A causa degli impegni giornalieri di ognuno di noi, non è raro che si debba lasciare il cane solo in casa. Ne consegue che il quadrupede passi lunghi momenti della sua giornata in totale solitaria tra le mura domestiche, con tutti gli inevitabili problemi, specie se cucciolo.
Ma coniugare l’assenza da casa con la vita del nostro amico a quattro zampe per qualche ora al giorno è possibile: basta seguire alcune regole di base, che preparano, se devi lasciare a casa Fido, ad affrontare la solitudine e il padrone a non temere per l’incolumità delle mura domestiche.
Vediamo insieme come educare il cane.
Perché abituare il cane a stare da solo in casa?
Affrontare questo discorso nella crescita di un cane non è sempre facile: i padroni, infatti, si pongono interrogativi importanti, come quanto può stare da solo un cane in casa e come si fa a educare il quattro zampe.
Si tratta di domande lecite, che scaturiscono da una duplice necessità: da una parte, infatti, c’è l’affetto che si prova per questa creature, e la voglia di farle sentire amate e non abbandonate anche nei momenti in cui non si è fisicamente presenti in casa.
Cosa fanno i cani quando sono soli in casa?
Dall’altra, c’è la necessità di preservare la casa da eventuali inconvenienti dettati dall’inevitabile irrequietezza che caratterizza un cane solo in casa:
- il cane fa i suoi bisogni in casa quando rimane solo;
- il cane morde i mobili quando è solo;
- il cane distrugge casa;
- il cane solo in casa abbaia;
- il cane piange.
Inconvenienti per sé e per i vicini, ai quali è tuttavia possibile porre rimedio con una serie di esercizi preventivi o di attività che il cane può svolgere anche in assenza del padrone.
Come abituare il cane a stare solo in casa?
Come abbiamo già avuto modo di dire, specie se cucciolo, il cane ha molte più possibilità di dare risultati positivi con alcune tecniche di educazione.
Tra queste rientra anche la capacità di educare il cane a stare da solo in casa grazie a una serie di esercizi e buone pratiche che possono essere svolti assieme prima che il padrone abbandoni l’appartamento e lasci il cane solo in casa, anche per pochi minuti.
Se, nonostante tutti i tuoi sforzi, le cose non sembrano risolversi (specialmente nei casi di cani adulti), rivolgersi ad un educatore cinofilo potrebbe essere la migliore soluzione. Altrimenti, per alcune occasioni in particolare, potreste rivolgervi ad un dog sitter.
Lasciategli i suoi spazi
In prima battuta, è importante abituare il cane ad avere i propri spazi e la sua indipendenza: spesso, infatti, i cani seguono i padroni per la casa, cercandoli e standogli fisicamente molto vicini.
D’altro canto, i padroni sono portati a prenderli in braccio, portarli con sé all’interno della casa, alimentando così un vero e proprio legame con l’amico a quattro zampe. Ebbene, staccarsi anche fisicamente per un po’ di tempo al giorno consente al cane di alimentare il suo senso di indipendenza.
Ognuno il suo spazio per dormire
Stessa cosa vale per il momento del sonno, che è bene che animali e umani svolgano in due luoghi diversi della casa: il primo nella sua camera da letto, il secondo nella sua cuccia in una zona definita della casa.
Dormire nello stesso letto, infatti, non aiuterà il senso di indipendenza del cane, aumentando così la sua ansia e portandolo a comportarsi in maniera poco consona in assenza del padrone.
Lasciare dei giochi
La migliore soluzione è quella di predisporre dei giochi, prima di uscire, da lasciare al cane solo in casa, che lo aiuteranno a stimolare le sue facoltà mentali senza tuttavia distruggere le mura domestiche, e insieme a loro anche una ciotola d’acqua per dissetarsi.
Cucciolo di cane solo in casa: la legge
Non dimentichiamo, tuttavia, che, seppure con le ciotole dell’acqua e il cibo sufficiente a garantirne la sopravvivenza, lasciare per troppo tempo un cane solo in casa può configurare il reato di abbandono di animale.
Il cane poi, se lasciato nell’incuria più totale, può essere sequestrato in via preventiva o con sequestro probatorio.