Non è raro vedere Fido leccarsi le zone genitali: in specie senza pollice opponibile la cura personale e l’igiene sono attuate nei modi più disparati, ma alle volte questo leccarsi può essere indice di una patologia, se accade troppo spesso.
Trattandosi di una zona non molto in vista, come quella che può essere l’area genitale del cane, uno dei primi sintomi di balanite e balanopostite che scorgeremo sarà il frequente leccarsi del nostro amico a quattro zampe, il quale probabilmente ha dolore, fastidio o irritante produzione di pus.
I cani sono molto esposti a batteri, virus, funghi e qualsivoglia microrganismo presente sul pavimento urbano che calpestano quando sono in passeggiata, o quando si rotolano tra l’erba del parco.
Il pene del cane, trovandosi in una posizione piuttosto prossima al suolo, è particolarmente esposto alle infezioni da microrganismi che sono tra le cause (ma non le uniche) di balanite e balanopostite.
Cosa sono le balaniti e balanopostiti?
La balanite è un'infezione genitale che interessa solo il glande e non il prepuzio (la guaina di pelle ricoperta di pelo che protegge il pene quando non è in erezione), com'è invece il caso della postite.
Quando l'infiammazione interessa sia il glande che il prepuzio allora parliamo di balanopostite del cane, anche se il passaggio dall’una all’altra è molto frequente.
Bisogna preoccuparsi più per balanite o balanopostite?
Le cause della balanite sono meno preoccupanti, ma comunque necessitano di un’adeguata terapia. Solo il veterinario, però, può stabilire come è più giusto agire, quindi evitate il fai da te e consultatelo subito alle prime apparizioni dei sintomi, anche se questi dovessero sembrare lievi e passeggeri.
Una terapia tempestiva evita il rischio di complicazioni e la possibilità che il vostro cane debba essere necessariamente sterilizzato. Sebbene sia abbastanza comune, la balanopostite del cane non si manifesta sempre in forma acuta, ma talvolta con sintomi di lieve entità.
Balanopostite cronica del cane
A volte accade che i sintomi vengano ignorati o scambiati con quelli della cistite; altre volte invece si presentano quando la balanopostite del cane diventa più grave e quindi la patologia può diventare cronica.
In questo caso la terapia è più lunga e impegnativa, perché non solo l'infezione è recidiva, ma nel caso in cui sia diventata cronica, è più difficile da risolvere definitivamente, senza che si ripresenti dopo poco la cura.
Quando si manifesta la balanopostite nel cane?
Questa infiammazione genitale può insorgere in cani di qualsiasi età, compresi i cuccioli, sebbene risulti più comune in cani che hanno raggiunto la maturità sessuale.
Come si prende la balanopostite?
Il termine può essere utilizzato per tutte le infiammazioni del pene e del prepuzio del cane. Per questo, al fine di curarla al meglio, bisogna individuarne la causa:
- Infezione batterica, la causa più frequente;
- infezione virale;
- infezione fungina;
- reazione allergica;
- dermatite atopica;
- trauma fisico;
- fimosi e parafimosi;
- presenza di un corpo estraneo.
Batteri e altri microrganismi
L’infezione batterica è la causa più frequente di balanopostite del cane. I batteri infatti posso facilmente venire a contatto con la zona interessata, trovandosi essa molto vicina al suolo.
Non solo, anche quando il cane effettua la propria igiene genitale, i batteri possono entrare in contatto con le parti intime: se il cane ha raccolto dei batteri sul muso, annusando in giro, essi si ritroveranno proprio dove potranno scatenare un’infiammazione.
In realtà sotto il prepuzio vivono varie specie di batteri che costituiscono la flora batterica delle mucose del cane, ma si tratta di specie opportunistiche: esse infatti, in base alle circostanze possono riprodursi, creando l’infiammazione.
Come diagnosticare la presenza di batteri nel pene del cane?
In fase di trattamento, può essere utile prelevare un campione per una coltura al fine di identificare il tipo di microrganismo che ha scatenato l’infezione.
I tipi di batteri che la determinano sono:
- Escherichia coli;
- Pseudomonas aeruginosa;
- Streptococcus pyogenes;
- Staphulococcus aureus;
- Klebsiella sp.
Per quanto riguarda le infezioni virali, esse possono essere trasmesse sessualmente in particolare in cani non vaccinati: l’herpes virus canino è infatti una delle cause di infiammazione, a dimostrazione del fatto che la balanopostite è più un sintomo di qualche altra patologia, che una patologia essa stessa.
Infine, le infezioni da fungo, i microrganismi interessati sono Mycoplasma ed Ureaplasma, quest’ultimo con meno frequenza.
Quali sono i sintomi di un cane con balanopostite?
Il sintomo più eclatante che conferma la presenza di balanite o balanopostite è la secrezione di pus, che, a seconda dell’origine dell’infezione che lo induce, ha una colorazione che varia dal verde al giallo. Talvolta può essere accompagnato da sanguinamento, specialmente nei casi più gravi.
Gli altri sintomi includono:
- leccarsi in continuazione;
- rossore locale;
- secrezione di sangue dal pene;
- lesioni cutanee sul pene del cane;
- gonfiore del prepuzio;
- difficoltà nella minzione;
- cattivo odore dalla zona genitale del cane;
- irritazione e dolore.
In caso di presenza di almeno uno di questi sintomi sarà opportuno recarsi dal veterinario, che valuterà lo stato di infiammazione del pene: le infezioni batteriche possono aggravarsi, perciò è importante intervenire nel modo giusto secondo la causa scatenante.
Come curare balanite e balanopostite?
Come curare la balanopostite
Può capitare che i sintomi della balanopostite nei cani si risolvano da soli senza l'intervento del medico veterinario. In caso contrario, però, può portare a un'infezione più grave che richiederà un trattamento.
Trattandosi dunque più di un sintomo che di una malattia, il trattamento dell'infiammazione si basa sulla causa che l’ha scatenata.
La prima cosa da fare in caso di infiammazione della zona genitale del cane è tenerla pulita: in tal modo i batteri non avranno possibilità di proliferare.
È importante chiedere consiglio al veterinario al fine di utilizzare il disinfettante giusto per evitare ulteriore irritazione, ma due soluzioni efficaci ed innocue possono essere:
- acqua calda mista a iodio diluito (solo del 5%, altrimenti causa problemi al pene, chiedere consiglio al veterinario);
- clorexidina diluita, ma utile solo nel caso di infezioni batteriche o micetiche.
Il veterinario prescriverà quindi degli antibiotici per cani che potranno essere somministrati per via orale o locale; se invece le cause della balanopostite fossero di natura allergica o correlate a dermatiti atopiche, saranno prescritti antistaminici come il cortisone.
Sarà fondamentale che il cane non si lecchi la zona interessata: a tale scopo si renderà necessario l’uso di un collare elisabettiano.
Una volta rientrata l’infiammazione sarà opportuno effettuare la sterilizzazione dell’animale, intervento che costituisce anche la più efficace prevenzione per problemi del genere.
Nei casi più gravi, dove l’infiammazione ha causato necrosi tissutale, si rende necessaria una penectomia, vale a dire l’asportazione chirurgica del pene.
È bene rammentare sempre che prevenire è meglio che curare: pertanto tenete d’occhio il vostro Fido, un’attenzione in più oggi, eviterà un problema domani!
Come curare la balanite?
La balanite può essere causata da un batterio, In questo caso andrà applicata una crema antibiotica, da massaggiare delicatamente sul pene, per limitare e risolvere l’infiammazione ed il bruciore.
Se la balanite del cane è dovuta dalla presenza di un fungo allora sarà necessaria una terapia antimicotica sotto forma di creme, lavaggi e spray a ad azione combinata, da seguire per almeno 10 giorni o comunque a discrezione del medico che potrebbe prolungarne la durata, se l’infezione appare più seria di quello che sembrava.
Se la balanite non è causata né da batteri, né da funghi allora il veterinario potrà prescrivere una cura a base di cortisone, che possa alleviare infiammazione e dolore.
Spesso le varie terapie possono essere associate per debellare una balanite acuta, che può presentare anche febbre e malessere generale e quindi debilitare molto l'animale e farlo sentire tanto abbattuto e depresso.
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Articolo revisionato da
Giuseppe Terlizzi
Medico veterinario