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Rischi della candeggina per gli animali.

© Shutterstock

Cosa fare se il cane o il gatto hanno un'intossicazione da candeggina?

Di Coryse Farina Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Così come per gli umani, la candeggina è pericolosa anche per gli animali. Vediamo insieme quali sono i sintomi da ingestione e come agire in caso di intossicazione da candeggina nel cane. 

Utilizzata per pulire e disinfettare, la candeggina si trova nelle case di milioni di italiani da decenni.

In questo periodo di quarantena a seguito del coronavirus però, il suo utilizzo si è quasi triplicato. Secondo le indicazioni del Ministero della Salute infatti, tutte le superfici così come la spesa vanno disinfettate il più possibile al fine di limitare al massimo i contagi. 

Per tale ragione, il rischio di ingestione e consequente intossicazione da candeggina nei cani e nei gatti è maggiore.

In questo articolo vedremo dunque come prevenire, quali sono i sintomi e come agire in caso di intossicazione da candeggina.

Cos’è la candeggina e perché è pericolosa?

La candeggina è una sostanza chimica molto aggressiva utilizzata per pulire e disinfettare le superfici. In genere contiene del sodio persolfato, del potassio, del litio, del cloro e altri agenti ossidanti con un livello di pH che si aggira tra l’11 ed il 12,5 in base al grado di concentrazione.

Così come negli umani, la candeggina provoca lesioni gravi alla pelle, lungo l’esofago e nello stomaco anche negli animali domestici. Soprattutto se è associata a quantità di ammoniaca, diventa estremamente pericolosa e talvolta anche letale per i vostri amici a quattro zampe.

Come la candeggina entra in contatto con gli animali?

In genere, cani e gatti possono entrare in contatto con la candeggina in tre modi diversi:

  1. Per via respiratoria: l’animale chiuso in una stanza può inalare la candeggina. Questa viene poi assorbita tramite i condotti respiratori e i polmoni.
  2. Per via cutanea: l’animale cammina sul pavimento precedentmente lavato con la candeggina. In questo caso la pelle assorbe il prodotto facendolo entrare nell’organismo.
  3. Per via orale: l’animale incuriosito dall’odore forte lecca il pavimento o semplicemente si lecca le zampe.

Sintomi da intossicazione da candeggina

Un animale che respira o ingerisce candeggina domestica, in genere presenta sintomi nei minuti successivi. Queste conseguenze includono:

  • Zoppia;
  • Tosse;
  • Congiuntiviti e iperlacrimazioni;
  • Arrossamenti e dolori da contatto;
  • Vomito;
  • Scialorrea (ipersalivazione);
  • Sbiancamento del pelo;
  • Ustioni più o meno gravi su labbra, lingua e mucose orali;
  • Irritazione gastrica e intestinale che si manifesta con dolori addominali;
  • Tremori.

Nei casi più gravi:

  • Vomito emorragico (con tracce di sangue);
  • Ulcerazioni gastriche;
  • Diarrea (talvolta emorragica);
  • Convulsioni.

La gravità dell’intossicazione in genere è determinata dalla quantità di ingestione o dalla durata dell’inalazione, in proporzione al peso dell’animale. 

Anche se i fastidi risultano essere ai vostri occhi leggeri e poco fastidiosi per il vostro animale però, è sempre consigliato chiamare con urgenza un veterinario.

Cosa fare in caso di intossicazione da candeggina?

Nell’eventualità di sintomi leggeri da intossicazione, l’importante è agire in fretta. Se l’irritazione si limita alle mucose, è bene sciacquare con abbondante acqua tiepida occhi e bocca.

Se l’animale sbava (senza vomitare), bisogna invece incoraggiarlo a bere tanta acqua per sciacquare via la candeggina. In alternativa, anche il latte aiuta a diluire il tossico nello stomaco e quindi a ridurre i danni a carico dell’apparato gastro-enterico.

Se la candeggina entra a contatto con la pelle del cane o del gatto

Nel caso di contatto con la pelle invece, è consigliato un lungo bagno con shampoo per animali.

Se invece l’animale zoppica a seguito di un'ustione ai polpastrelli, è bene disinfettare le zampe del cane e risciaquarle con l’aiuto di una siringa senza ago e delle garze sterili.

Una volta richiuse eventuali escoriazioni, proseguire nei giorni successivi massaggiando delicatamente i polpastrelli dell’animale con abbondante crema idratante.

Nella maggior parte dei casi, i sintomi dovrebbero diminuire fino a sparire nei 35 minuti successivi. Se così non fosse o l’animale presenta i sintomi gravi sopraelencati in precedenza, urge portarlo immediatamente da un veterinario di fiducia.

Quest’ultimo in base alla gravità dell’intossicazione provvederà a somministrare terapie di sostegno per proteggere la mucosa gastrica, soluzioni fisiologiche o glicosate ed eventuali terapie antinfiammatorie e/o antibiotiche.

Come prevenire un’intossicazione da candeggina?

Essendo una sostanza di comune utilizzo, diventa necessario porre alcuni accorgimenti onde evitare un’intossicazione grave.

  • Il modo migliore è quello di tenere i vostri animali alla larga durante l’impiego.
  • Se lavate per terra con la candeggina, è bene chiudere l’animale in un’altra stanza e risciaquare il pavimento una volta disinfettato.
  • Tenere le finestre ben aperte durante l’utilizzo della sostanza in modo da arieggare le stanze ed evitare inalazioni pericolose, sia per voi che per il vostro animale da compagnia.
  • Prediligere l’utilizzo di disinfettanti meno aggressivi e soprattutto pet friendly. No quindi a prodotti contenenti fenoli, glicole eteri, flatati e ammoniaca. 
  • Tenere tutti i prodotti velenosi chiusi in un armadio ben lontano dalla portata dei vostri pelosi.
  • Tenere sempre la tavoletta del water abbassata.
  • Lavare bene le mani dopo averne fatto uso.

Inoltre è bene ricordare che la candeggina è contenuta anche in altri prodotti per la casa come autopulenti da inserire nel water, detergenti per la doccia, scatole di tintura per capelli, diluenti, lucidanti per pavimenti, soda caustica, sgrassanti per forno, cloro, sverniciatori etc. La prudenza non è mai troppa!

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