simili a turni e orari ben stabiliti e condivisi.
Peraltro, il soriano è un gatto in grado di vivere egregiamente sia nelle nostre case come gatto domestico, sia nelle strade come randagio, sia di scegliere una vita intermedia tra le due, andando a popolare le colonie feline.
In conclusione possiamo quindi affermare, senza paura di essere smentiti, che i gatti apparentemente più semplici e senza nobili origini, siano, di fatto e proprio per questo, i più straordinari di tutti!