Con la morte di Papa Francesco, avvenuta all’età di 88 anni, si chiude un pontificato durato dodici anni, segnato da profonde riflessioni sulla società contemporanea, tra cui un tema che ha spesso suscitato dibattiti tra gli amanti di cani e gatti: il ruolo degli animali nelle famiglie moderne.
Francesco, infatti, non ha mai nascosto la sua preoccupazione per quella che definiva la “crisi della natalità”, arrivando a criticare apertamente chi sceglie di avere animali domestici invece di figli. Celebre rimarrà l’episodio in cui, durante un’udienza, si rifiutò di benedire un cane che la proprietaria chiamava “il suo bambino”, ammonendola con parole dure: “Tanti bambini hanno fame e lei col cagnolino”.
Un messaggio che ha diviso: tra compassione e priorità
Le sue parole, in diverse occasioni, hanno suscitato la reazione di associazioni animaliste e di molti che considerano i loro amici a quattro zampe membri della famiglia a tutti gli effetti. L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) e l’Enpa hanno risposto sottolineando che l’amore per gli animali non esclude quello per gli esseri umani, anzi spesso li accompagna.
“Chi ama gli animali ama anche i bambini”, ha ribadito Carla Rocchi, presidente dell’Enpa.
Papa Francesco, però, ha mantenuto ferma la sua posizione: temeva che l’amore per cani e gatti potesse, in alcuni casi, diventare una “scorciatoia affettiva” che sostituisse la genitorialità, elemento centrale nel suo discorso sulla famiglia. Ha anche ironizzato, durante alcuni discorsi, sul fatto che oggi “ci sono più veterinari che pediatri”, sintomo, secondo lui, di un cambiamento di priorità nella società.
Un lascito che ci interroga ancora
Con la sua scomparsa, Papa Francesco lascia un’eredità spirituale che continuerà a far discutere. Anche chi ama gli animali si è trovato spesso in disaccordo con le sue parole, ma allo stesso tempo invitato a riflettere sul significato dell’amore, sulle priorità e sulle forme che l’affetto può assumere.
Nel salutare Papa Francesco, riconosciamo il suo ruolo nel portare avanti un dialogo difficile ma necessario su temi che toccano il cuore delle persone, inclusa la relazione profonda tra gli esseri umani e gli animali. Perché, alla fine, forse ha ragione chi dice che l’amore vero non si divide, ma si moltiplica.