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I gatti possono mangiare l'uva

I gatti possono mangiare l'uva o fa male? Ecco cosa sapere.

© AnBoris / Shutterstock

I gatti possono mangiare l'uva e l'uvetta passa?

Di Flavia Chianese Zootecnica

aggiornato il

I gatti possono mangiare l’uva e l'uva passa? Scopriamo cosa può accadere se il nostro felino ingerisce questo frutto così amato da noi umani. 

"I gatti possono mangiare l'uva?" Ve lo siete chiesti assaporandone i suoi succosi chicchi e avete pensato di condividerli con il vostro amico felino che vi osserva interessato.

Sebbene sia difficile che l'interesse di Micio sia rivolto proprio all'uva, è possibile che il gatto abbia voglia di mangiarla perché idratante, rinfrescante, o anche che ne ingerisca un po' per gioco: sappiate che non è una buona idea.

Sebbene sia accertato che alcuni frutti fanno bene al gatto, esiste anche l’altra “fetta” della medaglia: negli ultimi 10 anni, sono aumentate progressivamente le segnalazioni di intossicazione da uva nelle specie domestiche più amate, quali cani e gatti. Non è ancora ben noto, tuttavia, il meccanismo con il quale questo frutto causi malessere nei nostri felini: cerchiamo di fare chiarezza.

I gatti possono mangiare l’uva?

No, è assolutamente sconsigliato far mangiare l'uva al gatto. Non solo l’uva fa male ai gatti, ma anche l’uva passa (o uva sultanina) può sortire gli stessi effetti. Il meccanismo attraverso il quale il frutto della Vitis Vinifera agisce ai danni del gatto non è ancora ben noto.

Sappiamo che alcuni frutti comunemente utilizzati nell’alimentazione dell’uomo possono rappresentare un pericolo per gli animali domestici, spesso per via dei semi: quelli della mela, ad esempio, contengono piccole quantità di cianuro che possono intossicare il gatto. 

Nel caso dell’uva, tuttavia, è sconsigliata l’ingestione dell’intero frutto: anche l’uva passa, infatti, che è priva di semi, può avere effetti nocivi sul nostro gatto. 

L’uva fa male ai gatti

Secondo uno studio del 2022, : è stato riportato che il 15% dei gatti che avevano ingerito uvetta nelle precedenti 24 ore, ha riportato una sintomatologia gastrointestinale, caratterizzata da:

Sono invece rarissimi i casi esistenti che dimostrano una correlazione tra l’ingestione di uva nel gatto e la comparsa dei sintomi associabili a insufficienza renale acuta. Sembra che Fido ne sia più suscettibile allo sviluppo dei sintomi, ed è per questo che anche per il cane l'uva e l'uvetta sono cibi assolutamente vietati

Perché l’uva è tossica per i gatti?

Come abbiamo detto non è ancora ben noto il perché il gatto possa sviluppare questa sintomatologia gostroenterica.

Tuttavia l’uva è molto ricca di tannini e flavonoidi, che sono sostanze mal tollerate dal regime carnivoro come quello del gatto. Allo stesso modo, un’eccessiva quantità di zuccheri, anch’essi abbondanti nel frutto della vite, è mal sopportata.

Altre ipotesi suggeriscono che siano la consistenza della buccia/dei semi a provocare il malessere; ma anche la presenza di pesticidi, micotossine o metalli pesanti non sono da escludere. 

Cosa fare se il gatto ha mangiato l’uva?

È molto raro che il gatto mangi dell’uva, o meglio, porzioni abbondanti di uva. Se per il cane è raccomandato indurre il vomito, per il gatto non ci sono linee guida specifiche: la maggior parte dei gatti non mostra sintomi per una piccola dose ingerita. In ogni caso contattate il veterinario. Nelle prime 24h, si può intervenire inducendo il vomito, anche se non vi è la comparsa di sintomi.

La quantità ingerita di uva o di uvetta, l’età e le condizioni di salute generali del vostro gatto sono elementi chiave da riferire al veterinario in modo che possa darvi le giuste indicazioni.

Quale altra frutta fa male al gatto?

Gli agrumi, l'avocado e la frutta secca sono altri tipi di frutta da evitare anche in piccole quantità nell'alimentazione del gatto. Gli agrumi sono sgraditi ai gatti, mentre l'avocado contiene nel seme e nella buccia una sostanza tossica chiamata Persin.

La frutta secca invece, in cui rientra anche l'uvetta, è spesso altamente calorica e non adatta al gatto. 

Intossicazione nel gatto: quando il disturbo è comportamentale

Se è piuttosto raro che un gatto possa ingerire quantità di uva o di uvetta tali da provocargli gravi conseguenze sulla sua salute, è invece più probabile che un comportamento alimentare squilibrato comporti un'ingestione smisurata di cibo o di oggetti, anche non commestibili. Tale disturbo è noto come sindrome di Pica, spesso associato a stress o a traumi più in generale. 

In caso di dubbi sull'alimentazione più corretta per il gatto, chiedete sempre consiglio al medico veterinario di fiducia.

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