I felini sono animali affascinanti sotto ogni punto di vista, persino per quanto riguarda il senso del gusto. Ma i gatti distinguono il dolce dal salato? La risposta non è così ovvia come potrebbe sembrare.
La percezione dei sapori nei felini è frutto di una combinazione tra genetica, fisiologia e comportamento alimentare (oltre che ad un'irresistibile e naturale tendenza ad essere capricciosi col cibo).
Capire come funzionano le loro papille gustative ci aiuta non solo a scegliere il cibo più adatto, ma anche a evitare errori nutrizionali. E soprattutto, ci permette di rispondere alla domanda che ci frulla in testa: i gatti distinguono il dolce dal salato?
Il senso del gusto nei gatti: come funziona?
I gatti distinguono il dolce dal salato? Scopriamone di più! A differenza dell’essere umano, che possiede circa 9.000 papille gustative, i felini ne hanno molte meno: circa 470. Questo significa che il loro gusto è meno sviluppato, ma non meno raffinato. L’apparato gustativo del gatto si è evoluto per rispondere alle esigenze di un predatore strettamente carnivoro.
Secondo uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences (Li et al., 2005), i felini domestici non possiedono il recettore TAS1R2, fondamentale per percepire il sapore dolce. Quindi, i gatti distinguono il dolce dal salato?
Come funziona la lingua del gatto: fisiologia dell'organo sensoriale
La lingua del gatto è un capolavoro di ingegneria naturale. Coperta da papille filiformi, ovvero piccole strutture simili a spine ricurve, è perfetta non solo per gustare ma anche per pulire il pelo e strappare la carne dalle ossa. Il rivestimento ruvido, simile alla carta vetrata, è composto da cheratina, la stessa sostanza delle unghie.
Dal punto di vista fisiologico, i recettori gustativi felini si trovano principalmente sulla parte posteriore della lingua. Tuttavia, come già accennato, non tutti i recettori sono presenti, ed è proprio questa assenza a spiegare perché "i gatti distinguono il dolce dal salato?" sia una domanda più complessa di quanto sembri.
Dolce o salato, cosa preferisce Micio?
Quando lasciamo incustodito un biscotto sul tavolo e il nostro amico felino lo annusa incuriosito, potremmo pensare che lo desideri. In realtà, ciò che lo attrae è l’odore o la consistenza, non il sapore dolce in sé. I gatti non sono attratti dallo zucchero per motivi sensoriali, ma piuttosto dalla texture grassa di certi alimenti.
I gatti distinguono il dolce dal salato? Ancora una volta: no, almeno non come lo intendiamo noi. Tuttavia, il sale è un gusto che riconoscono e che li attira, soprattutto se abbinato a cibi ricchi di proteine animali. Per questo motivo molti alimenti commerciali per gatti contengono sodio in quantità controllate per stimolare l'appetito.
Il dolce al gatto fa male? In che quantità può assimilarlo?
Anche se il nostro felino non percepisce il gusto dolce, potrebbe ingerire alimenti contenenti zuccheri. Ma è sicuro? La risposta è no, almeno nella maggior parte dei casi. Il metabolismo del gatto non è progettato per processare i carboidrati semplici, e un eccesso può portare a problemi come:
Sovrappeso e obesità
Diarrea o disturbi gastrointestinali
Diabete mellito
Danni al fegato o al pancreas
Secondo l’American Society for the Prevention of Cruelty to Animals (ASPCA), anche piccole quantità di cioccolato al gatto o dolci contenenti xilitolo sono potenzialmente tossici.
Il sale nella dieta del gatto: è solo una questione di gusto o anche di salute?
Al contrario dello zucchero, il sodio è un elemento necessario nella dieta felina. È coinvolto nel mantenimento della pressione osmotica, nella funzionalità muscolare e nella trasmissione degli impulsi nervosi. Tuttavia, come tutti i nutrienti, va dosato con attenzione.
Secondo le linee guida dell’AAFCO (Association of American Feed Control Officials), la dieta di un gatto adulto dovrebbe contenere almeno 0,2% di sodio. Ma dosi eccessive possono causare problemi renali nel gatto o ipertensione, specialmente negli esemplari anziani o con patologie pregresse.
In conclusione, è fondamentale affidarsi a mangimi di qualità, bilanciati secondo le esigenze nutrizionali specifiche del micio. Ancora una volta, quindi: i gatti distinguono il dolce dal salato? Sì per il salato, ma da assumere solo in parte e sempre con moderazione.
Per riassumere
I gatti distinguono il dolce dal salato? No, non come noi comuni esseri umani. Non sono in grado di percepire il sapore dolce, perché mancano del recettore genetico necessario. Sono invece più sensibili ad altri gusti, come il salato o l’umami, che sono coerenti con la loro natura di carnivori obbligati.
Capire come funziona il gusto del nostro amico a quattro zampe non è solo una curiosità: è il primo passo per offrire a Micio una dieta sana e sicura, rispettando la sua fisiologia. Quindi, niente croissant rubati o cucchiaini di gelato per Micio: meglio una ciotola piena di cibo completo e tanto amore ( senza zuccheri aggiunti!).