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Il Papa è ancora una volta al centro dell'attenzione.

© franciscus / Instagram

Le dichiarazioni di Papa Francesco fanno reagire i veterinari e gli animalisti

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

Le dichiarazioni di Papa Francesco sul rapporto della società moderna con gli animali domestici non sono passate inosservate ai veterinari e agli animalisti.

Papa Francesco è ancora sotto i riflettori: dopo aver affermato che i ragazzi di oggi adottano cani e gatti perché non sanno prendersi le responsabilità di avere dei figli, c'è stata un'altra sua esternazione ad attirare l'attenzione di tutti.

E riguarda sempre i nostri amici animali.

Le dichiarazioni di Papa Francesco

Sono queste le parole di Sua Santità che ha ricevuto i membri dell'Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani (Aooi) e della Federazione Italiana Medici Pediatrici (Fimp):

«L'Italia purtroppo è un Paese che invecchia: speriamo che si possa invertire la tendenza, creando condizioni favorevoli perché i giovani abbiano più fiducia e ritrovino il coraggio e la gioia di diventare genitori».

Ed ha aggiunto:

«Forse questo non dovrei dirlo, ma lo dico: oggi si preferisce avere un cagnolino che un figlio. Il vostro compito è molto limitato, ma cresce quello dei veterinari! E questo non è un buon segnale».

La risposta del veterinario Zaccaria Di Taranto

Tali dichiarazioni hanno fatto insorgere i veterinari: «La società è cambiata, anche le esigenze, e cani e gatti oggi sono diventati ormai indispensabili. Specie nelle grandi città, dove regna l'anonimato, sono un antidoto alla solitudine - risponde dall'Adnkronos Zaccaria Di Taranto, a capo della Federazione Medici veterinari e vice segretario del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica. - Per noi è tutt'altro che un brutto segnale».

Il veterinario ha poi aggiunto: «Ormai in ogni famiglia, principalmente per le persone anziane, c'è un cane. Le persone sono sempre più sole, l'animale da compagnia diventa indispensabile».

La reazione dell'Oipa

Anche l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha detto la sua riguardo le parole del Pontefice:

«Una delle varie esternazioni di questo papa che sembra ritenere l’amore come limitato quantitativamente, come se, dandolo a un animale, lo si tolga ad altri. Contrapporre i figli a cani e gatti rivela la poca empatia nei confronti degli animali di un pontefice che pure ha preso il nome di Francesco, come il Santo d’Assisi che chiamava tutte le creature "fratelli" e "sorelle"».

L'OIpa sottolinea anche come sia «evidente che per Francesco la vita animale è meno importante della vita umana. Ma chi sente che la vita è sacra ama la vita al di là delle specie».

L'associazione ricorda infine come sia «preziosa la presenza degli animali nelle nostre esistenze, animali che collaborano inoltre nella società come il cane molecolare della Protezione civile che ha trovato il corpo senza vita di Giulia Cecchettin».

Animali considerati come figli?

Eppure gli italiani non sembrano condividere le esternazioni del Pontefice. Secondo un sondaggio condotto da Wamiz nel giugno 2023 su un campione di oltre 7000 partecipanti in tutta Europa, il 20% degli italiani si dice non scioccato dall'idea che si possa scegliere se avere un animale domestico piuttosto che un figlio, mentre per il 40% del Belpaese la responsabilità di avere un cane o di un gatto in casa ha la stessa importanza dell'avere un figlio.

Caro Papa Francesco, l'81% dei proprietari di cani e gatti italiani considera il proprio animale come un figlio, mentre il 26,6% dei proprietari di cani e il 22,6% dei proprietari di gatti dichiarano di amare cuccioli a due e a quattro zampe allo stesso modo. Non è certo roba da poco!

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